Four;

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Il rumore delle mie vans bianche che colpiscono le piastrelle nel corridoio della scuola rimbomba intorno a me. I miei capelli scuri volarono intorno a me, insieme alla mia maglietta fluorescente appena scivolo nei corridoi nella scuola.

Hey ragazzi, non arrivate tardi a scuola.

Arrivai tardi alla prima lezione che era iniziata da 5 minuti abbondanti.

Senza respiro e ansimante, mi guardai intorno nella classe e notai che tutti mi stavano fissando.

"Cosa? Una ragazza non può essere in ritardo?" ruotai gli occhi e mi sedetti al mio posto in fondo alla classe. Appena passai accanto a Matt ignorai ogni sua occhiata.

La ragazza all'entrata della classe, sicuramente una nuova alunna, mi sorrise.

"Ms. Waters, sarebbe stupendo se tu riuscissi a venire in tempo domani come per il resto della settimana. Mi hai interrotto mentre stavo presentando Arianna alla classe" mi rimproverò la prof.

Annuii con la testa e mi guardai lo smalto verde sulle unghie.

Ms. Robert ci raccontò di quanto fosse eccezionale la nuova ragazza accademicamente e cose simili.

Non mi importa. Non riesco a smettere di pensare a Matthew.

L'unica cosa che mi distolse dai miei pensieri fu che Arianna si sedette accanto a me.

Poi iniziò a parlarmi.

"Ciao, sono Arianna Rodriguez" si presentò.

"Georgia" risposi per poi tornare a non prestarle attenzione per niente.

Non vorrei essere rude con questa ragazza ma stanno succedendo troppe cose nella mia vita.

Non potevo farci nulla ma notai i suoi penetranti occhi verdi. Si fermarono contro i suoi capelli castani, per lo più neri. Le arrivavano fino a metà schiena. Lei era praticamente perfetta.

Appena suonò la campanella corsi fuori per i corridoi.

"Hey potresti dirmi dove si trova la classe di Mr. Colt?" chiese lei, fissando Matthew.

"Si, percorri tutto il corridoio e poi sulla sinistra. Seconda porta dal fondo. E fregatene di lui" le risposi.

"Oh mi dispiace, state insieme?" chiese lei con una faccia dispiaciuta.

"No, non ne vale la pena" risposi.

Lei annuì e si avviò nella direzione che le avevo indicato.

Pensai che Matt potesse guardarle il fondo-schiena per poi colpirglielo ma sorprendentemente i suoi occhi erano su di me.

Camminai per il corridoio appena Matt scomparve dalla mia vista. Vidi dei capelli blu familiari e corsi incontro a quel colore. Si poteva notare Aurora a chilometri di distanza. La sua pelle chiara e i suoi capelli blu acceso la fanno risaltare tra le persone come se lei indossasse una maglietta rosa fosforescente in mezzo a delle persone che indossano tutte una maglietta nera.

"Hey G!" mi richiamò lei sorridendo.

"Che succede?" le chiesi colpendola leggermente sulle braccia con il gomito.

"A me nulla, ma sembra come se Matt abbia trovato il suo vecchio giocattolo di quando era bambino"

Guardai oltre gli armadietti dove lei stava guardando con disgusto, lo si poteva vedere dai suoi occhi grigi. Il suo eyeliner nero spesso, ridotto insieme ai suoi occhi per la rabbia.

"Li odio entrambi!" ringhiò lei.

Matt si stava 'baciando' con una finta bionda che aveva il seno mezzo fuori dalla sua canottiera striminzita. Metà della sua pancia era scoperta e i suoi pantaloncini erano in pratica delle mutande. Sapevo che se prima mi stava guardando non significava assolutamente nulla.

Penso che il nome del nuovo giocattolo sia Cherry.

"Anche io" annuii e la spinsi nella mensa della scuola.

Sentii come un pugno nello stomaco appena passammo accanto a lui e alla sua nuova vittima.

Lo spinsi in un angolo della mente e provai a ignorare quel sentimento. Lo so che lo odio. Nulla potrà cambiarlo...

***

Aspettai impaziente il suono della campanella picchiettando le dita sul banco. Quando mai finirà questa giornata scolastica?

Praticamente corsi fuori dalla classe nel momento in cui suonò la campanella.

Finalmente a casa!

O almeno l'ho pensato per un momento.

C'era una grande folla raccolta intorno a casa.

Essendo la persona curiosa che sono, provai a spingere ed arrivare davanti alla folla che cantava e urlava.

Spinsi e spintonai le persone e mi diressi verso il piccolo giardinetto. Una rissa?

"Matt?!" urlai.

Stava facendo a pugni con alcuni ragazzi e gli altri ragazzi erano messi veramente male.

Appena sentii che lo stavo chiamando, girò la testa verso di me. "Georgia?" Fu tutto quello che disse finché un ragazzo non lo colpì in faccia, facendolo svenire.

Oh no.

Matthew's Pov

Mi svegliai sotto una luce bianca e con la testa dolorante.

Cos'è successo?

Mi sedetti e mi guardai intorno. Sono nell'infermeria?

Non vedevo nulla nulla se non qualcuno seduto sulla sedia. Georgia.

"Cosa ci chiedi tu qui?" chiesi confuso.

"Wow non essere così gentile -rispose sarcasticamente- sei stato colpito in una rissa"

"Oh si, non grazie a te" ruotai gli occhi.

"Cosa significa?" rispose, offesa ovviamente. Si alzò in fretta e mi lanciò uno sguardo di morte.

"Tu sei la ragione per cui ho perso!" urlai.

"Io ti ho aiutato lì!" indicò a terra.

"Io non sarei qui se non fosse per te! Senti, so che ti piaccio almeno un po' ma non potresti controllarti? Non ho bisogno del tuo aiuto!" mi appoggiai al letto veramente scomodo. La carta cerosa mi prudeva sulla faccia.

L'unica cosa che sentii fu la porta sbattere veramente forte.

Sentii che il mio stomaco fece un salto, ma ero sicuro di essermelo solo immaginato.

Ora mi chiedo solo come farò a tornare a casa...

SPAZIO AUTRICE
HEY ragazze ecco un'altro capitolo di questa storia. Terzo giorno a Londra. Non voglio tornare a casa lol. Hope you enjoy.
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Two can play at this game [Matthew Espinosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora