Yolown ||Zoda||

8.

Quel venerdì. Casa, ore 21:30.

Infilai un paio di pantaloni neri con il cavallo basso poi misi una felpa grigia. Ai piedi un paio di vans che riprendevano i colori dei vestiti e poi presi una giacca di pelle nera.
Mi guardai allo specchio, ero pronto per uscire.
Non avevo nessuna voglia di sistemare i capelli , così misi un cappellino della OBEY.
Mi vibrò una tasca, da dove estrassi il mio telefono. Aprii whatsapp.

Lorenzo
'Siamo quasi arrivati, stai venendo?'

Daniele
'Sto uscendo di casa 👍🏻

In meno di cinque minuti arrivai in centro e parcheggiai l'auto giusto fuori il parco. Chiusi l'auto una volta sceso e seguii la musica che proveniva dal parco.
Vidi Lorenzo e Davide da lontano.
"Bella Ragazzi." Li salutai. "Finalmente." Dissero in coro.
Una voce dietro di me attirò la mia attenzione. "Ciao Dani."
Giulia mi salutò con un po' di timore.
La guardai, era bellissima. "Ciao Giuli, tutto bene?" Le chiesi.
Annuì evitando il mio sguardo per poi dissolversi tra la folla.

Dall'altro ieri Giulia è diversa, ma non solo con me. Prima era scontrosa, ora sembra giù di morale.
Lorenzo ha detto che ha litigato con Leonardo, ma non sa altro. Non sa il motivo, e a dire il vero a me dispiaceva.
Non mi piaceva vederla così, non riuscivo nemmeno a farla incazzare.

Mi voltai nuovamente verso Lorenzo. "Jacopo farà un po' tardi."
"Va bene, tanto siamo ad una festa." Rise Davide. "Possiamo divertirci un po', prima."
"Hai detto bene!" Esclamò Lorenzo con il suo drink in mano.
"Tenete i telefoni reperibili." Dissi. "Vi chiamerò non appena sento Jacopo."
"Perché dove stai andando?" Chiese Davide.
"A divertirmi un po'." Dissi come fosse la cosa più ovvia.
Risero entrambi. "A dopo."

Mi immersi nella folla cercando con lo sguardo Giulia. Fui rapito però, dalla da due ragazze vestite molto succinte strusciarsi tra di loro.
'Oh dio.' Pensai passandomi una mano sul cavallo.
Scossi la testa. 'Devo trovare Giulia.'
Se non fosse per quella ragazza starei già scopando con quelle due bionde.
Continuai a cercare, quando la trovai accanto ad un albero con una bibita in mano.
Mi avvicinai a lei senza sapere ancora cosa dirle.

"Giulia."
Alzò lo sguardo verso di me. "Scusa se sono andata via ma volevo stare un po' da sola."
"Non ti ho creduto quando hai detto di stare bene." Le dissi. "Ma se vuoi stare sola vado via."
"No." Sussurrò. "Puoi rimanere."
"Quale onore." Sorrisi. "Mi fai stare con te?"
Volevo solo farla ridere ma non ci riuscii. Sospirò.
"Ti va di allontanarci un po' da qua?" Le domandai.
"Si." Rispose.
"Andiamo." Le dissi poggiandole una mano dietro la schiena per farla camminare.
Strinse le braccia davanti a sé, sulla sua pancia, e diventò piccola. Non sapevo davvero cosa fare, mi era nuovo tutto questo.

Arrivammo davanti ad un muretto verso la fine del parco dove ci sedemmo.
"Da qualche giorno sei strana." Le dissi.
"Io?" Chiese. "N-no. È tutto ok."
"Per favore, ti aspetti che ti creda?" Alzai un sopracciglio. "Non sono tuo fratello."
Sospirò. "Mi manca mia madre."
"Tua madre?" Chiesi confuso.
"Si." Sussurrò. "È poco che è morta eppure mi sembra già una vita."
Le tremò la voce.
"Pensavo stessi così per quel tipo là, Decarli." Dissi. "Lorenzo ha detto che avete litigato."

Mi guardò. "Si abbiamo litigato ma non sto così per lui." Scosse la testa.
"Sei sicura?" Le domandai non convinto delle sue parole.
"Certo!" Esclamò. "Sono stata io a chiudere con lui, per quale motivo sarei dovuta stare male?"
"Tu?"
"Si Daniele, ti sembra strano?" Fece una pausa. "Infondo l'ho fatto anche con te."
Mi irrigidii. "Quindi anche a lui non bastavi solo tu?"
Non riuscii a trattenere quella stupida domanda.
"No." Scosse la testa. "Lui voleva solo me."
"E allora perché ci hai chiuso? Non capisco." La fissai.
"Perché anche se può sembrare un bravo ragazzo, lo prenderei solo in giro." Disse.
"Tu non eri quella che voleva solo un ragazzo?" Le chiesi più confuso di prima.
"Appunto." Sospirò. "Credo che in testa ho un altro ragazzo."
"Ah." Dissi sorpreso. "E perché non glielo dici?"