Chapter 2. Smith Enterprises ✔️

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Smith Enterprises, vediamo in che guaio mi caccerò.

Mi ritrovai davanti ad un grattacielo, alto era un eufemismo per descriverlo ed il giusto aggettivo per un tale monumento era: imponente. Ad occhio e croce saranno tipo trenta piani, per fortuna non sono una ragazza che soffre di vertigini ma trovarti davanti ad un coso del genere il respiro fa le valigie e se ne va. Entrai dentro il palazzo di vetro, aveva quella porta girevole che tanto amo, per la sanità mentale degli altri presenti nella reception non mi misi a girare intorno ad essa come una piccola bambina, non sia mai che ci rimanga secca. Cosa che è successa tempo fa, questo è un aneddoto davvero divertente quindi rimanete con me ancora per un po' (so molto bene che volete incontrare quel bel pezzo di manzo ma pazienza).
Ero a fare shopping con la mia migliore amica e volevamo entrare in questo nuovo mall appena aperto in centro e si erano bloccate le porte, la colpa certamente non era nostra come non eravamo noi quelle due ragazze che continuavano ad entrare ed uscire. Proprio no. Ritornando a quel giorno: mi incamminai fino al bancone dove dietro esso c'era una signora all'incirca di trentacinque anni, un po' bassina e con una giusta corporatura, aveva un caschetto castano che le addolciva il viso dai tratti spigolosi.
-Buonasera, posso esserle utile?- mi chiese in tono professionale la receptionist.
-Uhm...certo. Le vorrei chiedere se la Smith Enterprises accetta nuovi impiegati- le rivolsi il mio miglior sorriso, quello che proprio non puoi provare pietà.
-Certo, ha un appuntamento oppure lo deve fissare per il giorno dopo?-
-No, per che ora può ricevere il signor Smith?- chiesi io sperando quel tantino che almeno mi facesse fare il colloquio.
Era già troppo provare che tutto ciò che mi ha raccontato Megan non fosse una bugia, figuriamoci se il signor Smith potesse prendere appuntamento con me.
-Dalle ore 16:15 fino alle 16:45 ha tempo libero, posso farla rientrare in quella mezz'ora così da ottenere un colloquio duraturo. Se per lei va bene posso annotarlo adesso, deve solo fornirmi i suoi dati personali.- mi informó Margaret, solo in quel momento notai il cartellino attaccato all parte sinistra della sua camicia.
-Sì, certamente.- le diedi tutte le informazioni riguardanti me e i miei passati lavori. Dopo di che uscii soddisfatta dalla Smith Enterprises. Non ancora potevo crederci, stavano trovando del personale e avrei dato il meglio di me per ottenere quel lavoro. Ne avevo davvero bisogno, sennò ciao ciao giurisprudenza!

