Capitolo 40

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Mi appoggiai sul bancone da cucina e mi torturai le dita per l'attesa.
"Di cosa mamma?"
Prese un coltello e cominciò a tagliare i pomodori, era simile ai serial killer pronti ad uccidere dei film.
"Prendimi un piatto"
Obbedii e glielo porsi accanto ad una  distanza di sicurezza,incuteva paura.
"Mamma?"
Sembrava che non mi ascoltasse,porse i pomodori nel piatto e lavò il coltello e il tagliere.
Poi di scatto si girò e con il coltello in aria mi disse:
"Senti Serena a me non va per niente bene che tu mi avvisi all'ultimo minuto per dormire a casa di qualcuno"
Si avvicinò leggermente e mentre maneggiava l'arma continuò:
"Capisco che hai 18 anni ma non ti permetto di fare cose del genere!
D'ora in poi o mi avvisi prima o te ne torni a casa!"
Sospirai e automaticamente risi per la gioia,non conosceva il mio segreto.
"Ah ti fa ridere?Io piangerei fossi in te!"
Disse sbattendo una mano sul bancone.
"No mamma scusa non volevo ridere...scusa"
Dissi trattenendomi dalle risate
"Fila in camera tua, ora!"
"Agli ordini"
Le risposi scherzosamente e mi diressi in camera dove feci salti di gioia.

Ok Serena ristabilisciti,primo problema risolto ora manca il secondo,Angelica!

Mandai un messaggio ad Angy
"Grazie per avermi coperto"
"Di nulla ma tu mi devi dire qualcosa,ci prendiamo un caffè oggi pomeriggio?"
"Alle 18:00?"
"Perfetto, a dopo"

Dopo pensai alla giustifica che avrei dovuto fare e contattai Riccardo:
"Come faccio con la giustifica?Non posso dirlo a mia madre"
"Te la faccio io domani a scuola tanto vengo alla prima ora in classe vostra"
"Ok grazie"
"Stai meglio?"
Mi rattristai,non volevo pensarci,avrei voluto denunciare quelle persone ma poi i miei genitori mi avrebbero chiesto perché fossi in quel bar,quindi lasciai perdere.
"Non tanto bene"
"Vorrei essere lì con te,ci possiamo incontrare oggi?"
"Non credo, devo stare con Angy e dopo devo studiare"
"Uff non hai neanche un minuto?"
"No tesoro, mi dispiace.
Ora devo andare a mangiare ci sentiamo dopo, ciau"
"Buon pranzo tesoro"

Spensi il telefono e scesi per preparare la tavola con mio fratello che nel frattempo era tornato da scuola con una faccia che non prometteva nulla di buono.
"Ehi Luigi che è successo?"
"Niente"
Rispose secco
"Lo sai che puoi dirmi tutto"
Cercai di essere il più dolce possibile anche se il suo comportamento mi infastidii
"Non c'è niente da dire"
Sbottò
"Ah scusami tanto se volevo aiutarti"
Dissi incazzandomi, qualcuno forse lo aveva infastidito e non ne voleva parlare ma mi dava altamente fastidio avere risposte del genere.
Consumammo il pranzo anche con mio padre che in quel giorno era uscito prima dal lavoro.
Lo vidi discutere con mia madre riguardo me ma lei lo assicurò di avermi già parlato.
Ecco, questi sono i momenti in cui adoro mia madre!
Studiai e alle 18:00 le riferii che sarei dovuta andare al bar con Angelica.
"Che ti ho detto prima?!"
"Ma mamma non devo dormire,devo solo andare al bar,c'è molta differenza!"
"Ma io dico,ieri avete avuto così tanto tempo per parlare!"
"Posso andare?"
"Vai ma torna presto,già tuo padre non è d'accordo"
"Va bene,grazie mamma a dopo"
Aprii la porta del bar e trovai seduta ad una poltroncina rossa Angelica intenta a leggere un giornale.
"Ehi Angy!"
"Sery!"
Ci salutammo e dopo aver ordinato due cappuccini,cominciammo a parlare o meglio lei cominciò a parlare.
"Allora cosa è successo ieri?Perché ti dovevo coprire?Hai fatto qualcosa?
Sei andata ad una festa?!"
"Ehi ehi calmati,non posso rispondere a così tante domande il mio cervello è limitato"
Rise
"Ti sei appena offesa da sola lo sai?"
"Certo per questo non posso dirti il perché della copertura"
"No no tu me la dici"
"Ma il mio cervel"
"Sputa il rospo Sery!"
Disse alzando le sopracciglia
Sbuffai
"Eh va bene, allora"
Avevo già progettato il mio piano.
"Hai presente quel ragazzo con i capelli biondi,Stefano?"
"Hai fat"
"No!"
Spalancai la bocca e gli occhi in contemporanea e risi.
"Mi ha portato ad una festa ed è finita tardi quindi dovevo chiedere aiuto a qualcuno"
"Sei sicura che non ci hai fatto nulla?"
Disse maliziosamente
"Sii"
"Sicura sicura?"
"Sii"
"Eh va bene, quindi ti stai conoscendo con Stefano.
A lui piaci?"
"Credo di si.
Comunque tu con Ferdinando?Come va?"
"Bene bene, lui è gentile,premuroso,intelligente.
È perfetto per me"
"Beh in effetti"
Dissi squadrandola
"Ehiii cosa hai da dire?!"
Disse dandomi uno spintone
"Niente niente"
Ridemmo entrambe e dopo aver chiacchierato della giornata scolastica e dei compiti assegnatici ci dividemmo.
Entrai in casa e sentii mio padre e mia madre che litigavano in cucina.
Aprii leggermente la porta per osservare la scena e ascoltai:
"Non possiamo più andare avanti così,dovremmo ridurre qualcosa o trovare una casa più piccola"
"Ma come faremo?!Abbiamo due figli, te ne sei dimenticato?!"
Urlò mia madre esasperata
"Io sto facendo il possibile,ma l'azienda non sta andando bene in questo periodo,ho un secondo lavoro ma non basta"
"Troverò anche io un'altro lavoro allora"
"Non basterà,dobbiamo cercare di sprecare di meno"
Chiusi la porta stupita,non pensavo che la situazione fosse così tragica.
Pensai a Luigi,ancora piccolo,non meritava di vivere una vita di sacrifici.
Salii in camera e su internet cercai dei lavori in zona, osservai anche il giornale e cerchiai alcuni luoghi.
L'indomani sarei stata pronta a candidarmi per qualsiasi fonte di guadagno.

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