22.

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Daniele poggiò le mie scarpe per terra e quando si rialzò gli andai incontro.
"Hey." Mi sorrise.
Gli guardai le labbra e poi nuovamente gli occhi. "Sh."
Gli tolsi la giacca di dosso e la buttai sulla poltrona posta nella sua camera. Portai le mani sul suo papillon e glielo slacciai senza perdere il contatto con i suoi occhi. Sbottonai i primi bottoni della camicia e poi gli accarezzai il collo portando una mano dietro la sua testa.
Le sue labbra si poggiarono sulle mie e ci baciammo dolcemente. Sorrisi e mi staccai dalla sua bocca. Ripresi a sbottonare la camicia, gliela sfilai dai pantaloni e prendendo le estremità gliela sfilai accarezzandogli la pelle con le mani. Cadde a terra e mi avvicinai nuovamente a lui. Lo baciai.
Con le labbra scesi sul suo collo lentamente. Poggiai le mani sul suo petto e indietreggiai per poter guardarlo nuovamente negli occhi. Stavano diventando di un colore più profondo, un colore che mi era difficile spiegare.
Con le dita scesi sul suo petto per poi scendere ancora fino ad arrivare all'altezza dei pantaloni dove mi fermai titubante.

Sulle sue labbra apparve un sorriso divertito notando il mio disagio nell'avvicinarmi nella sua zona più intima, così prese lui in mano la situazione. Mi prese dai fianchi e mi avvicinò a lui. Mi sfiorò le labbra con le sue e poi scese sul mio collo. Me lo baciò lentamente ma questa volta non si fermò sulla clavicola. Scese sulla scollatura del mio abito e passò la lingua proprio dove i due seni si incontravano. Portai la mano sul mento di Daniele e lo feci rialzare.
"Ho esagerato?" Mi chiese.
Scossi leggermente la testa e lo guardai. Sorrise appena e mi prese lentamente l'elastico della treccia e me lo sfilò. Mi passò le dita tra i capelli e me li sciolse portandomeli dietro la schiena. Fermò le mani dietro il mio collo e avvicinò le labbra al mio orecchio.
"Sei così innocente." Sussurrò mordendomi il lobo.
"Daniele." Dissi non appena mi guardò negli occhi. "Toglimi l'abito."
Mi voltai e gli diedi le spalle. Prese i miei capelli e li spostò da un lato. Posò le mani dietro il mio collo e slegò i due lacci che si chiudevano per mantenere il vestito su, insieme alle bretelle. Fece scivolare i palmi delle mani sulle mie scapole e poi sulle spalle per farmi togliere anche le spalline. Mi baciò sulle spalle e respirò su di esse in modo seducente.
Una volta resa conto che si fosse staccato da me lasciai liberamente cadere il vestito per terra. Il silenzio fu interrotto da un respiro di Daniele più pesante del solito.
Finalmente sentii di nuovo un contatto con lui. Cinse i miei fianchi e lasciò scivolare le mani sulla mia pancia, facendo attenzione a non toccarmi il cerotto con i punti.

"Non sai quanto mi stai tentando così." Sussurrò.
"Così come?" Lo stuzzicai un po'.
"Con questi slip e senza reggiseno." Enfatizzò l'ultima parola.
"Daniele." Lo guardai.
"Dimmi."
"Toccami, ti prego." Lo guardai negli occhi arrossendo.
"Con piacere." Disse non appena ripresi a guardare di fronte a me.

Di colpo dei brividi mi percorsero il corpo quando Daniele poggiò il suo petto contro la mia schiena. Salì delicatamente con una mano fino ad arrivare alla curva del mio seno. Con l'altra mano mi strinse forte a lui e riprese a baciarmi sul collo. La sua mano si poggiò sul mio seno. Inspirai a pieni polmoni e poggiai la testa sulla sua spalla.
Passò le dita delicatamente sul mio capezzolo, che si indurì velocemente sotto il suo tocco. Un gemito si liberò dalla mia bocca quando mi morse il collo.
L'altra mano scese sul mio ventre, quasi sopra il bordo delle mie mutandine e mi spinse verso il suo bacino. Un profondo gemito provenne dalla sua gola. Sentii il suo membro prorompente contro il mio sedere e questo mi fece sentire una sensazione di calore.
Mi girai verso di lui e indietreggiai fino ad arrivare al letto. Lui ammiccò un sorriso quando mi guardò per intero. Mi sedetti ai piedi del letto prendendolo dai bordi del pantalone per poi avvicinarlo a me. Scivolai lentamente sul letto e mi stesi a pancia in su.
Portò le sue mani sul pantalone e iniziò a sbottonarselo senza togliermi gli occhi di dosso. Fece fare la stessa fine che feci fare al mio vestito.  Salì sul letto a gattoni, fino ad arrivare su di me.

Yolown    ||Zoda||Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon