Capitolo quattro.

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Dopo essermi esasperata a studiare matematica per il compito invio un messaggio a Jane:
"Alle otto al pub? xx."

Risponde immediatamente e questo mi fa pensare che aveva già il cellulare tra le mani,perché ci mette sempre ore a rispondere ad un messaggio.
"Certo tesoro a dopo."

Faccio una doccia veloce e indosso una t-shirt e una camicetta a quadri con un jeans nero strappato alle ginocchia.

Amo i jeans neri strappati alle ginocchia.

Infilo i miei scarponcini,metto un filo di matita sui miei grandi occhi marroni,prendo la borsa e sono pronta per uscire.

Scendo di casa e prendo le mie amate cuffiette dal taschino interno della borsa.
Insieme ad esse tiro fuori un bigliettino :era il biglietto di quel ragazzo che mi aveva lasciato sul caffè.
Il mio cuore inizia a battere e avvampo all'improvviso. Ora arrossisco e mi agito per uno stupido biglietto di un stronzo di ragazzo? Perché mi fa questo effetto? Eppure non lo sopporto! Basta non può essere che provi queste cose per lui.

Infilo le cuffiette nelle orecchie per non pensarci più. Clicco su "Playlist Avril Lavigne" e parte la canzone "When you are gone".

Intravedo una RangeRover nera in lontananza e mi alzo in punta di piedi per vedere se c'è lui al volante ma non riesco a focalizzare bene il volto essendo troppo lontana.

In circa tre minuti arrivo al pub dove mi aspetta Jane all'entrata.

"Eccoti qui." Fa dei cerchi di fumo con la sigaretta che stava fumando nell'attesa.
"Eccomi qui." Sorrido.
"Entriamo?" Getta la sigaretta a terra e la schiaccia.
"Si si."

Entriamo e ci accomodiamo. Io prendo una birra e lei rum e pesca.

"Non pensi che esageriamo?" Le chiedo un po' preoccupata.
"Ho detto che hai bisogno di staccare,quindi zitta e bevi."
"Janeeeee" la rimprovero.
"Tesoro tu non preoccuparti lo sai che io non mi ubriaco mica con un drink."

Al dire il vero aveva ragione. Ogni volta che andiamo ad una festa beve fino a sette drink ma è lucidissima e poi ci sono io che con un bicchiere di birra sembro ubriaca come una barbona.

"Quindi non preoccuparti,come al solito ci penso io a te."
"Mmmh. Si dai hai ragione." Mi ha convinta.

Bevo un altro sorso di birra.
Dopo aver bevuto un bicchiere inizia a girarmi la testa ma stranamente non dico di no ad un altro bicchiere. Forse perché avevo davvero bisogno di non pensare più a niente e questo mi avrebbe aiutata per un po'.

"Ma perché è così bello?" Inizio a dare i numeri.
"Di chi parli? Non dirmi di Rick!" Spalanca gli occhi.
"Di quello. Del riccio dagli occhi smeraldo."
"Okay sei ubriaca. Il mio obiettivo era quello di renderti un po' brilla ma non ubriaca fradicia." Ride.

Inizio a sentire la nausea ma non riesco a capire comunque un granché.

"Su andiamo a prendere una boccata d'aria."
Mi prende per il polso e mi trascina fuori da pub. Prima però lascia il conto sul tavolino.

"Mi spieghi chi è questo riccio dagli occhi smeraldo?" Ride. Mi prende in giro?
Non riesco quasi a parlare e a scandire le parole e questo mi fa innervosire.

"La RangeRover nera è la sua."
"Di chi?" Domanda.
All'improvviso parte la suoneria del suo cellulare.
"Uuh è Louis scusami devo rispondere."
Louis era il suo migliore amico.

"Trisha sta' qui è non ti muovere." Mi ordina.
"E chi si muove."

Vedo Jane allontarsi. L'alcool inizia a salire e la nausea aumenta.
Senza nemmeno accorgermene vomito e mi sento più libera.
Qualche minuto dopo inizio sentirmi meglio ma sono ancora in stato confusionale.

Prendo il mio cellulare e compongo il numero di Rick.
Il telefono squilla e dopo due squilli risponde.

"Tu non mi devi fare più fastidio. Capito?"
"Trisha sei ubriaca?! " inizia ad alzare la voce come al solito.
"Io faccio quello che voglio. Tu devi lasciarmi in pace non ti voglio!"
"Dove cazzo sei? A fare la puttana?"
'Vaffanculo coglione e lasciami stare." Chiudo la chiamata.

All'improvviso vedo una grande luce. Cosa succede l'arcangelo Gabriele mi viene a prendere?

Cerco di mettere a fuoco e vedo una figura che viene verso di me.
Solo quando me lo ritrovo davanti capisco che è lui.

"Cosa ci fai qui?" Dice con voce roca.
"E tu che cosa vuoi? Sei uno stalker?"
"Ma sei ubriaca?"
"Cazzo ma tutti la stessa cosa dite? Cosa ve ne frega? Io faccio ciò che voglio della mia vita."
"Perché ti sei ridotta così? "
"Fatti gli affari tuoi." Gli rispondo male.
"Ma non ti reggi nemmeno in piedi. Tu ora vieni con me." ordina.
"Io non vengo da nessuna parte. Non conosco nemmeno il tuo nome,so solo che inizia con la...aspetta con la N? Giusto? No,aspetta con la H." Rido.
"Sì. Sono Harry,ora vieni con me."

Si toglie il lungo cappotto nero e lo pone sulle mie spalle.

Apre lo sportello dell'auto e mi fa segno di entrare.

Frozen~ Harry StylesWhere stories live. Discover now