Chapter 27. Reason and feeling

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Vanessa White, una ragazza forte fin dal primo sguardo, una ragazza ambiziosa che sapeva quali traguardi raggiungere, una ragazza che non si aspettava di innamorarsi.
Perché l'amore è così, bussa alla tua porta senza avvisare, entra nella tua vita e la scombussola totalmente fino a non farti capire più niente ed è così che ci si sente: confusi. Personalmente, io ero confusa sui sentimenti provati per una persona come David ma col passare del tempo ho capito che non ci si deve basare sulle apparenze, le avventure migliori le vivi con persone che non avresti mai pensato di ritrovarti accanto ed è stato così anche con me.
La prima impressione che mi diede il signor Smith fu di un uomo pieno di soldi e donne ai suoi piedi, un uomo che con uno schiocco delle dita otteneva tutto ciò che voleva, un uomo privo di sentimenti ma con persone a lui care era la dolcezza in persona.
David Smith ha sciolto il mio cuore ed io il suo.
Prima di incontrarlo era solo un organo di vitale importanza che svolgeva il suo compito principale: farmi vivere e pompare sangue.
Dopo avere posato i miei occhi grigi in quei fantastici occhi marroni ho capito a cosa servisse: era come un rilevatore di persone. Lui te le cercava e loro, con il carattere, ti entravano sotto pelle e difficilmente ne uscivano.
Quel giorno, una mattina inizialmente come tutte le altre, ho constatato di avere al mio fianco una persona speciale, David era stato così attento a rendermi felice e spensierata che l'ansia lo ha accompagnato per tutto il tragitto.
Aveva avuto in mente di andare a fare un giro in Porsche per le vie di Beverly Hills, una giornata tutta per noi.
Avevamo appena parcheggiato vicino ad un parco vicino casa mia, era un luogo famigliare ma non sapevo ricollegarlo bene.
-Ti ricordi di questo posto?- chiese David destandomi dai pensieri che aleggiavano nella mia mente.
-Assomiglia ad un parco che frequentavo spesso durante i primi anni di università.- risposi guardandolo con un'espressione accigliata.
-Ci siamo incontrati per la prima volta proprio lì.- disse indicando con l'indice una piccola curva.

Mentre voltai l'angolo mi scontrai contro qualcosa o meglio qualcuno. Era talmente alto e robusto che mi fece cadere a terra, si vedeva chiaramente che era un uomo. Alzai lo sguardo e vidi la persona più affascinante mai vista in ventidue anni della mia insulsa vita; aveva due occhi color cioccolato fuso, se fossero stati due barattoli di Nutella me li sarei mangiata in un istante, capelli di un castano chiaro alla luce del sole innalzati da un ciuffo, naso dritto e una barba a ricoprigli le guance fatta ad arte. L'uomo con cui mi sono scontrata avrà circa trent'anni, dalla sua figura si capisce che è un uomo d'affari. Mi porse una mano per aiutarmi ma rifiutai e mi alzai con le mie forze.

-Mi avevi offerto la mano ma io come una donna indipendente, l'ho rifiutata.- dissi con un ghigno percettibile.
-Sei fiera dell'azione commessa?-
-Ovvio, sennò non starei qui, con te, a camminare rievocando vecchi momenti della nostra vita.- risposi stringendo la sua grande mano con la mia, sentivo il suo calore a contatto con il mio arto gelido, un brivido mi attraversò la spina dorsale.
Guardai quell'uomo che rubò il mio cuore negli occhi e vidi amore, sincerità e una traccia di malizia. David, sotto certi aspetti, non sarebbe mai cambiato ma io l'amavo per tutti i suoi pregi e difetti, accettavo tutto il suo essere.
-Ti ricordi anche quando mi hai fatto la predica? Me l'ero sognata anche la sera.-
-Almeno hai sognato qualcosa che conducesse a un pezzo di splendore come me.- scherzai.
-Vanessa, sei la donna che voglio al mio fianco per tutta la vita, quella persona indispensabile per vivere, il mio ossigeno o la mia anima se preferisci. Voglio che tu sia la donna che partorirà i miei figli, una madre che gli crescerà con lo stesso amore che dimostri nei miei confronti. Ti amo, piccola mia, mi dispiace solo non poter vivere questi sei mesi con te.- disse David guardandomi negli occhi e destabilizzandomi poco a poco per l'intensità del suo sguardo.
-Non ti devi preoccupare, amore, abbiamo tutto il tempo del mondo per vivere la nostra storia.-
-Il mio amore per te è quel sentimento che non ho mai avuto il privilegio di riscontrare in altre donne perché sapevo che, primo o poi, sarebbe arrivato il mio turno ed io ti ho aspettato pazientemente.- finì il suo discorso accarezzandomi la guancia e posando un delicato bacio sulle mie labbra.
-Ti amo.-
-Ti amo anche io, piccola.-

Ragione e sentimento  [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now