Chapter 20. I put a spell on you

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Attenzione: scene di sesso descritte in modo esplicito, leggete a vostro rischio e pericolo.

Eravamo entrambi pronti per partire, David era andato a mettere in moto la macchina così approfittai di quei pochi minuti per ritoccarmi il trucco ed aggiustare il vestito. Chiamai l'ascensore e uscii nell'atrio della mia palazzina per poi andare fuori.
Aprii lo sportello dell'auto ed entrai.
-Oh, merda! Tu mi vuoi fottutamente morto!- esclamò David con occhi e bocca spalancati.
La sua espressione da ebete era da incorniciarla, almeno si sarebbe fatto due risate.
-Perché?- chiesi innocentemente.
-Quel vestito, sempre se lo si può chiamare, è troppo corto. Vai subito a cambiarti.- disse autoritario.
-E se io non volessi?- dissi avvicinandomi al suo corpo.
Lo vidi irrigidirsi per poi stringere i pugni appoggiati sul volante.
-Non giocare con il fuoco, Vanessa, rischi di bruciarti.-
-Posso vantarmi di essere "La ragazza di fuoco", Katniss mi fa un baffo.- sbuffai teatralmente.
David scoppiò in una risata, non so se l'ho detto ma amo la sua risata. È qualcosa di puro e quando sento quel suono nel mio cuore scatta un calore immenso, sarà l'amore che provo per lui. Avete presente quel sentimento inspiegabile quando stai accanto alla persona cui ami? Quel sentimento che ti fa sciogliere e allo stesso tempo farti tremare le gambe come se fossero gelatina, non avevo mai provato quel sentimento ma da quando ho incontrato quegli occhi così profondi che potevo associarli ad una sola persona, mi sono ricreduta. Io amo David Smith. Amo il suo modo di essere, di fare e di interagire, nessuno è perfetto ma ho imparato ad accettare quel poco dei suoi difetti. Non posso dire di conoscerlo come le mie tasche, non è un libro aperto, però posso dire che con quel poco tempo cui ho passato insieme a lui ho potuto notare varie sfumature della vera essenza di David Smith. Vuole far credere alle persone che è un uomo freddo, privo di sentimenti, un uomo senza scrupoli; i giornalisti lo fanno passare come un dongiovanni ma in fondo ha un cuore d'oro ed è disposto a condividerlo con la persona che ama.
-Questo non cambia che gli altri uomini ti guarderanno.- disse David riportandomi alla realtà.
-Geloso?- ridacchiai.
-Geloso? Io?- disse puntandosi un dito contro.
-Certo che lo sono! Nessuno può permettersi di guardare la mia donna, solo io posso.- disse guardandomi un attimo negli occhi per poi far ritornare lo sguardo sulla strada.
-Mi piace questo David Smith geloso, potrei abituarmici.-

-I signori desiderano?- disse un cameriere venendoci incontro.
Il ristorante era pieno di lampadari, le mura erano dipinte di un bourdeaux e i tavoli erano ben addobbati con varie candele e centrotavola.
-Ho effettuato una prenotazione a nome Smith, tavolo per due.- disse l'uomo al mio fianco.
-Seguitemi, signori.-
Il ragazzo ci portò in un posto vicino alla grande finestra che occupava una buona quantità di spazio lungo il muro. Ci diede il menù e se ne andò per poi ritornare a prendere le ordinazioni. Questa cena era tutto a base di pesce, e quale evento migliore di ingozzarsi? Erano poche le volte che uscivo a cene e gustavo il pesce, direi quasi raramente.
-Ti piace il locale?- disse allungando la mano per prendere la mia tra le sue.
-Certo, è un posto tranquillo. La gente non fa baccano come di solito usano fare in ristoranti in cui ho mangiato.-
-Lo chef è un mio amico fidato quindi non c'è da preoccuparsi, è il migliore nell'arte culinaria.-
John, il cameriere di prima, venne a portarci l'antipasto freddo. Le tartine occupavano gran parte della portata, ce n'erano di tutti i tipi.
-Ho parlato con Kate ieri sera, mentre tu dormivi.- mi disse all'improvviso che quasi mi strozzai con il cibo. Tossii un paio di volte e mi ripresi bevendo un po' di vino bianco.
-Tu cosa hai fatto?- dissi incredula.
-Dovevo sistemare la questione, l'ho fatto per noi.-
-Cosa vi siete detti?- chiesi titubante.
David esitò un attimo, c'era qualcosa che non andava, lo sentivo.
-Le ho spiegato che la nostra "relazione" era finita e che mi doveva lasciare andare.- disse velocemente.
-Non ti credo.- sussurrai.
-È la verità, Vanessa!-
-Non so, mi puzza qualcosa.- dissi guardandolo di traverso.
Potevo sentire il suo corpo irrigidirsi e una goccia di sudore imperlargli la fronte.
-Lo sai che se mi avessi tradito ti ritroveresti senza palle?-
-Vanessa, stai dicendo che non tu fidi e in una relazione deve esserci la fiducia da parte di entrambi.-
-Se è come penso io, David, ritieniti un uomo morto per me.-
-Non ti potrei mai tradire, Vanessa. Ti amo troppo per farlo.- disse guardandomi negli occhi.
Lo spero per te, David, perché se non è la verità non potrai più infilarlo in nessun buco.

Ragione e sentimento  [IN REVISIONE]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin