Fifteen - corretto

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"Stiamo aspettando."

Derek manteneva la sua solita posizione altezzosa appoggiato contro il muro del salotto di casa Stilinski.

Al centro della sala c'era Jakob, mentre tutti gli altri erano seduti in religioso silenzio intorno a lui.

Io continuavo a fissare il ragazzo al centro della sala, che manteneva una maschera di impassibilità perfetta.

Ti puoi fidare.

Ancora mi sembrava strano che qualcuno potesse sentire i miei pensieri.

I suoi occhi andarono un attimo su i miei, un tempo sufficiente a convincerlo ad accontentare la richiesta di Derek.

"Gli Argent mi hanno tenuto nella loro base nel bosco per circa dieci mesi, sono riuscito a scappare durante un malfunzionamento delle gabbie."

"Gabbie?" Derek guardava perplesso mio fratello, che annuì, quasi annoiato.

"Siamo peggio degli animali per loro, pensavi che avessimo il servizio in camera?"

"Continua." Dissi in fretta, cercando di evitare una rissa.

Stanno cercando di aiutarci aggiunsi.

"Ero in gita con gli altri qui a Beacon Hills quando mi hanno catturato insieme a Madison."

Gli occhi di tutti si posarono su di me, forse speranzosi di una qualche reazione, che però non avvenne.

Ancora non ricordavo.

"Chi erano questi altri?" Chiesi.

"I ragazzi dell'orfanotrofio, Maddie, i nostri genitori sono morti quando eravamo piccoli."

In quel momento capii quanto la verità, una volta saputa, facesse male.

I miei genitori, che nemmeno ricordavo, erano morti e forse non avrei mai potuto avere un loro ricordo, nemmeno nell'immaginazione.

"Parla di cosa è successo dagli Argent."

Stiles mi guardava preoccupato, e capivo che stava cercando di alleggerire la situazione per non farmi stare peggio.

"Ci hanno portato alla loro base e ci hanno incatenato a dei tavoli, dopo alcuni test hanno preso una siringa e ci hanno fatto un'iniezione a testa, poi siamo stati portati in un'altra sala dove c'erano altri ragazzi nelle nostre stesse condizioni." Sospirò "Non tutti superano l'iniezione ma, chi riesce, subisce un cambiamento, naturalmente seguito da dolori atroci."

"E' stato questo a trasformarvi in licantropi?" Chiese Deaton, perplesso.

Jakob annuì "Siamo esperimenti, cercano ragazzi senza nessuno perché sanno che non verranno cercati e sono indifesi, e poi li trasformano."

"Che cosa cercano?" Chiesi.

Jakob mi guardò, alzando un angolo della bocca in uno specie di sorriso "Cercano la cura."

Nella stanza calò un silenzio quasi tombale, nessuno poteva credere a quello che aveva appena sentito.

"Una cura? Pensano davvero di trovare una cura?" Scott era uno dei più perplessi, seguito a ruota dai due gemelli che erano rimasti a bocca aperta.

"Non solo la cercano, forse l'hanno anche trovata, uno è riuscito a guarire."

Sembrava tutto impossibile anche solo da poter essere pensato, figurarsi sapere che era la realtà.

"Ora dov'è?"

Jakob sorrise, e il suo sorriso si allargò fino a diventerà una vera e propria risata.

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