Capitolo 6 - Non Mordo

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Una volta Dan ne beccò uno, che rimase in infermieria per un paio di giorni. Povero, ricordo ancora il pugno che beccò in testa, e la sua espressione da pesce lesso. Per non parlare di quando qualche ragazzino ci provava con Misaki, uff, provavo pena per loro.

<<Attenta, attenta, attenta>> disse Theo a Beth, prima di proteggerla da una pallonata allo stomaco.

<<Non la avevo vista, grazie>> rispose la mia amica, arrossendo un po'. Non era per niente immune ai ragazzi, soprattutto a Theo, arrossiva come un peperone ogni volta.

Dopo qualche minuto se ne andarono tutti, lasciando me, Beth e Theo da soli, loro due continuarono a giocare tra di loro, mentre io uccidevo le zanzare che mi mordevano.

<<Ok, mi arrendo. Sono troppo stanca>> disse Beth, lasciandosi cadere a peso morto per terra.

<<Non mi sconfiggerai mai>> disse Theo vittorioso, tirando un calcio al pallone e centrando la porta.

Theo era uno stregone, che attingeva alle fonti di magia nera.

Aveva capelli ed occhi scuri ed era pieno di tatuaggi, il che rendeva la maggior parte delle ragazze spaventata di lui.

<<Verrai al mio compleanno, vero?>> chiese Beth, afferrando la sua mano per alzarsi.

<<Non lo so, dipende dai miei numerosi impegni>> disse Theo, sorridendo. Mi sentivo sempre il terzo incomodo quando quei due parlavano, avevo l'impressione che Beth ci provasse con chiunque solo per non pensare al fatto che Theo la aveva rifiutata più volte. Anche se con Etan era diverso, forse lui le avrebbe tolto del tutto Theo dalla testa.

<<Farai meglio a venire, o mi subirò tutte le sue lamentele>> dissi io, avvicinandomi.

<<Ed io poi riceverei le tue lamentele... Meglio non rischiare>> disse lui, sorridendo anche a me.

<<Bravo ragazzo>> dissi, abbracciando poi Beth forte, ogni tanto avevo carenza di affetto.

<<Volete che venga nudo o vestito?>> chiese lui divertito, Beth gli rubò la palla e glie la lanciò in testa, mandandolo a quel paese.

<<Vestito, per favore>> disse una quarta voce, Demon.

Era accompagnato da Etan, prese la palla e inizio a fare qualche tiro da solo, mentre noi continuavamo a scherzare.

Guardare Demon mi faceva arrossire, mi ricordava il se del futuro e quello strano abbraccio, accompagnato da quelle parole. Guardandolo non avrei mai immaginato che si sarebbe potuto comportare così premurosamente nei miei confronti... e una parte di me desiderò scoprire quel lato di lui.

<<Cosa guardi?>> mi chiese Beth ridacchiando, ero stata scoperta.

<<C'è proprio un bel sole oggi!>> esclamai io, cercando di evitare le sue domande invadenti, soprattutto in quel momento che i ragazzi ci avrebbero potuto sentire.

Mentre scappavo da lei, sentii il mio cellulare squillare, così mi fermai per rispondere... il numero era anonimo.

<<Grazie al cielo! Eloise, mi senti?>> la voce era familiare, fin troppo.

<<Sì>> risposi freddamente.

<<Ho bisogno del tuo aiuto... Devono essersi sbagliati, sai com'è... mi hanno arrestato senza motivo, lo giuro...>> mio padre continuò per un po', allontanai il cellulare dell'orecchio e contai fino a dieci, poi lo riportai lì.

<<Sei sempre nel solito posto?>> chiesi, per nulla entusiasta.

<<Sì, potresti venire presto? posso firmare un permesso per il college...>> chiusi la chiamata, bestemmiando nella mia mente.

Behind The Water (HB College 2) Where stories live. Discover now