-Mony! Cos'è successo oggi a Trasfigurazione? Perché eri distratta?
Ron l'abbracciò prima ancora che potesse rispondere alla domanda di Harry. Il suo profumo le riempì le narici: era un odore caldo e familiare, che le trasmetteva sempre calma e pace. Avrebbe riconosciuto il suo tocco tra mille, il modo in cui la baciava lentamente e castamente.
Tra le braccia del rosso si sentiva a casa.

-Nulla di cui preoccuparsi, mi ero girata per sentire di cosa parla are tu ed Harry.

-Ah, quello- il ragazzo arrossì.

L'amico lo guardò ridacchiando.
-Stai tranquilla, Hermione. Ci stavamo solo raccontato delle barzellette.

La ragazza scoppiò a ridere: -Avrei voluto vedere cosa sarebbe successo se la professoressa avesse beccato voi.

I due si scambiarono uno sguardo complice e sollevato allo stesso tempo.
-Andiamo a mangiare?

Dopo il pranzo, si ritrovarono a studiare Trasfigurazione e a prepararsi su Babbanologia. Il programma, pur essendo agli inizi, era già abbastanza complicato.
-Hermione, cosa vuol dire che "la Trasfigurazione emotiva si basa su ciò che si prova a livello inconscio, ovvero non obbligatoriamente sui sentimenti"?

-In parole povere, questo tipo di metamorfosi si basa sui pensieri più nascosti, di cui uno non si rende conto, e non sempre è quello di cui siamo consapevoli. Per esempio, una persona può essere felice e sentirsi allegra quando, in realtà, è triste. Quindi, se si trasformasse assecondando le proprie emozioni, non manifesterebbe gioia, ma malinconia.

Harry si grattò la testa, poi disse che avrebbe rimandato lo studio ad un altro giorno e se ne andò con Ron ad allenarsi per il Quidditch.
La ragazza sospirò e si prese la testa fra le mani, sentendosi triste e abbattuta senza motivo apparente. Aveva bisogno di non pensare, spegnere la testa, quindi decise che si sarebbe immersa nello studio a più non posso.

E fu quello che fece, per tutte le tre settimane seguenti. Sveglia, lezione, studio. Soprattutto nelle nuove materie, come Purificazione, nelle quali non era molto allenata. E, tra una cosa e l'altra, si teneva aggiornata con i pettegolezzi.
Neville e Luna avevano festeggiato sei mesi insieme con una strana cerimonia che lei aveva insistito per fare.
"Qualcosa con le margherite ed il miele" aveva spiegato Calì Patil, che aveva assistito.
Poi Dean aveva fatto coming out: era omosessuale. La notizia aveva lasciato Lavanda senza fiato (Hermione sperava che svenisse, ma si era limitata a cadere sul divano di velluto rosso nella sala comune con fare drammatico), e Seamus aveva improvvisamente smesso di parlare.

E Draco aveva lasciato Pansy. Non sapeva perché aveva fatto così tanta attenzione agli eventi, forse perché la voce della Parkinson che si lamentava era troppo buffa, errori grammaticali inclusi.
"Era sul suo letto a baldracchino, e io mi ci sono avvicinata perché ovviamente, dopo un anno che stiamo insieme avevo voglia di sentirlo mio, non so se mi spiego. Sì, perché non l'abbiamo ancora fatto! Non s'è mai nemmeno fatto toccare, cioè, secondo me è gay. Comunque, stavo dicendo... Ah, gli so' andata vicino e gli ho fatto "Draco, ho freddo, mi scaldi a me?" E stavo per spogliarmi, quando lui ha detto "No, sei 'na troia, io te lascio", cioè, è proprio gay, g-a-y!"

Per quanto Hermione dubitasse che Draco fosse gay (e ancor più che non avesse mai fatto sesso con Pansy, probabilmente quella parte se l'era inventata), non aveva fatto a meno di pensare a lui in modo un po' diverso. Perché aveva lasciato Pansy? Probabilmente non era così scemo come sembrava.

Alla fine delle tre settimane, comunque, la ragazza non notava nessun miglioramento. Era lo stesso giù di morale come un all'inizio, quindi quella domenica si prese giorno libero. Non fece altro che ridere e scherzare con i suoi due amici di sempre, anche ricordando quello che avevano passato insieme. E quando fu sera, non riusciva a ricordarsi l'ultima volta che avesse parlato così tanto. Mentre si dirigeva nella stanza da letto, accompagnata da Ron, incrociò Malfoy nei corridoi, ma non ci fece caso.
Il ragazzo, come entrarono nella sala comune dei Grifondoro, iniziò a baciarla, prima cautamente, poi in modo più sensuale. I loro corpi erano vicinissimi, ma Hermione non sentiva niente. A livello emotivo, le sembrava quasi di essere in compagnia non del suo ragazzo, ma di un fratello maggiore. Non ebbe il coraggio, però, di dirglielo. Era solo stanchezza, si disse.
-Buonanotte, Mony- le sussurrò il rosso nell'orecchio, le labbra a sfiorarle il lobo.

Non appena arrivò, si buttò sul letto. Ginny le si avvicinò esclamando: -Hermione Granger! Devo dirti una cosa importante!

-Quanto importante?
-Tantissimo!- strillò la rossa.
-Cos'è successo?- chiese lei, incuriosita dal tono dell'amica.
-Beh, ecco...- le guance di Ginny erano in tinta con i suoi capelli. -Io ed Harry... Beh... Abbiamo fatto l'amore.
-Cosacosacosa?!- Hermione sgranò gli occhi.
-Martedì. È stato bellissimo- disse sognante. -Avrei voluto dirtelo, ma eri troppo presa nello studio. Io lo amo, non sai quanto mi sento felice ora che finalmente mi sono donata a lui.
-Complimenti Ginny!
La rossa si mordicchiò il labbro.
-Sai, anche Ron... insomma... vorrebbe unirsi a te.

Qualcosa all'interno della ragazza si ruppe. La consapevolezza che non era pronta all'amore, che non era pronta a lui, la schiacciò.
-Uh, vedi... Non so... Non è un po' presto?
-Hai diciotto anni Hermione. Vi amate da quando ne avete undici, e non negare. Parlava sempre di te, a casa.
-Okay.

Ma no, non era "okay". Mentre la ragazza chiudeva gli occhi, i pensieri che aveva respinto per tre settimane ritornarono a galla.

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Entro i prossimi due capitoli inizia la parte Dramione vera e propria!!
Grazie tantissimo per i voti e le visualizzazioni ❤❤❤
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A Broken Soul ||Dramione|| [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora