Cap.33

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Mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto :(
Spero mi perdoniate con questo aggiornamento .
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Chiusi la telefonata e fissai per secondi , o forse minuti il cellulare che stringevo tra le mani .
Un'Ombra aveva rapito i miei genitori e avrei potuto riaverli solamente cedendole il libro, disperata chiamai Lucas in preda alle lacrime e tentai di spiegargli l'accaduto tra un singhiozzo e l'altro , compresa la situazione mi disse di aspettare e dopo una decina di minuti mi ritrovai tutto il branco sulla soglia di casa .

"Devo andare da sola, perché hai portato tutti? "
Chiesi mentre delle lacrime ribelli continuavano a fiondarsi giù dagli occhi nonostante mi fossi imposta di smettere di piangere ,
"Sai che non puoi andare da sola , quell'ombra vuole ucciderti e una volta che avrà il libro cosa ti garantisce che non ucciderà i tuoi genitori?"
Volevo ribattere ,ma Lucas aveva ragione che sicurezza avevo che quell'essere era solo e che dopo aver avuto il libro ci avrebbe lasciato in pace ?
Erano passati venti minuti dalla telefonata e decidemmo di elaborare un piano .

Poco prima della scadenza dell'ora mi recai con la mia auto dove stabilito e entrai in uno dei tanti magazzini dall'aria abbandonata .

Dopo aver esplorato tre magazzini vuoti , sentì delle voci chiamarmi e mi voltai , preferirei non averlo fatto poiché a nessuno fa piacere vedere i propri genitori legati e un mostro che gli punta un pugnale alla gola .
"Sono qui e ho il libro, ora lasciali andare "

dissi e gli lanciai il libro , l'essere lo prese ma non si allontanò dai miei genitori.
"Ssai mi piacerebbe , ma purtroppo ho molta fame e il sssangue fresco è incredibilmente buono"

Mia madre allora urlo seppure con un coltello puntato alla gola "Lisa scappa , quest'uomo è pazzo!"
A quell'affermazione l'ombra rispose con una sonora risata che mi diede i brividi
"Uomo ? Sscommetto che non hai detto niente hai tuoi genitori di quello che sssei , vero ? Questo rende le cose ancora più divertenttti."

In quel momento alle sue spalle comparvero altre cinque ombre che spalleggiarono la prima ,
e un assordate sibilio riempì la stanza
"Sai non sei l'unico che non è venuto da solo , anch'io ho portato degli amici . "
In quel momento il mio branco entro dalla grande porta , i miei genitori continuavano a implorarmi di scappare e di proteggermi , ma non avevo paura di quelle viscide creature. Nello stesso istante ombre e lupi iniziarono a lottare noi ovviamente eravamo in forma umana perché i miei genitori non sapevano nulla sui lupi mannari .

Armi assortite di ferro e d'argento sferzavano l'aria ,mentre schivavo pugni e coltellate che l'ombra che avevo difronte a me sferrava senza sosta .
Il combattimento stava andando bene , ma iniziò a degenerare quando l'impossibilità di trasformarci cominciò a stancarci e non dovemmo più lottare solo contro le ombre ma anche contro il nostro istinto animale che sentendosi minacciato cercava di prendere il sopravvento . Quando capimmo che non saremmo mai riusciti a vincere la lotta da umani iniziammo a trasformarci e in poco tempo fummo tutti lupi ,i miei genitori gridarono per lo stupore e cercarono di slegarsi ma inutilmente .
Con rinnovata forza lupesca riuscimmo a cambiare l'esito della battaglia e quando le ombre furono tutte a terra tornammo umani , con i vestiti addosso per fortuna .
"Mamma , papà state bene?"
I miei genitori non risposero ma non erano feriti , erano terrorizzati ,
"Cosa è successo ? Quelli chi erano ?
COSA SEI TU? CHE NE È DI MIA FIGLIA ?! "

Mia madre cominciò a gridare e mi toccò aspettare che si tranquillizzasse prima di poter parlare "Lo so che quello che avete visto è strano , ma sono sempre io Lisa ,e posso spiegarvi tutto , l'importante adesso è che siamo insieme e questo nessuno potrà mai cambiarlo . " Dissi con le lacrime agli occhi mentre abbracciavo i miei genitori , purtroppo come a voler smentire quello che avevo appena affermato , uno sparo risuono nell'aria e quando abbassai lo sguardo sulla mia maglietta vidi una macchia rossa che si espandeva sempre di più .
'Un proiettile , un proiettile d'argento ' fu tutto quello che riuscì a pensare mentre sprofondavo nell'oblio con le urla attutite delle persone che mi circondavano in sottofondo .

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