Capitolo 6 - Non Mordo

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<<Eloise, davvero, scusami>> disse Beth, per l'ennesima volta mentre leggevo un altro libro riguardo gli ibridi.

<<Beth, ti ho già perdonata... Posso leggere ora?>> dissi alla mia amica, indicando la pagina che avevo riletto già trenta volte.

<<Ma davvero Eloise, mi sono comportata in modo infantile>> disse piagnucolando, chiusi il libro e sospirai.

<<Andiamo, torno più tardi>> dissi, mettendo il libro sul ripiano e allontanandomi con Beth.

Le ripetetti più volte che non aveva motivo di essere dispiaciuta, che non c'era motivo per cui essere preoccupata ma sembrava non voler sentire ragione.

<<Ho capito... cosa vuoi sapere?>> chiesi a Beth.

<<Io? Niente>> disse arrossendo. Eccola, la avevo scoperta.

<<Sputa il rospo>> dissi, alzando gli occhi al cielo.

<<Ti ha detto qualcosa Etan? Su di me?>> chiese imbarazzata.

<<Non posso crederci! Beth devi smettere di perdere la testa per ogni ragazzo che mostra un po' di interesse nei tuoi confronti, va a finire che ne rimani sempre ferita>> forse fui troppo schietta, perché Beth mi guardò sconvolta.

<<Scusa, non volevo essere troppo dura>> risposi subito, abbracciandola.

<<No, hai ragione. Ok, facciamo una promessa: niente ragazzi fino al mio ventunesimo compleanno!>> affermò lei sicura di sè.

<<Non ne ho uno da tre anni, cosa vuoi che sia un mese in più>> dissi poco entusiasta, ricevendo un abbraccio gioioso da lei.

<<Bene, mi sento già meglio>> affermò felice.

<<Tutto per te>> dissi massaggiandomi la testa, mi faceva impazzire a momenti.

<<Cosa ci facevate in biblioteca?>> chiesi poi, pensando al mio risveglio.

<<Ero tornata per chiederti spiegazioni, e Demon si era offerto di accompagnarmi... Poi ti abbiamo vista cadere come un sacco di patate>> affermò lei, ridendo di gusto.

<<Vorrei ridere di questo anche io>> dissi esasperata, avevo raggiunto il mio livello di sopportazione per il giorno.

Senza pensarci ci incamminammo nel giardino, e involontariamente mi ritrovai nei pressi della piscina.

<<Che coincidenza>> disse Beth, osservando il capannone assieme a me.

<<Non sono sicura che sia proprio una coincidenza>> dissi sospirando, perché continuavo a tornare lì?

<<Palla!>> sentimmo urlare nella nostra direzione, Beth afferrò il pallone che ci era arrivato contro, rilanciandolo ad un gruppo di ragazzi più avanti.

<<Quello è Theo>> disse Beth, salutando il ragazzo.

<<Beth, ti vuoi unire?>> chiese il ragazzo, invitandola a giocare a calcio con loro.

<<Oh, Eloise, ti va bene?>> mi chiese la ragazza, io annuii e presi posto sotto un albero, ad osservarli giocare.

Beth era molto abile, più di tanti ragazzi che stavano giocando con lei.

Indossava un pantaloncino di jeans e una t-shirt bianca, vidi più di un ragazzo soffermarsi sul suo lato B e perdere l'occasione di rubarle la palla... erano davvero ridicoli.

Behind The Water (HB College 2) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora