Capitolo 37

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Ho camminato per circa mezz'ora finchè non sono arrivata ad un laghetto. È semplicemente magnifico.
L'acqua cristallina ti invoglia a fare il bagno dentro esso, contornato da una spiaggia di pochi metri seguita da un fitto bosco. Nessuno verrà mia a cercarmi qui.
Mi accovacciò sulla sabbia a pochi centimetri dal lato e inizio a tiarci dentro piccoli sassi bianchi.
Ogni tanto metto un sasso a confronto con i miei capelli e ridacchio. Mi è sempre piaciuto stare qui.
Mi ricordo ancora l'ultima volta che ci venimmo.
Eravamo riusciti a venire per miracolo e io ero a fare il bagno nel lago tutta contenta. Schizzato i miei genitori che ridevano o facevano i finti offesi. Restammo li fino a sera quando mi addormentai fra le braccia di mia madre.
Mamma... Mi porto le braccia al petto; sono sul punto di piangere quando finisco nel lago.
Ma what?!
Mi ritrovò seduta nell'acqua con Azusa che mi tiene per la vita seduto dietro di me.
- trovata - mi sussurra all'orecchio per pi leccarmene il lobo
- Azusa che fai? - chiedo alzando un braccio
Lui, provocando mi un dolore impercettibile, buca con un canino il lobo e inizia a succhiare il sangue. È strabiliante come questa sensazione mi risulti nuova.
È come se, per paura che me ma vada ancora, lui sia delicato.
Ma il suo pasto viene interrotto da un mio starnuto.
Lui si stacca e mi aiuta ad alzarmi.
- forza ora torniamo a casa
- per stare rinchiusa in camera? No grazie! - dico per poi mettermi a corre come una psicopatica

Pov Azusa
La guardò allontanarsi. È buffa mentre corre. Anche se sta male è un razzo. Be ci mancherebbe dopo aver fatto arrabbiare tutte quelle volte Ruki e Yuma si sarà allenata.
Rido impercettibilmente.
Non cerco di riprenderla tanto ci sono altri che la stanno cercando.

La bambola dell'amoreWhere stories live. Discover now