Epilogue I

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Stiles Stilinski, figlio dello sceriffo Stilinski di Beacon Hills, era un bravo ragazzo, e le sue promesse le manteneva sempre.

E, quel sabato mattina di novembre lo sceriffo, Scott McCall e sua madre, Lydia Martin, Jakob, Derek Hale, i gemelli Aiden e Ethan e Malia Hale stavano circondando una bara bianca.

L'aria fredda rendeva quasi impossibile respirare, gelando le labbra a tutti.

Lydia si avvicinò di più a Ethan in cerca di un riparo che ottenne "Pensavo che ce l'avrebbe fatta."

"Tutti lo pensavano." Jakob era in lacrime mentre stava chinato verso il buco nel terreno.

Eppure, Madison non ce l'aveva fatta.

Era stata ritrovata morta, in un vecchio motel con Robert, mentre questo le stava accarezzando i capelli piangendo.

Stiles era stato il primo ad agire: lo aveva assalito, buttandolo a terra e iniziando a picchiarlo senza sosta.

Robert non si difese, non aveva più nulla per cui lottare.

"Stiles!" Gli urlò Scott, riuscendo a fermarlo quando Robert aveva appena le forze per respirare.

Stiles lo guardava con disprezzo, lo voleva morto.

Gli aveva tolto tutto quello che avrebbe potuto renderlo felice, tutto quello che era solo gli inizi, ma che era già finito.

Poi la vide.

Era a terra, pallida, le labbra ancora rosse.

Le si avvicinò, sedendosi al suo fianco e prendendole una mano tra le sue.

Erano ancora tiepide.

Era ancora una questione di minuti.

Se solo fossero arrivati in tempo, lei sarebbe stata salva.

Un'altra volta.

Le baciò le mani, e le lacrime iniziarono a scendergli lungo le guance.

Aveva i capelli sparsi per il pavimento sporco, Robert glieli aveva tagliati in malo modo, ma restava comunque bellissima.

Stiles le appoggiò le labbra sulle fronte, e le sentii le gote umide.

Aveva pianto, e lui non era li a consolarla.

"Stiles" Scott si sedette al suo fianco, ma il suo amico non gli risposte "Stiles."

Stiles non voleva smettere di guardarla, non voleva vedere scomparire ancora una volta.

"È stata colpa di Robert" Continuò l'amico "Voleva stuprarla, ancora, ma si è rifiutata, ha provato a lottare, e per calmarla gli ha dato della droga."

"È morto?"

Scott lo guardò serio, non aveva mai visto l'amico sperare nella morte di qualcuno.

"Si, Stiles, sta morendo proprio ora" lo rassicurò "Lentamente."

"È colpa mia?"

"Si."

"Bene." Il volto di Stiles non cambiò "Lasciatemi qui ora."

Scott annuì, toccando di sfuggita la spalla dell'amico, e poi lasciando la stanza.

Stiles rimase in quella lurida camera di motel per tutta la notte, e anche il giorno dopo e la notte dopo ancora.

Dopo due giorni, ritrovarono Stiles steso a terra, stringeva la mano della sua amata, ancora immobile a terra.

Lo dovettero trascinare via a forza, e i giorni seguenti nessuno lo vide più, sempre chiuso nella sua stanza.

"Pensate verrà?" Chiese Lydia, stringendosi al petto del suo ragazzo.

"Avrei detto di si." Sussurrò lui.

Tutti rimasero in silenzio per un istante, osservando il volto felice della ragazza.

"Forse ora è meglio andare." Annunciò Scott.

Nessuno disse nulla, ma accordarono silenziosamente, andandosene ognuno per la sua strada.

La tomba restò vuota.

Poco lontano, qualcuno la stava osservando.

Un ragazzo, completamente vestito di nero, le si avvicinò, in mano aveva un plicco di lettere chiuse e una tanica di liquido verde.

Si sedette di fronte alla tomba, guardando il viso felice nella ragazza della foto.

Ricordò che era stato lui a fargliela quella foto, una delle poche che poteva conservare.

Sospirò, appoggiando le lettere di fronte a lui e aprendo il tappo della tanica, facendone uscire un odore pungente.

Benzina.

Versò il contenuto intorno alla tomba e poi sopra le lettere, era completamente circondato da quel liquido.

Gettò la tanica, ed estrasse dal giubbotto un altro pezzo di carta, questa volta, aveva una calligrafia diversa.

Lo rilesse velocemente, e poi lo baciò, sorridendo appena mentre lo buttava tra le altre.

Si alzò appena, prendendo dalla tasca anteriore dei jeans un accendino.

Lo accese e lo gettò sopra il liquido.

E poi, poi ci fu il fuoco.

Fine del primo epilogo.

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