Capitolo 2 - I leave

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Spostai il cibo da una parte all'altra del piatto nella vana speranza che crescesse in me la voglia di mangiarlo. Ma nonostante fossero dieci minuti abbondanti che lo muovevo in quel modo, sentivo solo lo stomaco chiudersi sempre di più.

C'erano così tante cose da scoprire, così tanti segreti. Sapevo che quello che mi aveva raccontato Logan su quella ragazza, Lily, era solo l'inizio. Perché Taylor non me ne aveva mai parlato? Perché, arrivato al punto di vedere Michael prendersela con me, non gli era passato per la testa di raccontarmi di quella ragazza?

Ormai c'ero dentro, continuare a nascondere le cose era solo peggio. Alla fine sarei venuta a saperlo, com'era successo con la faccenda di Lily.

Solo che scoprilo prima mi avrebbe influenzata e probabilmente in quel momento sarei a New York e non in un stupito College di Los Angeles.

Non avevo la minima idea di cos'altro si potesse nascondere dietro Taylor. 

In che diavolo di giro ero finita? In che guai mi ero cacciata?

Ora è questione di vita o di morte.

Era quello che si riferiva? Lui aveva intuito qualche mio collegamento con ciò che era successo a Lily? O semplicemente si riferiva a... «E' libero?»

Alzai lentamente lo sguardo cercando di tornare con i piedi a terra. Dio solo sapeva da quanto tempo ero persa a fissare il cibo e farmi domande su domande, senza giungere ad una conclusione, solo ipotizzando.

Annuii alla ragazza bionda, Hope, ancora in piedi di fronte a me, nonché la ragazza che divideva la stanza con me. Assomigliava a Alesha fisicamente e dal modo in cui si vestiva. Ma il campus era pieno di ragazze identiche a lei, magari meno stronze, solo ragazze a cui piaceva darla in giro. Non mi ero soffermata molto a vedere chi c'era in quel campus. Mi limitavo ad andare a lezione e passare le ore libere con Alessia o con Logan.

L'unica conoscenza che avevo era Hope. Ma non parlavamo più di tanto. Per le poche volte in cui avevamo sostenuto una conversazione avevo notato che aveva molti aspetti simili ad Alex e Taylor. Magari era solo perché sentivo la loro mancanza, ma il modo in cui affrontava le cose e come parlava di alcuni argomenti, mi sembrava di avere davanti la versione femminile di Alex e Taylor. Non che avessi affrontato molti argomenti con lei.

«Oggi i tavoli sono tutti pieni» si lamentò mentre frugava dentro la sua borsetta «E poi è da un po' che non pranzavi in mensa» aggiunse ripassandosi velocemente il rossetto.

Aspetta. Per quel motivo si stava mettendo il rossetto prima di mangiare?

«Sta sera danno una festa nella confraternita maschile, quella dei giocatori di Basket» addentò una patatina facendo particolarmente attenzione a non lasciarci sopra il rossetto. «Ci andiamo?»

«Ci?» domandai posando la forchetta sul vassoio e lanciando un veloce sguardo ai tavoli. Quando ero arrivata non c'era quasi nessuno ed ora, come aveva detto Hope, era praticamente pieno.

«Se questa festa farà schifo come tutte le altre, tu mi terrai compagnia» rispose ovvia.

«Non fai prima a non andarci?» le chiesi non capendo il filo logico di quello che stava dicendo «E poi le feste in confraternita sono tutte uguali. Musica alta, tutto il campus ubriaco, partite di beer pong e altri giochi stupidi con la birra. Le camere messe a disposizione per scopare, con anche una bella scorta di preservativi sui comodini e una trentina di ragazzi che se la tirano per una festa, uguale a tutte le altre. Perciò o ti piace fare una di queste cose oppure le feste non i piacciono» elencai velocemente le cose principali mentre mangiavo una patatina dal mio vassoio.

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