CAPITOLO QUATTORDICESIMO - parte 2

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Liu dormì molto poco; quando si svegliò, erano ancora le quattro del mattino.
Tentò di addormentarsi di nuovo, ma i suoi tentativi furono vani; si ritrovò intento a rigirarsi più volte tra le lenzuola, scalciando spazientito. Alla fine, si trovò costretto ad alzarsi.
Si mise a sedere al piccolo tavolo della cucina, con fare stanco, ed intrecciò le braccia sul petto mentre attendeva che il caffè fosse pronto.
Il suo volto era spento, e curvato dalla stanchezza.
Inevitabilmente, come ogni volta, la sua mente riprese a mostrargli tutte le dolorose immagini che erano contenute nei suoi ricordi.
Inutile tentare di non pensare.

FLASHBACK
-Mamma? Dov'è Jeff?- chiese Liu, tamburellando le dita contro alla porta a vetri della cucina.
-L'ho visto salire al piano di sopra con papà- rispose lei, senza alzare lo sguardo dal giornale di moda che stava leggendo.
Il ragazzino si fermò infondo alla rampa delle scale. -Papà? Jeff è con te?-.
La voce dell'uomo era piuttosto strana, a pensarci adesso. -S..Sì- aveva risposto -Adesso scende!-.
Liu sgattaiolò in cucina a bere un bicchiere di succo di frutta, mentre aspettava che suo fratello si "desse una mossa a scendere".
Ci metteva sempre un sacco, ed anche questo dettaglio, a pensarci adesso, aveva un significato diverso.
Jeff aveva raggiunto il fratello minore circa cinque minuti dopo. -Che c'è, Liu?- aveva chiesto.
-Andiamo in giardino?- domandò l'altro, entusiasta.
Andavano spesso in giardino, dopo cena. Entrambi amavano giocare sull'erba umida quando il buio ne divorava i dettagli; si divertivano a nascondersi nell'oscurità e spaventarsi a vicenda, o rincorrersi senza riuscire a vedere bene dove mettessero i piedi.
Quella sera non fece eccezione, e quando furono entrambi stanchi di giocare si distesero sul prato a guardare le stelle.
-È quella, giusto?- chiese Liu, indicando una stella.
-Non so, quale stai indicando?- rispose Jeff -Sono troppo lontane per puntarle con il dito-.
-Quella lassù, la più luminosa, no?-.
-. È proprio lei-.
-La nostra stella...-.
-La nostra stella...-.

......

Liu si alzò di scatto, e si affrettò a spegnere il fuoco sulla stufa. Il caffè era salito da un pezzo.
Ne versò un'abbondante quantità in un tazzina rotonda, e ripose il restante sul lavello. Tornò a sedersi, ed i suoi occhi andarono a perdersi nel fumo caldo che si alzava fluttuando davanti a lui.
Adesso sapeva.
Sapeva tutto.
Jeff era impazzito a causa di tutto ciò che aveva dovuto sopportare. Era cosciente il giorno dell'incidente; avrebbe voluto porre fine a tutto quell'errore, ma aveva sbagliato i calcoli; e quando si era ritrovato ricoverato in ospedale, con il corpo bruciato e tutta la sofferenza che ne conseguì, il suo cervello era andato in pappa del tutto.
Era impazzito, ma alternava momenti di follia a momenti di lucidità; ed in questi ultimi, molto probabilmente, il senso di colpa per tutto il male che aveva fatto era insopportabile.
Liu sorseggiò il caffè, cercando di trovare sollievo nel suo sapore forte. Si rendeva conto soltanto adesso di aver sbagliato tutto da principio; aveva odiato suo fratello per tutti quegli anni, aveva intrapreso una dura carriera solo per avere la sua vendetta.... E adesso che la verità era venuta a galla, tutto questo non aveva più senso.
Si sentiva profondamente in colpa, per non aver capito prima che doveva esserci qualcosa di profondo dietro ai gesti folli compiuti dal fratello. Forse avrebbe potuto aiutarlo, forse le cose sarebbero potute andare in modo diverso.
Buttò giù il resto del caffè bollente, bruciandosi inavvertitamente la lingua come troppo spesso accadeva, e balzò in piedi.
Doveva andare alla centrale.
Doveva salvare Jeff dalla galera.

Jeff e Liu - La nostra stella Where stories live. Discover now