Capitolo 23- Kalila.

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Era ormai da ore che camminavamo sullo stretto sentiero che ci avrebbe portato alle mura della città. Da lì saremmo andati verso un branco vicino nostro alleato, l'unico branco che, come medico, aveva un elfo.

I miei piedi si rifiutavano di camminare oltre, ma la mia mente li obbligava a proseguire.
Nonostante fossi l'unica a risentire così tanto della stanchezza Walter tentava di capirmi:
- Tranquilla Dafne, alle mura ci sono delle stalle da cui potremo prendere alcuni cavalli.- continuava a ripetermi.
Il problema però per me era arrivarci a queste benedette mura.

Voltai il mio sguardo verso l'enorme corvo che volava tranquillo sopra di noi.
Le sue piume lucide riflettevano tutti i colori dell'arcobaleno.
Ogni tanto faceva qualche giravolta e gracchiava, indicandoci che mancava ancora un bel po...
Di colpo il grosso corvo iniziò a scendere in picchiata, pensai che si volesse ammazzare, frantumandosi il becco, ma in realtà a mezz'aria si trasformò in un Ramon armato di un enorme paio di ali nere, sembrava un angelo venuto dall'inferno. Era magnifico.

Atterrò con una grazia felina e ripiegò le ali dietro di se, per farle dopo poco rimpicciolire fino a sparire.

- Ho visto le mura, mancano non più di dieci minuti.-
Disse con calma affiancandosi a me.
- comunque realmente non sapevi che i vampiri si trasformano?-
Annuii silenziosa, ancora pensando a come era ritornato se stesso.
- La nostra vera forma non é questa.- indicò se stesso.- noi in realtà abbiamo le ali, ognuno un paio diverse a seconda della tua forza. Naturalmente le mie sono le più potenti.- continuò con un sorriso divertito.
- modesto.- dissi muovendo la testa in segno di negazione.

Dopo qualche minuto, esattamente come aveva predetto Ramon, arrivammo alle mura.
Erano altissime, simili alle mura romane, con mattoni grigi uno sopra l'altro, ed un enorme portone esattamente davanti a noi.
Ai lati della porta si ergevano due torrette, con in cima due persone che continuavano a fare avanti e indietro per controllare l'entrata.
- Ma loro tutti i giorni fanno questa camminata?-
Sussurrai a Ramon
- No.. Altrimenti morirebbero.
Uno é un vampiro e viene da Bloodire, la mia città, volando. L'altro é un licantropo di Lycamoon e fidati se ti dico che un lupo corre veloce, non ci metterà più di un quarto d'ora.-
- Ma come mai un vampiro e un licantropo?-
- Siamo più forti se Combattiamo insieme, anche alle porte di Bloodire ci sono coppie miste come questa.-
Annuii pensierosa.
- Chi é la?- chiese l'uomo della torre a destra.
- Fred sono io con un piccolo gruppo, apri e procuraci sei cavalli.-
Disse Nick, ormai tornato ragazzo.

Una piccola porticina alla base dell'enorme portone si aprì e tutti noi passammo.
Dall'altro lato si vedevano enormi montagne ricoperte di neve solo in cima e circondate da grandi foreste.

Sei cavalli già sellati ci aspettavano alla base di una grossa costruzione adiacente alle mura.
Erano i più bei cavalli che io avessi mai visto.
Grandi e possenti. Cinque erano calmi e tranquilli, mentre il sesto, una cavalla bianca continuava ad impennarsi cercando di togliersi il morso dalla bocca.

Mi avvicinai al cavallo bianco ignorando i richiami degli altri, e iniziai ad accarezzarlo delicatamente sulla criniera lucida. Immediatamente si calmò.
- Dove é Shadow?- chiese Ramon spazientito.
- Oh... Mi scusi non pensavo che quel cavallo potesse essere cavalcato.- rispose l'uomo sulla torre.
- Me lo vado a prendere da solo, spero non vi dispiaccia se lo rimpiazzo con quello che avevate intenzione di darmi.- continuò il vampiro, prendendo un enorme stallone marrone e riportandolo a quelle che dovevano essere le stalle.
- Dafne sei sicura che vuoi cavalcare lei?- chiese preoccupato Nick. Ma io non avevo dubbi. Grazie al cielo sapevo cavalcare, e anche molto bene, per cui non mi feci problemi a montare sulla cavalla bianca

- Si chiama Kalila.- disse Diana venendo verso di me in groppa ad una cavalla color marrone chiaro.
- Non pensavo qualcuno potesse cavalcarla, nessuno é arrivato mai al tuo punto.-
Stavo per rispondere quando un nitrito preoccupante fece voltare tutti.
Un gigantesco stallone nero si dirigeva verso di noi con passo veloce e sicuro.
Ma non era questa la cosa che ci spaventò. Il fatto preoccupante era che Ramon lo cavalcava tranquillamente, e il cavallo continuava a camminare a testa alta verso di noi.
- Per tua informazione Shadow é il padre di Kalila, il fatto é che Shadow si lascia cavalcare solo da Ramon e Kalila solo da te. Sono cavalli particolari, noi li chiamiamo cavalli dell'olimpo per via della loro forza e velocità. Si fanno cavalcare da una sola persona in tutta la vita, ed é raro che qualcuno riesca a farcela.-
Disse Diana squadrandomi dall'alto in basso.
- Bene andiamo- disse Nick sopra ad un cavallo marrone scuro, seguito da Matt in groppa ad un Palomino.
E dopo aver sistemato le borse sopra alla cavalla grigia di Walter partimmo in un galoppo sfrenato verso la montagna.

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