25. ET (Futuristic Lover)

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CAPITOLO 25

ET (Futuristic lover)*


Liam

Per un piccolo secondo, mentre i miei occhi affondavano nella sua carne olivastra, credetti che mi avrebbe baciato davvero, tanto da riuscire a sentire il sapore della sua bocca appiccicato alle pieghe delle mie labbra.

Il cuore mi batteva fortissimo, come ali di un uccellino in trappola.

Lui era la mia. Se il mio cervello si chiedeva ripetutamente come fosse possibile che un normale etero come me riuscisse a sentire quelle cose, ad eccitarsi con quel corpo davanti, tutto il resto di me l'aveva già accettato, dandolo per certo, che Zayn mi piacesse ed anche così tanto da volerlo toccare, ovunque, ogni cellula.

Ma non mi baciò.

Si ritrasse e la voce di Louis risuonò nella stanza. Rimasi fermo lì, quasi intontito. Cosa diavolo ci facesse Louis lì, ancora non lo sapevo, ma non aveva scelto di certo il momento migliore per presentarsi a quella porta.

-L'ho chiamato io. Pensavo avessi bisogno di aiuto.-

Abbassai lo sguardo incontrando l'asciugamano aperto fin quasi al suo inguine. Mi ritrassi imprecando. Gli ormoni mi stavano giocando brutti scherzi. Anche lui si allontanò andando ad aprire, mentre io tornai al mio sgabello, sorseggiando del caffè che, mescolato al latte, aveva il colore esatto della pelle del moro.

Louis entrò strillando, seguito a ruota dagli altri due.

-Liam stai bene? Cos'è successo?-

Harry, dietro di lui, si appoggiò al muro inscenando una posa da modello, che a dirla tutta, gli veniva anche bene. Zayn si accese una sigaretta intrappolandola in quella bocca che poco prima era stata alla mia portata.

Dovevo smettere di pensare alla sua bocca calda e sensuale. Ci dovevo dare un taglio. Netto.

-Certo che sei una checca isterica, Lou. Stai calmo e non mettergli ansia, merda.-

La frase del moro mi fece sorridere, ma non fu un inizio perfetto, già che tra loro due le cose non andavano proprio benissimo. Interruppi i loro sguardi intensi d'odio.

-Lou, sto bene, è che non avevo mai preso droghe e mi sono sentito stordito per un po'. Avevo anche bevuto.-

-Ok, ma cosa c'entra Ben?-

Che cazzo aveva detto Zayn ad Harry? La voce di Louis sembrava troppo preoccupata, troppo per ignorare anche il minimo particolare. Mi trattenni dall'imprecare di nuovo.

-Me l'ha data Ben la pasticca, poi abbiamo ballato ed ero stordito e....-

-E?-

La voce del biondino sempre più acuta, piena d'aspettativa. Ma io cosa potevo dire? Ero in difficoltà. Dovevo dirgli che mi ero appartato con lui e che mi giravano le scatole perché Zayn mi aveva rifiutato? Che Ben era geloso e voleva punire il moro? Mi voltai verso di lui esprimendo una piccola supplica d'aiuto silenziosa, che accolse al volo, come leggendomi nel pensiero.

-...e Ben ci ha provato in un bagno. Sicuramente voleva punire me perché non sono voluto tornare con lui. Brit mi ha chiamato, sono tornato e li ho trovati, Liam quasi incosciente e con Ben addosso. L'ho pestato e ho portato l'avvocato a casa. Fine della storia.-

Mi aveva chiamato avvocato. In tutta quella tragedia, mi scappò un risolino.

Louis rimase pietrificato invece. Mi osservava come se fossi stato stuprato. Forse lo pensava. Interruppi subito le rotelle del suo cervello.

No Sound but the WindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora