Capitolo 8: Katie

62 3 1
                                    

Bip, bip.
Spalanco gli occhi e realizzo che quel suono è reale: la sveglia mi ricorda che devo alzarmi e prepararmi in fretta, perché tra un'ora esatta ho appuntamento a casa della mia migliore amica Katie.
'Okay,' penso, dopo un primo momento di svogliatezza 'tanto vale provare a distrarsi fino a quando non arriverà la lettera'. Mi alzo dal letto e vado in cucina, dove trovo un post-it in cui mia mamma mi informa che è andata al lavoro molto presto e che i miei biscotti preferiti sono finiti.
È incredibile il modo in cui tenta di dirmi le cose più fastidiose in modo indiretto, per evitare di vedere e sentire la mia reazione. Nella mia famiglia, purtroppo, i miei genitori cercano sempre di fingere che i problemi non esistano, invece di affrontarli insieme a me e a mia sorella.
Decido di prepararmi un toast alla marmellata ed un tazza di tè; dopo aver mangiato tutto, vado in camera mia, prendo dei vestiti a caso dall'armadio e vado a farmi la doccia.
Alle nove e un quarto, in ritardo come al solito, mi avvio verso la casa di Katie, che si trova ad un centinaio di miglia dalla mia.
Arrivata lì, suono il campanello e subito un ragazza bionda ed euforica spalanca la porta e mi abbraccia. Mi mancherà quando partirò...se questo succederà.
Quando entriamo in casa, troviamo il padre di Katie che guarda un documentario in salotto.
"Buongiorno!" esclama. Io ricambio, per poi correre di sopra insieme alla mia amica.
'È ancora in pigiama' penso e sorrido, vedendo i pantaloncini rosso bordeaux che di solito indossa quando viene a dormire a casa mia.
"Ehi. Ti devo raccontare una cosa" le dico quando entriamo in camera sua e ci sediamo sul letto.
La stanza di Katie è larga ed accogliente, perché ci sono cuscini e soffici coperte perfino sul pavimento. Sulle pareti ci sono foto di noi due, della sua famiglia e dei suoi cantanti preferiti.
Katie annuisce solennemente, pronta ad ascoltare la mia rivelazione, ma, dato che questo gesto mi mette in confusione, decido di non dirle la verità.
"Io...io mi sono fidanzata." invento. Vedendo il suo sguardo allibito, aggiungo: "Quando sono andata in Francia, ho conosciuto un ragazzo inglese di cui mi sono innamorata e...e ci siamo scritti per un po'...e...sì...insomma, ora stiamo insieme"
Forse avrei potuto improvvisare meglio, dato che Katie comincia ad urlare che avrei dovuto metterla al corrente di quest'amicizia misteriosa, che si fidava della sua migliore amica e che sperava fossi stata sempre sincera con lei. Alla fine, però, ammette di essere anche entusiasta per me.
Fuori il cielo è limpido e la temperatura è mite, perciò, dopo aver pranzato con i suoi genitori, io e Katie andiamo al parco cittadino.
Ci compriamo due gustosi gelati, che mangiamo mentre passeggiamo e chiacchieriamo.
Katie pretende che io le racconti come ho conosciuto "Alexander", che le descriva il suo aspetto, il suo carattere ed i suoi gusti e che io le dica nei minimi dettagli cosa ci siamo scritti per messaggio.
Di conseguenza, io trascorro l'intera giornata a mentirle: mi dispiace, ma non sono ancora pronta per parlarle della lettera.

Una Lettera Per HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora