Cap 36

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Il mio primo senso a risvegliarsi fu l'udito, delle voci parlottavano tra di loro sussurrando parole incomprensibili alle mie orecchie , avevo le palpebre pesanti e mi costò alcuni minuti riuscire ad aprirle. La prima cosa che notai fu un soffitto , non era un soffitto normale erano sbarre , immediatamente scattai a sedere ricordandomi di ciò che era accaduto a casa mia, la voce spaventata di mia madre , gli agenti in nero, lo strozzalupo e poi il buio totale. Mi guardai intorno attentamente , davanti a me solo una stanza dalle pareti bianche e dal soffitto altissimo , a circa cinque o sei metri dal pavimento una piccola finestra riempiva la stanza di una luce bianca innaturale e l'unico altro oggetto presente era uno spoglio lettino di freddo metallo grigio. Ma ai miei lati erano posizionate altre gabbie identiche alla mia e in quelle ai miei fianchi riconobbi due figure familiari.
" Lucas , Ky!" Al sentire chiamare il suo nome Ky si voltò immediatamente verso di me " Cosa succede Ky?! Perché Lucas non si sveglia? Dove siamo?" Anche se cercai di mantenere un tono basso, la preoccupazione e la disperazione trasparirono chiaramente dalla mia voce.
"Rifletti, tu sai dove siamo" disse lui con un sorriso amaro a sfiorargli le labbra ,
fu in quel momento che realizzai "No , no!No! Non ci credo! Siamo stati catturati e chiusi nel dipartimento per le creature sovrannaturali? No! Mi rifiuto di pensarci!
Lucas! Lucas svegliati amore mio ci sarà pure un modo per andarsene via da qui!" Gridai in preda al panico "È inutile che lo chiami, si sveglierà solamente quando il suo corpo avrà rimosso tutto l'aconito presente nel suo organismo."
Nella gabbia oltre quella di Lucas intravidi il corpo accasciato a terra di Jason ma non riuscì a vedere oltre, la gabbia di Ky invece era affiancata ad una parete ed anche dietro di noi c'era un solido muro bianco. Allungai una mano intenta a tastare le sbarre " Non lo farei se fossi in te" fu tutto ciò che disse ,quindi ritirai la mano e lentamente poggiai la punta dell'indice su una sbarra ma lo ritrassi subito dato che una sensazione di bruciore si espanse per tutto il dito " Non ci credo" sussurrai "Hanno rivestito le sbarre di strozzalupo" Dissi con un tono ancora più sconfortato di prima Ky annuì,
"Credi...credi che ci uccideranno?" Chiesi in un sussurrò incomprensibile all'orecchio umano
"Credo che se ci avessero voluto morti l'avrebbero già fatto" a quelle parole tirai un sospiro di sollievo, che venne subito rimpiazzato da un angoscia paralizzante nel sentire le parole che disse dopo " Non dovresti essere sollevata, io preferirei la morte all'essere utilizzato come una rana da laboratorio".
L'angoscia venne smorzata di poco quando vidi Lucas che si risvegliava, aveva un'espressione confusa ma sembrò ricordare tutto in pochi attimi e la rabbia prese il posto della confusione,
"Non ci credo, ci hanno chiuso in gabbia come se fossimo dei fottutissimi cani!" A quel punto mi spaventai, non avevo mai sentito queste parole da Lucas e capì che eravamo in guai seri. "Lisa!" Gridò prima di voltarsi e quando mi vide il suo viso si rilassò un po'
"Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa di male?" Iniziò a chiedere mentre lentamente si avvicinava alle sbarre
"Si, sto bene ma non toccare le sbarre sono ricoperte di strozzalupo" lo avvertì giusto in tempo, prima che potesse replicare o chiedere qualcos'altro una persona entrò nella stanza. L'uomo indossava un camice bianco da laboratorio, aveva corti capelli bianchi , occhi piccoli e neri e lunghi baffi arricciati all'estremità , tutto questo gli conferiva un aria da scienziato pazzo. Alle sue spalle stanziavano immobili come statue di cera due soldati con un uniforme nera e un fucile in spalla.
"Vedo che vi siete svegliati quasi tutti" disse con uno strano accento...tedesco?
"Ora come ben saprete, voi siete stati presi in custodia dallo stato in quanto creature sovrannaturali e nel momento in cui siete diventati ciò che siete avete perso ogni diritto civile e siete entrati in possesso del governo " la sua voce e le sue parole mi misero i brividi,
"Ma è ingiusto! Non potete farci questo! Siamo pur sempre delle persone, non potete trattarci come animali e chiuderci in gabbia!" Lucas fece l'errore di toccare le sbarre e subito dopo emise un grido di dolore fissandosi i palmi ustionati. "Beh caro signorino accurati esami al vostro DNA dimostrano che voi siete in parte bestie "
"Noi saremo anche capaci di trasformarci in animali, ma qui le uniche bestie siete voi!" Continuò ancora più infuriato. Lo scienziato fece un cenno di dissenso col capo
" Non c'è bisogno di alterarsi così tanto, vedrete che vi troverete bene qui"un ghigno malvagio gli si espanse per il volto
"Ma dovete imparare che certi atteggiamenti non sono tollerati " e così dicendo premette un pulsante e dalle sbarre della gabbia di Lucas si disperse una nuvola di vapore che prese a bruciare quando entrò a contatto con la sua pelle.
Mi sentì male anch'io quando Lucas urlò di dolore e vidi che lo scienziato si allontanava insieme alle guardie prima che la stanza calasse nuovamente nel silenzio.

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Vi sono mancata?
Beh non vi biasimo se ora vorreste uccidermi, ma sappiate che vi voglio tanto bene ^=^.
Ho notato che le visualizzazioni sono calate, beh immagino che sia colpa mia perché non aggiorno regolarmente, e lo accetto spero solo che non sia perché la storia è brutta o perché non vi piace, in questo caso vi prego di dirmelo così posso provare a migliorarmi.
Una piccola curiosità , non dovete rispondere per forza ma voi quanti anni avete, oppure dove vivete?
Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sui miei lettori .

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