Seventeen;

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Ascoltai da più vicino. Quella era sicuramente la voce di Matt.

Saltai fuori dal mio letto mentre ero ricoperta da un mucchio di fogli. Gridai appena colpii il mio ginocchio sul pavimento in legno. Mi alzai infredda dal pavimento ed aprii la porta di colpo, correndo poi al piano di sotto.

Aspetta!

Se è veramente di sotto, voglio sentire cos'ha da dire.

Mi nascosi dietro il muro all'ultimo gradino, ascoltando solamente ogni sua singola parola. Sbirciai e vidi entrambi i miei genitori, mia madre e mio padre, che l'ascoltavano.

"Da qualche parte lungo la strada, dove ho incontrato la vostra splendida figlia, mi sono innamorato follemente e profondamente di lei. Non posso ignorare i miei sentimenti per lei. Vi prometto che da quando mi sono innamorato assolutamente e completamente di lei, non ho fatto nulla di sbagliato. Lei è assolutamente incredibile. Programmo ogni bellissima cosa per il nostro futuro insieme, se ci lascerete averne uno. Sono stato uno schifo questi ultimi tre giorni, e penso che anche lei stia provando lo stesso. Ho rotto con lei per lei, perchè non voglio essere qualcosa di cattivo per lei, e perchè volevate che succedesse, e non voglio mancarvi di rispetto ma non posso assolutamente e mi rifiuto di stare lontano da vostra figlia. Lei è onestamente l'essere vivente più bello che esista sulla faccia della terra e sarei stupido a lasciarla andare" finì Matt.

Chissà per quanto è stato lì a parlare con loro prima che iniziassi ad ascoltare.

Sentii mia madre piagnucolare. "Non posso credere di aver fatto questo a te e alla mia stessa figlia" pianse. "Volevo solo il meglio per lei, non volevo problemi. Hai la mia benedizione, ora. Vedo il tuo amore per lei. E' tutto quello che importa"

Non potevo vedere Matthew, ma potevo immaginare il suo sorriso. "Grazeie! Non ve ne pentirete"

Feci un piccolo salto della vittoria. Nel momento dell'atterraggio, la mia caviglia si storse. Ed io mi scontrai contro il pavimento.

"G!" Matt si piegò in due dalle risate, e non riuscii a trattenermi dal ridere anche io. Lui mi aiutò a rialzarmi e mi strinse tra le sue braccia.

"Sono così felice. Sono così felice che possiamo essere felici" mormorai contro il suo petto.

Mi guardò il ginocchio e lo guardai anche io. Un piccolo sfregio si era creato sopra il mio ginocchio dopo che ero caduta in camera mia. "Dovrei chiedere?" rise. Scossi la testa, sorridendo.

"Non eccitatevi troppo" avvertì mio padre.

E' pazzesco come la relazione tra me e Matt sia imperfetta, ma come sia perfetta per noi.

Andammo al piano di sopra e restammo abbracciati per un po'. "Non lasciarmi mai più" dissi.

"Mai più più più più più più" sorrise.

"Cosa stavi facendo comunque?" gli chiesi.

Lui mi guardò. "Che cosa vuoi dire?"

Scrollai le spalle. "Parlare con i miei genitori in quel modo. Sei assolutamente e completamente fuori di testa?" ridacchiai.

"Piccola, ho in piano di stare con te per il resto della mia vita. Ho bisogno dell'approvazione dei tuoi genitori. Ed il fatto è che non potevo stare lontano da te"

Lo baciai dolcemente sulle labbra.

***

Il giorno dopo, Matt ed io camminammo all'interno della scuola, mano nella mano.  Non provai neanche a coprire la ferita sul mio volto.

Ricevetti degli sguardi arrabbiati dalle ragazze intorno alla scuola ed anche degli sguardi confusi. Ero la tipica ragazza che aveva cambiato il cattivo ragazzo.

Two can play at this game [Matthew Espinosa]Where stories live. Discover now