Four - corretto

12.2K 571 532
                                    

Malia continuava a fulminarmi con lo sguardo, e anche se mi sembrava solo uno scherzo visivo avrei potuto giurare di aver visto degli artigli spuntarle dalle dita.

Un altro licantropo?

"Forse è meglio andare, ho chiesto a Lydia di badare a lei mentre noi siamo occupati."

"Non potrebbe restare dalla tua amichetta rossa anche di notte?" Sputò acida la bionda "Preferirei dormire io nel tuo letto."

Iniziavo a sentirmi terribilmente a disagio, tutti sembrano essersi messi daccordo per farmi sentire fuori posto.

"Malia, ti prego non iniziare." Sospirò lui, abbassando lo sguardo.

"Non iniziare?" Strillò "Tu hai una dannata ragazzina che dorme nel tuo letto e io non dovrei arrabbiarmi? Svegliati, Stiles."

Il viso di Malia stava cambiando a causa della rabbia e gli occhi stavano diventando di un azzurro brillante.

"Forse è meglio che vada." Mi intromisi, capendo di dovermene andare prima di causare altri danni.

"No!" Mi fermò il ragazzo "Davvero, non sei un problema."

"Invece si." Malia mi odiava profondamente e mi conosceva da appena cinque minuti.

"Stiles, tu e Malia dovete parlare, non penso ci siano problemi se mi faccio un giro del quartiere."

Stiles non sembrava convinto, ma lo sguardo furioso della sua ragazza fu sufficiente a farmi correre fuori da casa Stilinski.

Camminavo per il lungo viale deserto di case simili senza avere una precisa meta.

Non sapevo nemmeno cosa provare in quel momento, tristezza? Solitudine? Malinconia?

Sentivo la mancanza di un passato che nemmeno ricordavo, odiavo il presente che stavo vivendo e avevo paura del futuro che mi si presentava.

Avevo scoperto di essere una licantropo, e di non essere la sola in questo mondo.

Avevo persone che mi volevano uccidere, compresa la fidanzata dell'unica persona del quale mi fidavo.

Stiles.

Ciò che provavo perso di lui era un'incognita, e non riuscivo a spiegarmi perché provassi certi sentimenti verso a quel ragazzo che conoscevo da così poco.

Ero così presa dai miei pensieri che nemmeno mi accorsi di essermi seduta su una panchina dove era già seduto un ragazzo biondo che mi fissava curioso.

"Ciao." mi salutò, sorridendo.

Non risposi, non sapevo neanche perché mi trovassi li.

"Guarda che non ti mangio." Ridacchiò lui.

Lo guardai per la prima volta e ne rimasi sorpresa: era un ragazzo bellissimo, il viso regolare, gli occhi di un azzurro glaciale e i capelli biondo platino, quasi candidi.

La perfezione non mi metteva sicurezza.

"Non sei di qui, vero?" Continuò lui, sempre con tono scherzoso.

Mi sarebbe piaciuto saperlo.

Scossi il viso, non sarei potuta rimanere immobile a fissarlo tutto il tempo.

Il biondo annuì, osservandomi con i suoi grandi occhi azzurri "Comunque sono Luke, Luke Argent."

Luke, come Luce, un nome che gli si addiceva, tenendo conto che il suo sorriso avrebbe potuto illuminare l'intera strada.

"Madison." Mi morsi il labbro, non sapevo se era una buona idea parlare con lui.

"Solo "Madison"?" Alzò un sopracciglio, perplesso.

She wolf {s.s.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora