Capitolo 19- Traditore

3.2K 216 14
                                    


Di colpo la porta si spalancò:
- Sono andata a cercare Walter ma aveva da fare e ha detto che viene tra die-
Si bloccò di colpo quando notò la scena che aveva dinanzi.
Io e Nicolas ci staccammo con uno schiocco sonoro e ci fissammo per interminabili secondi, poi ci girammo lentamente e guardammo Diana, sorridendo per l'imbarazzo.
Sapevo di essere arrossita. Ne avevo la certezza, sentivo le guance in fiamme.

- Ok... Ho capito vi lascio soli..- disse Diana chiudendo la porta.
Mi lasciai sfuggire una risatina isterica.
- Scusa... Io..-
- Shh-
Disse posandomi lentamente un indice sulla bocca.
- Perché lo hai fatto?-
- Io... Non lo so...- deglutii, iniziando a vergognarmi. Ma come mi era saltato in mente di baciarlo!?
Lui continuò a fissarmi incuriosito.
- Baci bene.- disse dopo un pò.
- Grazie. Anche tu.- risposi io.
Era in quei momenti che volevo sotterrare la testa a terra come uno struzzo.
Iniziai a tormentarmi le mani, scrocchiando ogni dito più e più volte.
- Se continui così ti romperai le dita.- disse lui finalmente sorridendo, e alleggerendo la tensione che tra noi si era creata, talmente fitta da poter essere tagliata con un paio di forbici.
Minuti di silenzio imbarazzante piombarono su di noi.
- Mi ami?- chiese, alzandomi il mento con la mano, cosicché io potessi guardarlo negli occhi.
- Tu ami me?-
- Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- sorrise, un sorriso magnifico, che gli illuminò tutto il volto.
- Si. Ti amo.-
- Anche io.- disse poco prima di baciarmi. Quella volta fui io che rimasi rigida, per poi lasciarmi andare.

Il cuore mi batteva ancora forte quando uscimmo dalla mia stanza, mano nella mano.

Quando scendemmo al piano di sotto trovammo Diana e Walter intenti a chiacchierare del più e del meno, seduti sul divano rosso dinanzi alla porta.

Appena ci sentirono si voltarono e ci osservarono, rimanendo un attimo di troppo fissi sulle nostre mani intrecciate.
Poi Walter ruppe il silenzio.
- Vedo che la signorina sta bene... Ramon invece?-
- Questa mattina aveva un po di nausea, ora é fuori a caccia, dovrebbe tornare a momenti.- disse Nick controllando l'orologio della cucina.
- Ramon si é svegliato?- chiesi stupita
- Si, ieri sera.- mi rispose Diana sorridendo.
- Fidati é stato complicato fare in modo che non si sbranassero tra di loro.- continuò Walter sghignazzando.
- Pensavo fosse stato lui ad attaccati all'inizio, e poi naturalmente appena si é svegliato ha tentato di assalirmi.-
- Ma.. La maledizione?-
-Quando sei stata attaccata- Nick strise di colpo la sua mano alla mia-ho mandato lì il mio beta e gli ho fatto recuperare il corpo, che poi abbiamo bruciato, Ramon é salvo anche grazie a te.-
Disse sorridendomi raggiante.
Dei passi arrivarono dal pianerottolo poco prima che la porta si aprisse e che entrasse una figura totalmente vestita di nero: giacca di pelle, jeans neri, occhiali da sole e un paio di stivali neri lucidi.
- Ottimo quindi adesso posso smetterla di sentirmi in colpa per quella dannata freccia?-
Chiese Ramon.
- Si...- disse Nick alzando gli occhi al cielo.
- Piacere.- disse rivolto a me. -Ramon-
Non capivo se fosse idiota o cosa, mi aveva terrorizzata, perseguitata e minacciata e ora si presentava come se non ricordasse nulla?
Mi tese la mano, ma io non la strinsi.
- So perfettamente chi sei.- dissi acida.
- mmm..-
- Vi conoscete?- chiese Nick.
- Pensavo le avessi salvato la vita e basta.- continuò.
- Fidati anche io la pensavo così.- rispose il fratello.
Sgranai gli occhi incredula.
- Mi hai perseguitata per giorni e ora fai finta di niente?- chiesi infuriata.
- Mi hai anche minacciata di morte!!!!-

- Sorry ma mi ricordo le ragazze che "perseguito"- mimò le virgolette con le mani.- e tu non sei tra queste.-
Rimasi a bocca aperta a fissarlo.
- Ramon sei un bastardo.- disse Diana.
- Aspettate tutti, c'è qualcosa che non quadra.- disse Walter.
- Ma dai!!!- gli rispose Nick.
- Questo stronzo di mio fratello voleva uccidere la mia ragazza!!!!-
All'ultima parola le mie guance si infiammarono, ma continuai a tenere lo sguardo duro.
- Ti ripeto che non ho fatto nulla!-
- No Nick fermo... Quando esattamente Ramon ti avrebbe perseguitata?- disse Walter fermando il pugno che Nick stava per dare al fratello.
- Nella settimana prima che venissi qui.-
A quel punto tutti si girarono verso di me.
- Ma é impossibile...- commentò Diana.
- Ramon in quel periodo era malato, non si alzava dal letto...-
- Vi dico che é vero! Ha pure ucciso Clary!-
- E ora passo pure per l'assassino?- disse sbuffando.
- Aspetta.. Dafne chi é Clary? E come fai a sapere che é stato lui? -
- Clary é.. era una mia amica, l'ha uccisa con lo stesso coltello con cui mi ha minacciata.-
- Non sono il tipo da coltelli, preferisco i denti sai.. Sono uno all'antica.- disse sorridendo indicandosi i canini appuntiti.
- Si!- dissi rivolta più a Ramon che a Nicolas. Raccontai tutto, il sogno, gli occhi neri, la scuola in fiamme e la morte di Clary, enfatizzando molto la parte della minaccia di Ramon.
- E da quel giorno non hai mai smesso di perseguitarmi.- conclusi in fine.
Del silenzio si propagò rapido tra noi, persi ognuno nei propri pensieri.
- Ho capito io cosa é successo.-
Disse Nick di colpo.
- Eri sotto incantesimo di una strega.-
- E che ne sai?- disse Diana la quale cercava ogni scusa ler liberarsi di Ramon, o almeno farlo cadere dalla parte del torto.
-Io ti proteggo da tanto con incantesimi Dafne. Il tuo subconscio ha creato un "me" che ti ha salvato da questa stregoneria. Sapevo che i cacciatori ti avevano attaccato ma non avevo idea che l'avessero fatto tramite un sogno e per di più con l'immagine di Ramon...- disse pensoso.
- Mi proteggi? Da quanto? Perché?-
- Ti spiego dopo.- abbozzò leggermente imbarazzato
- Nick non ha senso.- lo interruppe Dafne.
-Per incantesimi di questa potenza serve che la strega sia una persona a stretto contatto con la vittima.-
- Può essere qualsiasi mio amico però.- intervenni.
- Un traditore che si é sempre nascosto nell'ombra.- disse Diana e io annuii severa.

The Winged WolfWhere stories live. Discover now