Strongers. /Mercedesz & Jonas/

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"Non avere te è come soffrire la fame."

Povs Mercedesz.

Ceniamo tutti insieme e poi ognuno ritorna con il suo 'gruppetto'. Io, Gracia, Jonas e Cristian ci sediamo sul bagnasciuga.
"Ho fame, ragazzi." mi lamento. Gracia mi accarezza la spalla.
"Su su, tenga duro señorita." Jonas mi bacia la fronte e appoggio la testa sul suo petto.
"Che ne pensate di Paola? " ci chiede Cristian.
"È una persona falsa e cattiva." dice Gracia.
"Forse è semplicemente sola o senza una personalità. " Jonas alza le spalle.
"A me non piace, non credo sia una persona pulita." dico.
"È sottomessa a Simona."
"Non c'entra niente, Jonas. Se è falsa, é falsa."
"Ma tutti quelli che sono con lei sono strateghi."
"Secondo me no, ad esempio Andrea o Marco non mi sembrano cattive persone."
"Dai ragazzi, non litigate per quella lì." interviene Gracia.
Sollevo la testa e mi siedo in modo più composto. Paola è proprio cattiva e non voglio che leghi con Jonas, potrebbe portarlo dalla sua parte. Lontano da me.
"Io vado a dormire, ci vediamo domani." Cristian si alza e, dopo averlo salutato, entra nella capanna.
"Vado anche io, sono stanca. Buonanotte ragazzi." Gracia ci dà un bacio sulla guancia a testa ed entra pure lei nella capanna.

"Sei testarda." commenta, con un sorriso divertito, Jonas.
"Anche tu."
"Ci assomigliamo troppo, Mercy." ridacchia.
"È una cosa bella." sorrido.

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Povs Jonas.

"Buongiorno !" esclamo, infilandomi bene la felpa. È una giornata un po' fredda.
"Hey." mi saluta con un sorriso Mercedesz, dandomi un bacio sulla guancia.
"Buon umore ?" mi chiede Gracia, aprendo un cocco.
"Si, diciamo di si" ricambio il sorriso.
Siamo tutti seduti intorno al fuoco.
"Che bello, Jonas ! Sei felice, così andiamo a pescare, mangiamo tutti insieme !" strilla Paola, per poi ridere in quel modo davvero... non so come definirlo, fastidioso ? Irritante ? Stridulo ?
"Dobbiamo andare a prendere della legna tutti insieme." interviene Mercedesz, fingendo un sorriso.
Mi trattengo dallo scoppiare a ridere. Adoro Mercedesz, davvero.

"Che palle questa..." commenta sottovoce Paola.
La vedo che sta per controbattere quindi mi alzo e vado a sedermi vicino a lei, stampandole un bacio sulla guancia.
"Non la reggo già più." mi informa, sottovoce.
"Non si preoccupi señorita, ci sono io a difenderla." le dico, facendola ridere.