Capitolo 12 INTERO

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Ho notato che wattpad ha pubblicato solo metà del capitolo originale! Questo è quello intero!

Tutti rimasero in silenzio, Matisse tremava sulle mie spalle, singhiozzando di tanto in tanto.

Io non mi mossi, non potevo fare altro se non aspettare.

<<Ecco cosa faremo, abbassate le armi e tutto andrà bene>> disse uno dei nostri soldati, intimidendo gli altri.

<<Potremmo dire lo stesso>> rispose il tizio con la pistola puntata sulla mia testa.

<<Giù la pistola o faccio fuoco>> rispose subito Demon.

<<Capitano...>> disse uno dei ragazzi dell'altra squadra, leggermente preoccupato.

Questo però non si mosse di un millimetro, anzi, sembrò più motivato a fare fuoco.

<<Non mi lasciate altra scelta>> disse Demon, abbassando la mira e colpendo la mano del ragazzo, facendo saltare così via la sua pistola. Corsi da Etan e Doyle, mentre i ragazzi facevano fuoco. Avevo il cuore in gola, e mi rifiutavo di osservare Demon combattere.

<<Fratellone>> disse Matisse, saltando tra le braccia di Doyle che spronfondò il viso nei capelli della ragazzina, tirando un grande sospiro di sollievo.

Etan era in silenzio, così come me, quando mi vide tremare mi coprì le orecchie con le sue mani, rendendo così ovattato il mio udito, il suo tocco mi calmò immediatamente..

Lo guardai negli occhi e sorrisi, lui fece lo stesso. Etan non sembrava preoccupato per una possibile famiglia, ed io non feci domande, appoggiando la mia testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi.

Quando li riaprii mi resi conto di essere in un lettino, sotto di un lenzuolo bianco ad osservare il soffitto.

Delle macchie di umidità ricoprivano delle zone di questo, mi guardai attorno poi per vedere altri lettini come i miei con gente ferita, vi erano tre finistre dietro di me, e tre finestre di fronte, alla sinistra il muro era vuoto, mentre alla destra c'era una porta in legno.

Una ragazza dai capelli ed occhi scuri stava controllando il paziente del lettino accanto al mio, che era messo davvero peggio di me.

La sua mano era fasciata, così come gli addominali e la testa, sembrava riluttante nel farsi curare.

<<Non potrò aiutarla se continua ad essere così ostinato>> sbuffò l'infermiera, cercando di inserire l'ago di una siringa nella vena del paziente.

<<Non voglio essere curato da voi>> sbuffò lui, scostando il braccio ma facendo attenzione a non farle male.

<<Siete stati abbandonati dal vostro Stato, morirete se non vi aiutiamo>> disse di nuovo l'infermiera, bloccando con un cinturino le braccia del ragazzo e iniettando qualcosa nelle sue vene.

<<Tu sei il tizio che mi voleva sparare>> dissi in un sussurro, mi faceva male la testa.

<<Oh perfetto, si è pure svegliata questa>> rispose lui in modo sgarbato, ricevendo uno schiaffo sulla nuca dall'infermiera.

<<Sono subito da te, finisco di controllare le sue ferite>> mi disse l'infermiera con aria dolce, subito dopo provo a sfilare via le fasciature del ragazzo ma sembrò non riuscirci.

<<Ma dove vi trovano?? Non sai nemmeno rimuovere le fasciature? Ecco>> lui la aiutò, aveva l'aria nervosa ma quando sfiorò le sue mani fece ben attenzione a non farle del male.

Behind The Water (HB College 2) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora