Capitolo 46

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Scusate, ripubblico il capitolo perché l'altro aveva quasi tutte le parole attaccate

***

Harry

Eravamo lì da più di tre ore. Simon era in quella stanza da molto tempo, e i medici non ci dicevano niente. Erin continuava a torturarsi le dita, a mordersi le unghie e a picchiettare il piede per terra.

Mi aveva chiamato, era disperata, talmente disperata che all'inizio non capivo quello che cercava di dirmi. Ero riuscito a capire che Simon era in piedi, aveva fatto due passi, ma poi l'aveva fatto risedere.

Simon era in piedi.

Avrebbe dovuto riprendersi dopo cinque mesi di allenamenti ed esercizi, invece si riprese due settimane dopo l'accaduto. Erin era ancora shoccata dall'accaduto,doveva ancora abituarsi all'idea che Simon stava bene e che camminava.

-Ugh! Perché i medici non ci dicono niente!- si alzò furiosa e camminò davanti alla porta della stanza.

-Forse ci vuole più tempo per visitarlo. Devi stare tranquilla e rilassarti, andrà tutto bene-mi alzai e andai ad abbracciarla.

-E se era solo un movimento involontario, o una cosa del genere? Se era un impulso?-piagnucolò.

-Io credo che lui voleva alzarsi e ci è riuscito- fantasticai e lei rise.

-E' per questo che ti amo,vedi sempre il lato positivo delle cose e mai quello negativo- la strinsi ancora di più e le diedi un bacio sulla testa.

-E io ti amo perché allevolte sembri una bambina- ridacchiammo. Restammo abbracciati, insilenzio e assaporammo il calore che emanarono i nostri corpi.

-Harry?-

-Si?- risposi.

-Ho voglia di sedano-ridacchiai e sciolsi l'abbraccio. Aveva sempre strane voglie, passava dal dolce all'amaro o dal salato all'aspro. Alle volte passava anche ai cibi senza sapore, come le gallette di riso o di mais, il sedano,merendine integrali o a base di cereali oppure un muesli croccante. Non era mai sazia del tutto, ogni due ore doveva sgranocchiare qualcosa e dopo quattro salivano le nausee.

-Amore, siamo in un ospedale non al mercato del martedì pomeriggio, dove vado a prenderti del sedano?- domandai passandole le mani lungo le sue braccia.

-Dannazione! Hai ragione.Scusami è che ho queste strane vo...aspetta...c'è il mercato il martedì pomeriggio? Dove?- mi fece ridere e le diedi un bacio leggero. Lei sbuffò pesantemente, appoggiò la fronte sul mio petto e fece un profondo respiro. La sentii rilassarsi, l'agitazione era scomparsa e forse anche la voglia di mangiare.

-Ti andrebbe di fare quella vacanza di famiglia, che avevamo in mente di fare?- sussurrai appoggiando il mento sulla sua testa.

-Mmh...quando? Il matrimonio di Niall e Kate è fra meno di tre settimane, poi voi ve ne andrete in tour, e io rimarrò sola per i prossimi cinque mesi- si lamentò.

-Lo so...potremmo sfruttare questo week-end. Dicono che ci sarà un sole stupendo-sollevò leggermente la testa e mi sorrise.

-Vuole veramente fare questa vacanza, signor Styles?- ridacchiò.

-Certo, signorina Finder...partiremo il venerdì sera e ritorneremo il lunedì pomeriggio. Potrebbe andare?- proposi.

-Assolutamente sì- e ci perdemmo in un altro bacio passionale.

***

-Quindi Simon ha ripreso magicamente a camminare?- domandai incredulo. Il medico uscì dalla stanza di Simon, un'ora dopo la chiacchierata con Erin e il nostro bacio. Ci condusse nel suo ufficio, ci fece accomodare e ci fece portare delle tazze di caffè. Ci spiegò che le condizioni di Simon erano magicamente migliorate, come se non avesse mai avuto l'incidente e che poteva benissimo camminare e correre.

DaughterWhere stories live. Discover now