Capitolo 12

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"Si lo so, è stata colpa mia. Come sempre d'altronde." Ridacchio mentre tiro su con il naso. Volto la testa verso Ginger e poi verso Gwen, seduta per terra dopo nemmeno due ore di quello che mi sembra il momento più brutto della mia vita. Abbiamo passato così tante cose (molte delle quali davvero difficili) eppure lo sento come se il suo smentire i suoi sentimenti nei miei confronti abbia fatto più male di qualsiasi altra cosa. "Però mi chiedo: se non fossi andata lì ad importunarlo, non avrebbe mai detto quello che invece ha lasciato uscire con così tanta disinvoltura." Sbuffo alzandomi da terra ed andando verso il letto. Le mie due amiche mi fissano con degli occhi che sanno tanto di dannatissima compassione. "Sean me lo ha anche detto: lascialo stare quando è messo così.. Bla Bla Bla." Sbuffo. "Cazzate." E mi tolgo le scarpe prima di sdraiarmi a stella sul mio letto. "Gli ho dato ogni dannatissima cosa, non ho mai messo in dubbio il fatto che provasse determinati sentimenti nei miei confronti, nemmeno quando erano altri a dirmelo. Ed invece avrei dovuto farlo.. Non sarei a questo punto adesso."

"Sky.." Sussurra Gwen alzandosi da terra e venendo a sedersi accanto a me nel letto, sposta delle ciocche rosse dal mio viso e mi fa un sorriso. "Sono sicura che fosse solo arrabbiato. Harry è molto legato a te, anche un cieco lo direbbe. Solo.."

"Non lo ha detto urlando, la sua rabbia era diminuita quando l'ha ammesso, ne sono sicura." Tiro su con il naso.

"Quel ragazzo è un completo idiota. Non capisco come si possa dire una cosa simile." Sbuffa Ginger sdraiandosi accanto a me. "Non ha idea di come facciano male le parole solo perché lui non può essere ferito con esse."

"Già, sembra non avere un cuore certe volte. Puoi dirgli di tutto senza ferirlo." Ammette Gwen pensierosa.

"Perché è una testa di cazzo. Solo perché certe cose non fanno male a te non vuol dire che non possano ferire altri." Continua l'altra ragazza mentre io fisso il soffitto. Le lacrime che si asciugano sul mio volto.

"Non credo che lo abbia detto per ferirmi- soggiungo- credo che l'abbia detto perché in quel momento lo pensava davvero. Harry può essere ferito a parole, come tutti noi, solo che, a differenza nostra, non darà mai la soddisfazione a nessuno di dire che sta male." Sussurro pensierosa.

"Io non credo che lui non ti ami, Sky. Andiamo è ridicolo." Ridacchi Gwen. "Ne avete passate tante. Era solo un attimo, ne sono sicura. E poi, se davvero pensasse di non amarti, credi che ti sarebbe corso dietro come ha fatto? Credi che si sarebbe messo contro Sean, che è il tuo Custode, e che potrebbe fargli il culo a strisce solo per questo? Harry ci tiene. Non sempre è bravo a dimostrarlo, anzi a volte si può tranquillamente lasciar credere il contrario, ma ti ama." Fa spallucce.

"Ciò non toglie che l'abbia ferita." Ribatte Ginger. "Se ami una persona cerchi di proteggerla, da tutto e tutti, dalle tue stesse parole se sei una testa di cazzo." E guarda diritto negli occhi Gwen.

"Cosa vuoi dire con questo? Che Harry davvero non l'ami? Per favore Jenkins.." Sussurra la ragazza.

"Non voglio parlare di lui." Taglio corto, non volendo veder litigare anche loro due. Mi metto a sedere e passo le mani sul viso. "Non ha senso discuterne adesso."

"Ma tu stai male." Sorride dolcemente Ginger. "Ed è compito mio e della stronza qui accanto far andare via questo malumore."

"Vi ringrazio.. Ma credo che una bella dormita sia tutto quello di cui ho davvero bisogno." Annuisco.

"Ok. Sai dove sono le nostre stanze." Annuisce Gwen. "O vuoi che stiamo qui con te? Io ho davvero tanta voglia di fare un pigiama party." Ridacchia sfregando le mani.

"Credo che sia meglio lasciarti un po' sola invece. Così nessuno ti disturberà mentre dormi." Ribatte Ginger. "Tu puoi dormire con me se davvero sei così in vena." Sbuffa facendo un cenno sprezzante-divertito a Gwen.

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