Capitolo diciannove.

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Sento la testa che scoppia e un dolore piuttosto marcato sulla guancia. Realizzo che è colpa di quello che mi ha fatto Rick ma non riesco ancora ad aprire gli occhi. Tutto quello che sento  è la sensazione di essere in un'auto perchè vengo trasportata dai movimenti del veicolo.

''Devi aprire gli occhi'' dico tra me e me. Vorrei piangere in questo momento,mi sento così debole e impotente e tutto ciò che voglio è stare nel mio letto con i miei genitori che mi amano. Vorrei che tutta questa storia di Rick non fosse accaduta. Sento la paura salire ma devo farmi forza e cercare di aprire gli occhi. 

Mi sento come se stessi dormendo e fossi in un di quegli incubi dove sei cosciente di star dormendo e vuoi aprire gli occhi e svegliarti in modo da mettere fino a tutto quanto,ma non ci riesco. Alcune lacrime rigano il mio viso,voglio che qualcuno mi salvi.

Dopo vari tentativi finalmente sto riuscendo ad aprire gli occhi e quello che vedo sono due sedili anteriori molto sfocati e una persona al volante. Piano piano le immagini si rendono più chiare e solo ora che sto iniziando a riacquistare un po' di forza mi rendo conto di avere le mani legate. 

Dove mi porta? Mi ha rapita? E ora cosa faccio? Mi prende il panico ma cerco di non fare rumore in modo che non possa accorgersi che sono sveglia. La mia testa è sempre più dolorante e inizio a prendere sul serio l'ipotesi che possa avermi drogata. 

Davvero io merito tutto questo?

Le lacrime rigano ancora il mio volto ma in modo silenzioso. Penso a Jane, a cosa mi direbbe in questo momento per calmarmi. Penso a mio padre e mia madre,non si meritano neanche loro tutto questo. Mi hanno sempre detto di fare attenzione a Rick ma io non li ho mai ascoltati perchè ero troppo accecata dall'amore che provavo per lui e non vedevo nessun difetto in lui. Come ho potuto farmi così male? Ed ora farò del male anche ad i miei genitori in questo modo. 

La corda che lega le mie mani scava sempre più a fondo i miei polsi e la paura che io possa morire per mano di questo squilibrato mentale sale sempre più a tal punto che non riesco a trattenere un singhiozzo. Lo vedo alzare le orecchie come se fosse un cane e subito dopo si gira a guardarmi. 

Ora si che sono finita.

''Ehi piccola ti sei svegliata?'' mi domanda in modo dolce come se non fosse successo niente,come se non mi avesse picchiata,come se non mia avesse rapita. Era una situazione normale per lui? Aveva escogitato tutto questo da tempo?

''Perchè non rispondi ora amore? Il gatto ti ha mangiato la lingua?'' continua invogliandomi a parlare. ''Non sono il tuo amore.'' questa volta rispondo. ''Mhh fossi in te non risponderei così amore. E' da maleducati rispondere così al proprio ragazzo.'' sorride beffardo.

Ma ha davvero qualche problema. Che fine farò? Ritornerò mai a casa? E dove mi sta portando? Vuole uccidermi?

''Dove mi porti?'' domando con voce quieta cercando di non farlo arrabbiare. ''Te l'ho detto amore,ti porto dove sarai solo mia.''

Prendo coraggio e sputo fuori una frase che non pensavo avrei mai pronunciato in vita mia. ''Vuoi uccidermi?'' 

''Ma cosa dici amore? Secondo te sarei capace di ucciderti?'' 

No,per niente,sei solo un malato di mente tutto qui. Penso tra me e me.

''Ma per chi mi hai preso Trisha? Allora forse non mi conosci ancora bene. Non ti alzerei nemmeno un dito soprattutto su quel tuo bel visino da bambola.'' Matura sempre più in me che sono stata una cretina a non accorgermi i seri problemi mentali che affliggono questo ragazzo. Eppure prima non era così. Era un po' violento a volte ma non sembrava malato di mente. E se fosse uscito pazzo a causa mia? Un senso di colpa mi pervade lo stomaco. 

Decido di rimanere in silenzio e di non fare più nessuna domanda per il momento in modo da pensare a come uscire da questa situazione. Il cellulare. Perchè non ci ho pensato prima? Ma dove è?

Mi guardo a torno sperando di trovarlo e Rick se ne accorge. ''Cosa stai cercando amore? Il tuo cellulare?'' dice mostrandomelo. Dannazione.

''Si cercavo il mio cellulare.'' rispondo. ''E per fare cosa? Chiamare la tua amichetta?'' dice e poi si gira di nuovo verso la strada. Alcuni secondi dopo mi guarda di nuovo. ''Ha chiamato per sapere dove eri.''

''Jane?'' chiedo e riprendo a piangere  pensando a lei e a quanto si stia preoccupando per me non trovandomi nel posto in cui doveva venire a prendermi. E' possibile che nessuno abbia chiamato la polizia e che ora stia venendo a cercarmi?

''Si proprio lei e non ho risposto, disturberebbe soltanto.'' ghigna.

''Rick,perchè fai tutto questo? Ti ho fatto qualcosa? Da quando sei diventato così?'' A quelle parole sembra essere un po' toccato ma poi il suo sguardo diventa di nuovo serio e cupo.

''Tu mi hai lasciato solo come un cane. Ho sofferto mesi ed anni per te senza sapere nessuna notizia di te. Dopo la denuncia da parte dei tuoi il tribunale mi ha vietato di avvicinarmi a te e ho dovuto cambiare scuola e cambiare città.'' Rimango zitto poi lui continua a parlare. 

''I miei genitori sono delusi dal mio comportamento e mi hanno lasciato in una scuola privata dove si dorme e si resta lì l'intera settimana. Ho passato notti a pensarti e a pensare all'errore che ho commesso.'' 

Non smetto di piangere,vedo nei suoi occhi tanta sofferenza.

''Scusami Trisha per quello che ti ho fatto. Avrei voluto chiedertelo prima ma la situazione in cui mi ero cacciato non mi permetteva neanche di avvicinarmi a te ed è stato impossibile scusarmi.''

''Rick nonostante quello che mi hai fatto passare io accetto le tue scuse...'' non finisco la frase che mi interrompe.

''Davvero Trisha?? Mi perdoni?'' sembra si voglia mettere a piangere. ''Rick ti prego se mi ami ancora lasciami in pace,così continui a farmi del male. Lasciami tornare dai miei genitori.''

Cambia volto non appena sente quella frase. ''No,non permetterò a nessuno di portarti di nuovo via da me. Ucciderò chiunque si avvicinerà a te perchè tu sei mia.'' 

Inizio a perdere davvero le speranze. ''E' per questo il motivo per cui sei qui e per cui ti sto portando via con me. Nessun ragazzo deve averti e se anche tu proverai ad avvicinarti ad un ragazzo ucciderò prima te e poi lui.'' 

Mi sento morire,vorrei solo che tutto finisca, che qualcuno possa venire a salvarmi. Non ho neanche più il coraggio di rispondergli per paura che faccia pazzie. Voglio uscirne viva.

''Ora dormi piccola Trisha,d'ora in poi penserò io a te.'' Piango in silenzio e soffoco ogni singhiozzo.

Ad un tratto vedo una luce forte emessa da qualcosa che è dietro di noi:sono i fari di un'auto.

''Chi cazzo è ora che ci disturba?'' L'auto sembra insistere. 

Giro il capo per vedere chi è pregando fosse qualcuno in mio aiuto e la vedo. 

Una Range Rover.

Frozen~ Harry StylesWhere stories live. Discover now