-Vanessa!- mi girai di scatto per vedere chi mi chiamava. Ero uscita da una buona mezz'ora dalla Smith Enterprises, volevo fare una passeggiata tra le vie di Beverly Hills anche se su quei tacchi mi ammazzavo. Vidi l'ultima persona che avrei mai immaginato davanti ai miei occhi. Coincidenze? Non credo proprio.
-Max!- urlai per poi corrergli incontro ed abbracciarlo con tutte le mie forze. Non vedevo da un mese mio fratello, era sempre impegnato con gli interventi all'ospedale. L'ultima volta che ci siamo visti è dovuto scappare per un'emergenza, ci siamo salutati di fretta anche se volevo che restasse ancora un po' con me e papà. Era una delle cene del mese.
Era da tradizione andare un fine settimana al mese a casa di papà, aggiornarlo delle nostre vite e mangiare tutti insieme, proprio come quando eravamo piccoli.
Quanto mi mancano quei tempi, giocare in cortile con il mio fratellone e papà che ci guardava da lontano bisticciare.
-Ehi pidocchio! Così mi stai stritolando!- disse Max ridendo.
Mi sentivo a casa tra le sue braccia, si stava così bene. Lo strinsi ancora più forte e poi lo lasciai andare lentamente, quasi con controvoglia. Mi mancava, tanto.
-Mi sei mancato così tanto fratellone. Ho tante cose da raccontarti!- esclamai con tono euforico.
Mi prese per mano e mi trascinò verso Starbucks, la nostra caffetteria preferita (che cliché vivente).
Ci trovavamo davanti ad una fetta di cheescake e un buon cappuccino, come ai vecchi tempi, a parlare delle ultime novità.
-Bene, di cosa volevi raccontarmi?- mi chiese mio fratello mentre prendeva la sua tazza per bere. Si sporcò con un po' di schiuma sulle labbra e io lo pulii con un fazzoletto ridendo sotto i baffi.
Il solito imbranato, pensai con affetto e nostalgia.
-Ti volevo dire che la Smith Enterprises, quella azienda famosa per gli avvocati, sta cercando personale e sono corsa subito da loro per accertarmi che le voci fossero vere. Sono finita con il fissare un appuntamento per domani pomeriggio con il CEO.- presi fiato.- Non riesco ancora a crederci Max!-
Mi sorrise dolcemente e poi disse:- Sono così fiero di te, pidocchietta. So quanto hai dovuto lavorare per mantenere la famiglia e pagarti l'università. È davvero uno spreco non prenderti in quell'azienda, saranno veramente fortunati ad averti con loro.-
Max è sempre stata una persona ottimista, per lui la vita era bianca oppure nera, non c'erano vie di mezzo. Un po' come: o tutto o niente. Mentre io sono completamente diversa, sono la pessimista della famiglia, non trovo il bicchiere pieno o vuoto ma una via di mezzo. Non ho mancanza di autostima ma non c'è l'ho nemmeno tanta. Il giusto. Mio fratello ha sempre creduto in me, ha sempre saputo che io da grande avrei avuto un bel futuro con tutti gli sforzi fatti precedentemente e che continuo a fare tutt'oggi.
-A te come va? Tutto bene a lavoro? Non ti sei fatto vedere per un bel pezzo.-
-Lo so, non sai quanto mi dispiace di aver disdetto all'ultimo il weekend ma un paziente ha avuto una ricaduta e dovevo essere lì, per lui e per lo staff.- rispose guardandomi negli occhi, esprimevano tutto il risentimento che hanno provato.
-Non fa niente, sarà per la prossima.- mi alzai e andammo a pagare il conto. Una volta usciti dalla caffetteria decisi di andare a fare una passeggiata per Rodeo Drive con Max, ci fermavamo qualche volta in alcuni negozi per comprare qualcosa. Mi mancava così tanto uscire con mio fratello, anche se per poco tempo. Negli ultimi anni, dato il suo impegno e dedizione nel lavoro svolto, abbiamo trascurato un po' il nostro rapporto ma sono davvero molto felice che lui abbia realizzato i suoi sogni. Sono felice di vederlo contento.
Di comune accordo andammo a trovare nostro padre verso ora di cena e lo trovammo ai fornelli tentando di cucinare qualcosa di commestibile.
-Papà! Guarda chi ti ho portato!- urlai dal soggiorno per farmi sentire.
-Ehi tesoro, sinceramente non ti aspettavo oggi .- si girò un attimo e vide Max al mio fianco.- Figlio mio!Allora resti anche tu a cena?-
-Sì, papà. Credo che dovremmo chiamare la pizzeria.- dedusse mio fratello. Lo guardai stranita, come mai voleva la pizza se papà stava cucinando?
Diedi un occhiata dietro mio padre e vidi che la bistecca si stava bruciando.
-Cazzo, papà! La bistecca!- urlai io per informare mio padre.
Lui mi guardò con sguardo severo per poi girarsi e dire nel frattempo:- Signorina, dove hai imparato questo linguaggio? Non ti ho cresciuta dagli scaricatori di porto!- mi prese in giro mio padre.
Nel frattempo che ordinai le pizze, entrambi gli "uomini di casa" stavamo parlando di come procedeva l'officina. Suonarono alla porta e io andai ad aprirla, ovviamente era il fattorino con le pizze. Gioia dei miei occhi, sei l'unico che voglio che suoni alla porta di casa (eccetto Mr Arroganza ma meglio non farglielo sapere).
Gli diedi i soldi più la mancia, appoggiai i cartoni sul tavolo e ognuno di noi si precipitò su di essi per accaparrarsi un trancio di pizza. La serata passò tra risate, discorsi sulle notizie dei dintorni e riferii a mio padre anche del colloquio con la Smith Enterprises. Andammo a dormire tardi, mio fratello sarebbe rimasto anche la notte e il giorno dopo per avere notizie sull'appuntamento di lavoro.
Mi addormentai tra mille pensieri e ipotesi sull'indomani, spero con tutta me stessa che il colloquio vada bene.

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Spazio autrice:
È il capitolo più lungo che abbia scritto fino adesso. By the way, nel prossimo capitolo Vanessa terrà il famoso colloquio con il signor Smith. Come pensate che andrà?
Pls, votate e commentate se vi piace la storia.
Tanti arcobaleni si formeranno in cielo yup🌈

-Isa

Ragione e sentimento  [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now