Cap 41

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Passiamo il campo dei fiori della perdizione con il naso affondato nel pelo dei nostri lupi, respirando il meno possibile e solo con la bocca.
Questi fiori sono una trappola mortale, come ho già provato, e non ho alcuna intenzione di ricaderci.
E poi, siamo nel regno bianco. Siamo tornati.
Sorrido beata, e mio fratello sembra riempirsi di vitalità nel vedere le terre a lui familiari, mentre il peso della prigionia scompare dai suoi occhi.
Anche Nive, seppur segnata dal peso dell'abbandono, si lancia in un uggiolio di gioia.
Proseguiamo per qualche tempo in un silenzio senza tensione, godendo semplicemente della pace e della sicurezza che nessuno ci braccherà qui.
Dopo un po' di tempo, noto che mio fratello mi sta guardando con un sorriso tenero.
-Che c'è?- chiedo, incuriosita.
Il suo sorriso si fa più grande. -Stavo pensando ala prima volta che abbiamo cavalcato insieme verso l'Aserâh. Sei cresciuta molto piccola Lux-
Arrossisco lievemente di gioia nel sentire queste parole. -Lo credi davvero?-
-Certo!- esclama lui -Vedi Lux.. Tu sei sempre stata dietro di me. Non perchè non potessi superarmi, ma perchè non volevi. Avevi deciso automaticamente che quello era il tuo posto.
Hai sempre avuto un carattere speciale: dolce, generosa, intelligente, coraggiosa, forte. Avresti potuto tenere il mondo in mano se avessi voluto. Potresti farlo ora.
Eppure non hai mai espresso liberamente questo potenziale, anzi, permettevi a pochissime persone di vederlo. Forse lo conoscevo davvero solo io.
Gli altri ti vedevano solo come la mia sorellina, visto che tu stavi sempre attaccata a me e mi seguivi in tutto-
Scuote la testa, in parte nostalgico in parte divertito.
-Ho sempre avuto paura di essere l'ombra che oscurava la tua luce. Te lo ricordi, vero, il mio nome completo?-
Annuisco, anche se non ci penso da secoli. -Certo, ti chiami Shadow- sorrido -Ma da piccola non mi piacevano le "s"-
Lui ridacchia. -Esatto. Lux e Shadow, luce e ombra. Non volevo che tu stessi sempre dietro di me, piccola. Quando sono partito per l'accademia, infatti, ho sperato che tu iniziassi a distinguerti. Ma credo che questo sia successo davvero soli quando sei arrivata all'Aserâh anche tu. E guardati ora- Mi rivolge un'occhiata piena d'orgoglio. -Sei la migliore del tuo anno, hai ucciso una Lizza nella tua prima battaglia. Hai attraversato un intero regno nemico per salvarmi. Mi hai riportato indietro. E sei anche andata contro più di una volta alla mia opinione, perchè ritenevi che la tua fosse giusta.
La Lux che ho lasciato all'entrata dell'Aserâh pochi mesi fa non lo avrebbe mai fatto.
Sono fiero di te, sorellina. Hai cominciato a brillare-
Mi sento commossa alle sue parole. E capisco perfettamente che è vero. In questi mesi sono cresciuta. E anche grazie a questo viaggio, ho imparato molte cose.
-Lo sai fratellone?- chiedo dopo un po' -Mi sento come se avessi solo iniziato, a crescere-
-Infatti è così- Sorride lui -E non finirai mai. Come non lo farò io, nè nessun altro. È un processo continuo, la crescita-
Si lascia sfuggire un piccolo sorriso malinconico. -Ci credi? Un po' ti invidio. Tu avrai la Aserâh che ti aiuta a crescere. Avrai i tuoi amici, i tuoi coetanei. Io ho dovuto crescere in un colpo a nove anni. E per quanto l'accademia fosse accogliente, non è mai stato il mio posto. Forse è per questo che sono uscito così presto in prima fila, a combattere-
Lo guardo stupita. -Io ho sempre invidiato te, fratellone.. Il gioiello dell'armata bianca, il capitano Dow. Il più giovane capitano dell'ultimo secolo, ho sentito. Chi non vorrebbe essere come te?-
Lui ride, e mi rivolge un'occhiata divertita -In effetti, hai ragione. Sono un fenomeno-
Jeis sbuffa e prova scherzosamente a farlo cadere per l'ultima affermazione, mentre io scoppio a ridere.
-.. Mi dirai mai cosa è successo davvero in quella prigione?- chiedo dopo qualche istante di silenzio.
Lui ha ancora l'ombra del sorriso sul volto, ma è forzato, come se cercasse di trattenere con a forza la risata che ha fatto prima.
-Almeno per il momento, no- dice, volutamente leggero -Forse un giorno-
Sbuffo -Dovevo tartassare Derek per farmelo dire finchè potevo...-
-Non essere crudele con quel ragazzo- dice mio fratello, serio.
Lo guardo stupita. È stato lui il primo a usarlo come ostaggio, ed è stato Derek il carceriere di Dow. Quindi perchè ora lo difende?
Come se avesse letto i miei pensieri, mio fratello mi rivolge un mezzo sorriso.
-In fondo, per quello che poteva lui è stato veramente delicato. Non era a Derek che rivolgevo la mia rabbia, anche se l'ho fatta ricadere su di lui.
Suo padre.. È un uomo maligno e perverso, Lux. Ti dirò solo questo. E credo che quel ragazzo abbia subito molto di più di quanto ho subito io in questo periodo. Solo che per lui il periodo è durato tutta la vita-
Reprimo un brivido. Improvvisamente, provo pena per Derek. Capisco il motivo per cui se ne voleva andare.
Dow evidentemente capisce il mio turbamento, perchè sorride. -Non pensiamoci più va bene?-
Annuisco, in parte sollevata, anche se so che tornerò sull'argomento.
Cavalchiamo ancora qualche ora. Ogni tanto ci fermiamo per far riposare Jeis e Nive, o per mangiare.
In una di queste pause lavo il sangue dalla spalla della mia cucciola, abbracciandola. Ancora non posso credere che lei sia rimasta con me mentre Ashton è nel regno opposto.
Ma sicuramente risolveremo anche questa situazione, in qualche modo. Risolveremo tutto.
Mio fratello viaggia qualche passo davanti a me, Jeis tiene un'andatura leggera e rilassata. Se qualcuno li vedesse ora sarebbe difficile dire che sono stai in prigione. Avanziamo.
Fin quando, in cima a una collina, Dow si ferma e si volta indietro con un sorriso. -Lux, vieni! Guarda!-
E quando arrivo sgrano gli occhi. Per la seconda volta l'Aserâh si staglia imponente davanti a me in tutto il suo splendore.
Dow sorride, mentre in me si fanno strada mille sensazioni.
Ce l'abbiamo fatta. Mentre osservo le mura della mia accademia, non ho più spazio per le preoccupazioni.
Non mi importa cosa mi farà il direttore perchè ho disobbedito, o che il padre di Derek ci ha giurato odio eterno. Non contano le profezie e sparisce anche la guerra.
So che presto dovrò affrontare tutte queste cose. Sono una guerriera, non rimarrò in pace a lungo.
Ma ora è pace quello che provo: i pericoli immediati sono superati, ho finito la mia missione.
-Forza Lux- sorride mio fratello mentre Jeis fa un passo avanti, e mi porge la mano -Andiamo a casa-
Dal dorso di Nive mi sporgo e l'afferro, e insieme ci avviamo dolcemente a passo lento verso casa.

FINE.

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora