Capitolo 15

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"Si? Si cosa?" Mi chiese in modo interrogativo.

"Si, Si, Si, Si, Si, Si, Si, Si, Si" gridai
"La risposta alla tua domanda è si, non voglio più aspettare. Voglio provarci. So che ci saranno mille pettegolezzi e tante altre cose contro di noi, soprattutto contro di te perché tu sei un modello internazionale, conosciuto da molti ed io una ragazzina che ti va dietro, ma non mi interessa più niente. Neanche dell'età, basta io voglio vivermela al 100%, la vita è mia ed io voglio fare ciò che mi pare.
Si voglio provare a far crescere qualcosa tra noi due! Perché si... IO TI AMO!" Dissi continuandolo a guardarlo negli occhi. Lui mi fissava in modo molto intenso, mi prese il viso tra le sue mani e sorridendomi mi bació.
Un bacio molto passionale, si vedeva che quel bacio lo volevamo tutti e due da tantissimo. Avevamo bisogno di quel bacio, e forse lui anche di quelle parole perché lo vidi cambiare.
Il bacio da passionale si fece sempre più violento, in pratica ci desideravamo a vicenda. Continuammo a baciarci per un bel po'

"Non sai. Quanto. Mi hai . Reso. Felice " mi disse tra un bacio e l'altro. " Ti amo Anna"
Lo disse con una sincerità negli occhi che il mio cuore fece tante di quelle capriole. Lo abbracciai e rimasimo lì appoggiati su uno scoglio, una nelle braccia dell'altro.
Ci coricammo sulla sabbia e rimasimo lì fino all'alba a parlare del più e del meno e baciandoci. Non ne potevamo fare a meno.

Guardai l'orologio ed erano già le sette di mattina, conveniva ritornare a casa. Ci alzammo e ci mettemmo in viaggio.
Mentre guidava Mariano incrociò le nostre mani, e non le staccò più ed ogni tanto si girava a guardarmi e a sorridermi. Io lo fissavo ed era veramente bellissimo, poi soprattutto ora aveva un viso sereno e felice. Poco dopo mi addormentai lì sul sedile, mano nella mano con Mariano.

Mariano' s pov

Vidi che pian piano i suoi bellissimi occhi si chiudevano. Era bellissima e finalmente questo splendore mi aveva detto sì.
Si è fidata di me, ed io non l avrei delusa.
Arrivati davanti casa lei non si svegliava, allora la presi in braccio a mo' di sposa ed entrai.
Mi aprì Ilaria, che vedendoci così ci guardó turbata. Io entrai e c'erano tutti. Stephany vedendoci così sorrise, invece Dario ci fulminò con lo sguardo, si arrabbió molto e non lo nascose

"Lasciala subito." Mi gridó talmente forte e con rabbia che mia sorella e Stephany si spaventarono. Per fortuna Anna no. Io salii e non volevo discutere con Dario mentre Anna eri lì in mezzo che dormiva. La stesi sul suo letto e Dario inizió ad attaccarmi.

"Ti avevo di non toccarla, e poi dove siete stati? Tu la devi lasciare in pace ok? Basta tu..."

"Io la posso proteggere"dissi

"Tu non sai niente, devi solamente lasciarla in pace. Ti sei divertito? Ok, ma ora basta perché lei ci rimarrà male. Ora ce ne andremo e la potrai dimenticare molto facilmente. Capito? Io non voglio che tu le stia accanto." Non potevo biasimarlo, d'altronde ancora non mi conosceva e quindi era normale reagire così.
Io annuii,non volevo raccontargli niente di me e Anna, è suo fratello e glielo dirà lei . Me ne andai in cucina a fare colazione. Lì c'era mia sorella, ed io ero pronto per un altro terzo grado. Lei mi fissava come se dovesse parlarmi ma poi ci ripensava.

"Che c'è? C'è qualche problema?"Gli chiesi

"Eh niente... Sai ti vedo rientrare con Anna in braccio dopo che non avete passato la notte qui, chissà cosa avete fatto, dove siete andati e mi chiedi pure se c'è qualche problema? Scusami, ma tu non mi avevi detto che era una bambina, che non ti piaceva e che ti dava anche fastidio averla sempre in giro?"

"Ehi è la mia vita e decido io come passarmela, che cosa fare e di certo non saranno gli altri ad influenzarmi. Si l'ho detto, ma nella vita si dicono tante di quelle cazzate che ormai è un abitudine. Quindi so che sei mia sorella e che mi vuoi 'controllare' ma questa è la mia vita e faccio ciò che mi pare e piace!"
La conversazione finì lì perché me ne andai in camera per poter stare un po' da solo.

Anna' s pov

Mi svegliai grazie al rumore fastidioso del mio telefono . Guardai il display ed era mia madre.

"Pronto, ehi mamma come va? " le dissi perché è da tanto che non ci sentivamo

"Si qui tutto apposto. Ti ho chiamata per informarti su una cosa..." Mi disse con la voce un po' insicura

"Che succede? Dimmi tutto"

"Il viaggio di ritorno è stato spostato perché fra due giorni non può essere ci dovrà essere un tornado e non volendo rischiare l'hanno rimandato" non ci potevo credere il viaggio era rimandato, quindi sarei rimasta più tempo qui! Lei esitó, ma poi continuò a parlare.
"Tesoro mio, il viaggio non è stato però posticipato ma anticipato infatti è previsto per stasera alle 20:30..." Continuava a parlarmi, ma io non capivo più niente. Mi è caduto il mondo addosso! Non poteva succedere ora che tutto andava benissimo, almeno quei due giorni in più sarebbero serviti per far rafforzare questo rapporto, invece già ci dobbiamo dividere. No, no, no non volevo succedesse.

"Ehi amore, lo so che non te l'aspettavi e che sei triste di lasciare Stephany, so anche che hai conosciuto finalmente Mariano ma è arrivata l'ora di venire a casa, mi dispiace io non ci posso fare niente. Ci sentiamo quando sei all'aeroporto, avvisa Dario."

Non risposi, chiusi la chiamata e uscii dalla stanza. Ero nel divano quando entró Dario.

"Noi due dobbiamo parlare." Disse deciso

"No per favore stai..." Dissi ma mi interruppe

"Invece sì. Ma sei normale che..."

"Stasera dobbiamo tornare a Roma" gridai con le lacrime quasi pronte ad uscire. Lui mi guardò stupito pian piano si avvicinò.
Mi abbracciò ed io scoppiai a piangere.

"Shh... Ehi amore stai tranquilla. Lo so che non te ne vuoi andare, ma sapevi anche che sarebbe successo." Mi disse mentre mi accarezzava la schiena e cercava di confortami.

Mariano' s pov

Ero in camera quando sentii dei pianti. Mi alzai e segui questi lamenti, arrivai giù e vidi Anna piangere tra le braccia di Dario. Se lui le aveva detto qualcosa mi sarei incazzato e non di poco.
Mi precipitai subito da lei, mi inginocchiai davanti a lei ma continuava a piangere.

"Ehi che è successo?" Gli chiesi guardandola
"Ti prego rispondimi"

"Me ne vado stasera stesso" mi disse tra le lacrima ed io rimasi lì immobile a guardare un punto fisso e pensando tutt'altro. Suo fratello invece capì la situazione e se ne andó.

"No, oggi è troppo presto, neanche possiamo godere di noi due. No, no, no, no,no, cavolo"
Le dissi prendendola tra le braccia e stringendola a me tanto forte. Lei pianse sulla mia spalla ed io non sapevo che dire e fare.

"Mariano forse questa cosa non puó..." No non doveva neanche pensarlo infatti la interruppi.

"No non dirlo" dissi deciso

"Invece forse è proprio così noi, tu ed io non..."

"No non farlo" dissi

"Io..."

Un sogno diventato realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora