Capitolo 95- lago Saylla

1.1K 88 5
                                    

Angolo autrice:
So di aver fatto un ritardo enorme ma spero di farmi perdonare con questo capitolo ;)

Cavalcavo silenziosa, seguendo la guardiana delle ninfe tra alberi fitti e radure un poco più spoglie. Osservavo attenta il volo dell'upupa che accompagnava sempre in modo diligente Hope, ma che ora, proprio sotto consiglio della Kitsune, volava leggiadra tra la vegetazione di quel bosco.

Hope mi aveva raggiunta poco prima che potessi partire con la ninfa, suscitando non poco scandalo tra le ninfe, avendo infatti invaso il loro piccolo villaggio. Mi disse che l'upupa sarebbe rimasto il nostro unico mezzo di comunicazione una volta entrata nel territorio delle sirene. All'interno del famigerato lago Saylla infatti ogni tipo di magia funzionava secondo un ordine diverso, ogni cosa cambiava e che, addirittura, dovevo tenere nascosta Davida, l'upupa che ormai per Hope aveva quasi preso il ruolo di una sorella.

Mi aveva inoltre riportato, con mio enorme stupore, una piccola borsa a tracolla, dall'aria usata e antica. Era interamente in stoffa e conteneva poche utili cose, tra cui il diario di mia madre.

La voce di Grace, interrotta solo dal rumore degli zoccoli sul terreno che iniziavano a rallentare, mi distolse dai miei pensieri.-Non manca molto ormai.- disse senza voltarsi, intuendo che certamente io l'avevo sentita.

L'odore pungente della foresta governava su tutti gli altri, mentre il terreno ricoperto da foglie dai colori autunnali era smosso in alcuni punti dal passaggio di qualche animale. Gli alberi erano spogli, con i rami protesi verso il cielo oscurato solo dalle nuvole scure che si avvicinavano minacciose. Anche la luce vispa del sole in quel luogo era nascosta dalle nubi, lasciando a noi solo una densa ombra scura.

Davida planò rapida verso di me e si infilò nella borsa beige alla quale la cavalcata frettolosa, aveva aperto un piccolo spiraglio.

Avevamo superato le incombenti mura di Lycamoon qualche ora prima, mentre le uniche parole che Grace mi aveva rivolto erano solo per avvisarmi che il viaggio non sarebbe durato molto.

Mi accorsi che eravamo arrivati non perché vidi il lago, anzi quello lo notai quasi all'ultimo, ma perche il ciondolo di zaffiro che portavo iniziò ad illuminarsi di un tenue bagliore blu.

Il lago all'inizio era nascosto da un particolare tipo di magia, chi non poteva vederlo non lo avrebbe mai visto, mi apparve solo quando ormai gli alberi, che mano a mano già avevano iniziato a diminuire, non sparirono completamente, facendo sparire anche l'illusione che nascondeva quello spettacolo.

Il lago era enorme, poteva essere scambiato per un mare poiché non si vedeva neanche la fine di quella grande costa, formata da una finissima sabbia chiara, quasi bianca. Ma non fù quello ad attirare la mia completa attenzione, al contrario, all'orizzonte, si ergeva un imponente castello che sembrava formato interamente di ghiaccio. Lo stesso ghiaccio che ricopriva l'acqua del famoso lago Saylla.

-Io non posso proseguire oltre.- disse Grace fermando il suo cavallo ed indicandomi la vasta distesa ghiacciata.

-prendi quella barca e vai, il ghiaccio ti lascerà passare. Però mi raccomando- disse interrompendosi e incontrando il mio sguardo con i suoi occhi severi e preoccupati contemporaneamente. - devi stare attenta, solo tu puoi entrare e nessun'altro, il lago è protetto non solo dalla magia, ma da qualcosa di più pericoloso e particolare.- disse in modo grave. Annuii notando con la coda dell'occhio la piccola barca in legno che rimaneva incastrata nel ghiaccio, a qualche passo dalla costa.

Scesi dal cavallo, lasciando le redini in mano alla ninfa, che appena mi voltai scomparve tra i boschi.

Avevo il cuore in gola, una finissima nebbia si stava avvicinando, mentre neanche il più flebile alito di vento osava smuovere le poche foglie che ancora resistevano sugli alberi alle mie spalle.

The Winged WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora