Capitolo 56

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Harry

Ero certo che l'avrebbe fatta soffrire. Avevo sempre saputo che prima o poi avrebbe organizzato una vendetta contro lei.

Taylor doveva pagarla.

Ero sicuro al cento per cento che fosse stata lei, aveva il sangue di una persona vendicativa e che otteneva sempre ciò che voleva. Dovevo saperlo fino dall'inizio, dovevo proteggere Erin fin da subito e stare attento a proteggere anche i bambini.

Sicuramente aveva ingaggiato quel Juan Mòrales e insieme le avevano teso una trappola.

Il più grosso errore della mia vita era stato chiedere la mano a Taylor, di averle promesso amore eterno e di aver creduto di amarla.

Era mezzanotte. Sfrecciavo per le strade di Londra, diretto a casa di Taylor. Non m'importava se stava dormendo, se stava guardando la televisione e che l'avessi disturbata, volevo che avesse giustizia e che confessasse a tutti di essere la colpevole di tutto.

Arrivai davanti alla villa, parcheggiai la macchina davanti al cancello e scesi. Andai verso la porta di casa, salii sulla veranda e bussai violentemente sulla porta. Non sentii nessun movimento, quindi, bussai ancora più forte, ma fallii di nuovo. Cominciai a suonare il campanello.

-Taylor!Apri questa maledetta porta!- urlai e sbattei la mano sul legno.

La luce del soggiorno si accese.

-Eccomi!Sto arrivando!- la sentii urlare dall'interno. La porta si spalancò, lei aveva addosso solo la vestaglia, i capelli erano spettinati e ai piedi portava delle ciabatte rosa -Ma si può sapere che cazzo ti prende! Mi hai svegliato in piena notte!- urlò quando entrai.

-E tu?! Mandi tua sorella in prigione!-

-Ma di che cosa stai parlando!-

-Come se non lo sapessi- misi le mani sui fianchi.

-No Harry! Non lo so...di che cavolo stai parlando?- sollevò le braccia e le fece ricadere. Era così falsa. Si vedeva chiaramente che stava mentendo, lo capivo da come mi guardava e da come si torturava il labbro superiore. Dopo minuti di silenzio, sentii dei rumore provenire dal piano di sopra e immaginai chi fosse.

-C'è lui, vero? Juan Mòrales?-

-Juan chi?- domandò confusa. Mi diressi verso le scale, cominciai a salire e sentii Taylor urlarmi di fermarmi.

-Harry!Ti prego, non andare su! Harry!- non le avrei permesso di tenermi nascosto la verità. Il rumore proveniva dalla camera da letto, a grandi passi mi diressi verso la porta, non badando alle proteste della signorina dietro di me, afferrai la maniglia con una presa ferrea e l'abbassai. Quando entrai notai un uomo che si stava per nascondere sotto il letto, mi fiondai su di lui e lo presi per le caviglie, trascinandolo fuori. Restai senza fiato quando vidi la faccia di quell'uomo, non avevo parole nella bocca e fissai confuso l'uomo con solo i boxer.

-Ed?-lui si rimise in piedi, si mise i pantaloni da ginnastica e non mi degnò di uno sguardo. Passai lo sguardo da lui a Taylor in continuazione, e poi capii -Cazzo...voi due scopate?-

-Harry!-mi rimproverò Taylor con voce stridula.

-Amico,noi non scopiamo...ci stiamo frequentando- Ed mi guardò-noi...ecco...stiamo insieme da un po' di tempo...e crediamo di esserci innamorati- lanciò un'occhiata a Taylor, che arrossì dalla vergogna.

-Da quanto tempo?- aggrottai la fronte.

-Due mesi...- rispose Taylor affiancando Ed. Non mi aspettavo che Ed Sheeran frequentasse Taylor Swift, né che un tipo come lui s'innamorasse di una ragazza come lei. Nella vita poteva succedere di tutto, come per esempio avere molti figli, oppure bucare una gomma quando si andava in vacanza, rincorrere galline malefiche, scoprire che una certa persona era la sorella di un angelo...perché no? Due opposti potevano attrarsi. In quel caso erano Ed e Taylor.

DaughterWhere stories live. Discover now