Cap 38

194 26 0
                                    

Rileggendo un po' il racconto mi sono accorta di numerosi errori e buchi nella trama, quindi vi informo che una volta terminato il libro mi occuperò di una revisione e vi anticipo che numerose scene saranno cambiate e altrettante saranno aggiunte.
Detto ciò, buona lettura.

***

" [...] Ora la vera domanda è ... Siete disposti a collaborare?"
Fissai profondamente la dottoressa Rancon ancora attonita dalle sue parole, ora tutto mi risultava più chiaro il compito primario di quella gente era soprattutto quello di mantenere l'umanità al sicuro e non mi era difficile credere che licantropi o cambiaforma pazzi avessero cercato di imporsi con la violenza, d'altronde anch'io durante la mia prima trasformazione avevo quasi provato la sensazione di essere invincibile, la sensazione che niente al mondo potesse sconfiggermi .
"Mi faccia capire, se collaboreremo potremmo essere liberi di tornare alle nostre vite?" fu Jason a esprimere la domanda che aleggiava nella mente di tutti
"Sì, è così" rispose la donna "Bene dove dobbiamo firmare?" chiese ironico Scott.
La dottoressa lo ignorò
"Immagino che siate affamati, seguitemi".

***

Mi trovavo in una spaziosa stanza,dal soffitto a volta e dalle pareti di un tenue verde acqua, adibita a mensa. Mi guardavo attorno impressionata ed anche un poco spaventata, quando sentì un braccio circondarmi i fianchi e tirarmi a se alzai lo sguardo e ringraziai Lucas silenziosamente utilizzando il suo corpo come sostegno
"Non sai quanta paura abbia avuto prima, quando non ti svegliavi, ero terrorizzata" sussurrai vicina al suo orecchio in modo che solo lui potesse sentire
"Anch'io ho avuto paura per te, preferirei rimanere chiuso in questo posto altri trent'anni piuttosto che perderti" sussurrò lui di rimando e non potei fare a meno di abbracciarlo, liberandomi con quel contatto di tutta l'angoscia e la paura che avevo provato senza di lui.
Spezzammo l'abbraccio continuando a camminare nell'enorme stanza, senza però lasciarci le mani, cominciai a studiare le persone che ci circondavano, all'apparenza tutte persone normali, ma sapevo fossero tutti cambiaforma, e non solo lupi ma anche specie che non avevo mai visto prima , ogni tavolo sembrava essere occupato da persone con le stesse abilità. Dopo essere stati scortati ad un tavolo notai ci fossero solo altre due persone, un ragazzo e una ragazza, licantropi a giudicare dall'odore , solo grazie all'olfatto ero stata in grado di capire che quei due fossero come noi .
Ci sedemmo al tavolo e per alcuni minuti ci fu un silenzio imbarazzante così decisi di rompere il ghiaccio "Ciao, il mio nome è Lisa, loro sono Lucas, Allison, Scott, Ky e Jason- dissi indicandoli uno per uno- e voi siete..." Lasciai la frase in sospeso nella speranza che fossero loro a continuarla
"Il mio nome è Mik e lei è mia sorella Astrid"
A rispondere fu il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi chiari quasi bianchi, di fianco a lui in una posa timida sedeva la sorella dai capelli ancora più chiari tanto da sembrare argentati con un ciuffo che andava quasi completamente a coprire i grandi occhi nocciola.
Concluse le presentazioni iniziò un dialogo tra tutti i presenti, e dopo un po' Ally chiese
"E voi come ci siete finiti qui?" Gli occhi del ragazzo si incupirono e strinse più saldamente al suo fianco la presa sulla sorella
"Il nostro vecchio branco è stato attaccato a sorpresa durante i festeggiamenti per il nuovo Alpha, gli uomini sono periti in battaglia, le donne sono state rapite e i bambini e gli anziani uccisi, io è mia sorella siamo riusciti a scappare, abbiamo vagato da allora alla ricerca di un altro branco, finché non siamo stati catturati dal dipartimento è portati qui, dopo averci fatto numerose domande e test ci hanno detto che potevamo restare qui o tornare a casa, ma ormai non abbiamo più una casa."
Wow, che storia triste, non avrei mai immaginato che alcune persone, seppur licantropi fossero ancora in in grado di commettere simili atrocità .
Quando nessuno parlò, ognuno in preda ai propri pensieri, Mik forzò un sorriso sulle sue labbra "Ma ora parlateci di voi ragazzi, cosa ci fate voi qui ?" E fu così che terminammo per raccontargli tutto ciò che ci era accaduto dalla lotta al porto fino al rapimento e al successivo risveglio nelle gabbie.
L'ora trascorse piacevolmente, Mik e Astrid si rivelarono ottimi ascoltatori ed anche una piacevole compagnia, secondo le informazioni forniteci dalla dottoressa Rancon prima di potercene andare, saremmo dovuti rimanere in quel posto alcuni giorni, se non settimane , per sottoporci a delle prove e ad alcuni test. Mi voltai a guardare il viso del mio compagno, ciò mi diede forza e pensai che dopotutto i giorni là dentro potevano passare in fretta.

Due animeWhere stories live. Discover now