She wolf {s.s.}

Seventeen

Non potevo crederci.

Qualcuno mi stava baciando, e quel qualcuno era proprio Robert Argent.

Sentivo le sue braccia stringermi le spalle, e le labbra umide muoversi sulle mie immobili.

Non riuscivo a capire se quello che stava succedendo fosse qualcosa di giusto o di sbagliato, in realtà ero rimasta così sorpresa che non mi riuscivo a rendere ben conto della situazione, nemmeno quando venni strappata a forza da Stiles dalle braccia del biondo riuscii a capire che stava succedendop.

"Non azzardarti mai più a toccarla, Argent!" Urlò, stringendomi al petto.

Non sapendo cosa fare, e forse sapendo di trovare un posto sicuro, lo abbracciai.

"La stavo solo baciando, Stilinski." Sbraitrò Robert, sputando a terra.

"Il bacio del diavolo."

"Okay, ora basta." Li interruppe Jakob, prima che si scatenase un pandemonio "Andiamo in un posto sicuro."

Robert e Stiles si guardarono per momenti interminabili, e finalmente il secondo prese parola "Andiamo."

Ancora con il mio corpo contro il suo, Stiles fece strada al piccolo gruppetto fino alla prima aula vuota che trovammo.

"Siediti." Ordinò, estraendo il telefono dalla tasca "Chiamo Scott."

Robert fece come ordinato, e potei notare il biondo e Jakob scambiarsi uno sguardo.

Che succede?

Si sente in colpa per il bacio

Spostai lo sguardo su Robert che, per quanto mi stesse già guardando, tolse lo sguardo cercando di non farsi notare.

La porta si aprì e in quel momento entrano Scott, Lydia e i gemelli seguiti da Malia, che come suo solito cercò di uccidermi con uno sguardo.

Mi staccai da Stiles, che mi guardò perplesso, e andai a sedermi su un banco vicino a Lydia.

"Allora" iniziò Scott, mettendosi davanti a Robert "Abbiamo bisogno di sapere tutto quello che sai."

Robert si mese comodo sulla sedia, incrociando le braccia al petto.

"Parlerò solo con Madison, è lei che si merita spiegazioni non voi."

"È escluso."

Scott fulminò Stiles, che aveva imitato la posizione di Robert.

"Faremo come dice." Mi intromisi, sapevo che comunque Scott e i gemelli avrebbero potuto sentire la conversazione e informare gli altri.

Scott sembrò capirmi, dato che fece cenno a tutti di seguirlo fuori.

"Sta attenta." Mi avvertì Stiles prima di uscire.

"Pensa che ti porterò via da lui."

Mi voltai verso Robert, ora sembrava molto più rilassato di prima.

"Mi spiace per il, mhm, bacio, non volevo."

Scossi le spalle, abbassando lo sguardo "Parlami degli esprimenti."

Si leccò le labbra sottili, sospirando "Iniziarono circa tre anni fa, però non qui a Beacon Hills, e fui uno dei primi ragazzi ad essere stati selezionati."

"Quindi non sei un Argent?" Chiesi, sorpresa.

Robert scosse il viso "Ne io ne Luke lo siamo, eravamo entrambi due orfani."

Come io e Jakob, pensai.

"E poi che è successo?"

Robert scosse le spalle "Mi fecero tutte le varie punture, e diventi un lupo mannaro, come te e Jakob, ma ero così debole che decisero di somministrare  la Cura, tanto sarei morto comunque."

"Ma funzionò."

"Si" sorrise, quasi vittorioso "Il primo caso sperimentale andato a buon fine."

"E Luke?"

"Luke era più forte di me, sia fisicamente che mentalmente, nonostante l'età, e preferirono prenderlo come uno di loro che sprecarlo come cavia."

Annuii, stava tutto pendendo un senso "Quanti ragazzi hanno ora gli Argent?"

"Un paio, usano sempre campioni limitati, perché sono più gestibili."

"Come mai non ho più la memoria?"

Scosse le spalle "Questo non lo so, potrebbe essere un effetto collaterale oppure sapevi cose che loro non volevano che sapessi."

Annuii, non capendo cosa potrebbe mai sapere una ragazza di sedici anni da spaventare così tanto gli Argent.

"Sei stato tu a liberare Jakob?"

Robert si morse il labbro, abbassando gli occhi sulle sue mani "L'ho fatto per te. Gli Argent sanno di questo vostro contatto telepatico e ti stavano cercando senza sosta per studiarvi. Pensavo che se fosse scappato anche Jakob avrebbero lasciato perdere, ma in realtà ho solo peggiorato la cosa. Ed è per questo che sono qui, non voglio che ti succeda nulla."

Sospirai, davvero non riuscivo a credere alle cose che stavo sentendo.

"Stai facendo tutto questo per me? Per una ragazza che hai visto mezza volta ?"

Robert si rialzò e indietreggiai per colpa della sua altezza "Si, sto facendo tutto questo per te, e so che ne vale la pena."

Ero esasperata, Robert aveva appena scatenato una guerra perché si era preso una cotta per me.

Non potevo crederci.

"Madison, ti prego, posso aiutarvi a salvare quei ragazzi e distruggere gli Argent, ma devi promettermi che non te ne andrai da me."

Guardavo a bocca spalancata il biondo, che aveva quasi le lacrime agli occhi, senza avere parole a disposizione.

Devi dire la verità

Sospirai "Non me ne andrò da te, Robert, è solo che non sono pronta, ho troppo a cui pensare."

Il biondo accennò un sorriso, avvicinandosi "So che tieni veramente a me Madison, e io farei di tutto per te, ti prego di pensarci."

"Lo farò."

Non ero veramente sicura che mi interessasse Robert, ma lui parve rilassarsi.

Sorrise, e fece per avvicinarsi, forse per baciarmi, ma in quel momento la porta si aprì e Stiles entrò di colpo.

"Distanza di sicurezza, Argent, avanti."

Robert fece un paio di passi indietro, e Stiles mi riportò il solito braccio intorno alle spalle.

Mi sarei dovuta leggermente in imbarazzo, dato che Malia era ad un metro da noi e stava vedendo tutto, ma stranamente non ci pensai molto.

Stavo bene vicino a Stiles.

"Avete sentito tutto?" Chiesi, vedendo gli altri annuire.

"Dobbiamo salvare quei ragazzi." Aggiunse Lydia, scrutando Robert "E fermare queste sperimentazioni, portano più bene che male."

Eravamo tutti d'accordo, e sapevo che non sarebbe passato molto al momento di risolvere queste faccenda.

Stiles, sospirò, lanciando uno sguardo feroce a Robert "E dell'ex lupacchiotto tinto che ne facciamo, lo teniamo o lo abbandoniamo per strada?"

Mio angolo.

Tanto tempo per 'sto schifo?

Si, odiatemi.

Comunque il prossimo capitolo sarà un po' più introspettivo, spero :)

Grazie a chi è arrivato fin a qui.

Spero di avere vostre notizie :)

Team Miles o Muke?

A presto,
Giulia.