Fourteen - corretto

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Il viso scarno era reso ancora più magro dalla voluminosa chioma di capelli ricci e scuri.

Non avevamo molto in comune tranne alcuni tratti, poi nemmeno così rari nelle persone, come gli occhi scuri e, appunto, i ricci castani.

Non ricordavo nulla, vuoto più totale, nemmeno un indizio vago.

Quel ragazzo, chiunque esso sia, non poteva essere mio fratello.

"Madison" il ragazzo fece un passo avanti e io d'istinto indietreggiai.

Sembrò rimanerci male, dato che i suoi denti affondarono nelle sottili labbra screpolate in un gesto che era molto simile a quello che facevo io quando ero nervosa.

"Non avere paura di me, non ti farò nulla" provò a ri dire, gli occhi più arrossati di prima "Non ti sto mentendo Mad, sono veramente tuo fratello."

Non riuscivo a crederci, come poteva essere vero quello che stava dicendo?

I miei pensieri vennero interrotti da uno scricchiolio in avvicinamento e, ancor prima che potessi fare qualcosa, un lungo dardo colpì in pieno il braccio di Jakob, facendolo finire a terra.

Senza nemmeno pensarci, corsi da lui, prendendolo tra le braccia prima che cadesse a terra.

"Stanno arrivando." sussurrò lui, ansimando.

Chi stava arrivando?

"Sono gli Argent." rispose, come avesse davvero sentito i miei pensieri.

"Dobbiamo andarcene da qui." Decisi, non volevo avere altri problemi con gli Argent, e Scott non si era ancora fatto vedere.

Sollevai di peso Jakob, per fortuna era esile quasi quanto me, e in più riusciva a camminare sulle sue gambe nonostante il dolore, e per questo non impiegammo troppa fatica a correre lontano dalle voci in avvicinamento.

"Sono là! Li vedo!" Urlò una di queste, che io non riconobbi del tutto.

'Da questa parte dovremo incontrare Stiles e Derek' pensai.

Jakob, al mio fianco, annuì, facendomi bloccare.

"Riesci a sentire ciò che penso?"

Lui mi prese per mano, incitandomi a correre "Ti spiegherò tutto dopo."

Annuii, non troppo convinta, seguendolo in quella corsa contro il tempo.

"Sento dei rumori più avanti, devono essere i tuoi amici."

Non feci in tempo a gioire che qualcosa di molto grande e duro ci finì contro, facendo cadere entrambi a terra.

Persi qualche secondo a riaprire gli occhi, ma quando lo feci, mi ritrovai davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere.

"Madison?"

Robert sembrava veramente sorpreso nel vedermi.

Per una volta, nella vita del ragazzo biondo, le cose non stavano andando secondo i suoi piani.

Sentii la mani di Jakob farsi più stretta sulla mia, e capii che stava cercando di dirmi.

Provai a concentrarmi, sempre tenendo gli occhi su Robert, e lentamente iniziai a sentire una voce roca farsi strada nella mia mente.

"Lui non è il nemico."

Scattai di colpo verso Jakob, che intanto guardava Robert con espressione attenta.

"Madison" la voce del biondo mi rimbombò nelle orecchie, costringendomi a guardarlo di nuovo "Che cosa ci fai qui?"

Mi morsi il labbro, non sapevo che dire.

"Diglielo" disse una voce nella mia testa.

"Robert, lui è mio fratello."

L'espressione del biondo si mutò in una maschera di terrore "Anche tu? No, non puoi essere solo un esperimento, non puoi!"

Un esperimento?

"Dovete andarvene!" Urlò, prendendosi la testa tra le mani, per poi guardarci di nuovo con le lacrime agli occhi "Non devono prendervi, andatevene!"

Jakob non se lo fece ripetere due volte, alzandosi in piedi e trascinandomi con lui lontano da Robert, che sembrava pronto ad esplodere.

Corremmo fino ad arrivare al limite della foresta, fino a vedere la jeep di Stiles, dove il ragazzo e gli altri miei amici stavano discutendo su come dividersi per andarci a cercare.

Appena mi vide, gli occhi di Stiles si illuminarono, e corse verso di me, stringendomi fino a sollevarmi da terra.

"Stai bene, mio Dio, stai bene."

In realtà non stavo bene per niente, ma non potei fare altro dato che venni subito trascinata nella jeep con Jakob alle costole.

"Chi è lui?" Mi chiese Scott, non appena Stiles mise in moto.

"Mio fratello." Dissi, senza nemmeno pensare a quello che stavo dicendo.

"Fratello?" Derek si voltò verso di me dal sedile anteriore "Come è possibile?"

Non seppi rispondere, e d'istinto guardai Jakob, che mi fece capire ciò che stava pensando.

"È ferito, mal nutrito e non dorme da giorni, appena starà meglio ci racconterà tutto."

Derek fece per ribattere, ma Stiles lo fermò "Non c'è problema, Maddie."

Arrivammo a casa di Stiles in religioso silenzio, e non appena la Jeep si fermò tutti, eccetto me e Stiles, uscirono da questa a velocità sorprendente.

"Starà bene."

Alzai lo sguardo, vedendo che gli occhi di Stiles mi osservavano dallo specchietto.

"Non so nemmeno chi sia."

"Però ci tieni, non è così?"

Scossi le spalle, abbassando lo sguardo "Potrebbe essere tutto ciò che mi rimane."

Sentii la mia mano venir stretta da un'altra, e vidi Stiles sporgersi leggermente dal sedile per potermi guardare.

"Madison, tu non sarai mai sola, non devi mai pensarlo."

"E chi starà con me?"

Il ragazzo sorrise "Ci sarò io."

Sentii un peso comprimere lo stomaco, e tolsi la mano da quella del ragazzo.

"Sarà meglio scendere."

Stiles annuì, e non appena scendemmo lui mi riprese per mano.

"Andrà tutto bene, Madison."

Annuii.

Non gli stavo credendo.

...Scusate

Scusatemi per l'enorme ritardo e il capitolo orrendo, spero di potermi fare perdonare prima o poi.

Questa storia ha superato i 4k e non posso che piangere dalla gioia hahah
Vi amo.

A presto,
Giulia.

She wolf {s.s.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora