Cap 28

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-Nive!- esclamo -Dove sei?-
La cucciola mi spunta di fianco, furtiva.
Sorrido.
È sempre più brava, non riesco quasi più a sentirla quando si muove.
È strano pensare che un animale così grande possa essere tanto furtivo, eppure un lupo se necessario è la creatura più silenziosa che esista.
E Nive sembra essere particolarmente portata in questa cosa.
Mi chino ad accarezzarla, con un sorriso.
-Che ne diresti di fare un bagno?- propongo, giocosa.
Sono quattro giorni ormai che siamo accampati qui.
Più della metà del tempo stabilito con Alexander. E ancora lui non ha trovato il modo di entrare nella prigione di nascosto.
Ogni giorno parte al sorgere del sole e torna solo quando cala, recandosi in città per cercare un indizio, un passaggio, un appiglio, qualunque cosa.
E quando torna nonostante la sua maschera di indifferenza sembra davvero turbato di non aver trovato nulla. Ogni sera di più.
E io, che vorrei essere li in prima fila a cercare, sono costretta qui.
Stare ferma mi fa impazzire; so che appena permetterò alla mia mente di svuotarsi, questa mi porterà automaticamente a voltare lo sguardo verso Ureht.
Dove c'è mio fratello.
Ormai so a memoria cosa vedrò: la prigione è una costruzione imponente al centro esatto della città, e sembra quasi sovrastarla.
Tutt'attorno ci sono un paio di linee di case. E poi la cinta muraria. Sembra davvero imprendibile come posto. E impossibile liberare Dow.
Sospiro.
Non devo pensarci ora. Starei solo peggio. Troveremo un modo di entrare sicuramente.
Nel frattempo, per evitare che la mia testa ceda alla disperazione, mi tengo impegnata.
Per lo più mi alleno.
Quando ho la spada in mano, ogni altro pensiero scompare dalla mia mente. Siamo solo io e la spada.
Anzi, non è neanche giusto pensarci come due entità separate, dal momento che la sento come una parte del mio braccio.
E sto facendo progressi, lo sento. I rimproveri e i consigli di Crad si sono radicati dentro di me, e li sento mentre mi alleno.
Così correggo la presa sulla mia arma, aggiusto il movimenti del braccio durante un fendente verticale. E particolari simili, che forse sembrano inutili ma sono così importanti.
Sento una fitta di malinconia pensando all'accademia, a Crad, alla Nursery e a Giafa. Chissà cosa stanno facendo ora.
E chissà se hanno capito che è stata la mia amica ad aiutarmi a scappare, e se è finita nei guai.
Spero davvero di no. Non se lo merita.
Uno spruzzo d'acqua in faccia mi distrae dai miei pensieri.
Nive è appena saltata nel laghetto vicino al quale siamo accampati, lavandomi completamente.
Rido e mi sbarazzo dei vestiti, per tuffarmi con lei.
Un altro modo per passare il tempo è stare con la mia partner. Giocare assieme, crescere la nostra affinità e il nostro rapporto.
Gioco abbastanza anche con Ashton. Per lui sembra quasi una novità, a volte. Come se non fosse molto abituato a giocare.
In questo momento, mentre io e la mia cucciola giochiamo a schizzarci, è seduto all'ombra di un albero a guardarci perplesso.
Ogni tanto dimena un poco la coda.
Sorrido e la do vinta a Nive, sdraiandomi sulla schiena e facendo la stella. Ho sempre amato nuotare.
Mi ha insegnato Dow, mentre a lui ha insegnato papà. La nostra prima esperienza in acqua è stata uguale, però.
Siamo stati entrambi posti sul dorso di Jeis, che ci ha portato a lungo senza farci cadere.
Spesso, anche quando ormai avevo imparato, mi divertivo ad aggrapparmi al collo del lupo e mi lasciavo trasportare da lui.
Sorrido nostalgica ricordandomelo, e per poco le lacrime non sfuggono al mio controllo, immaginando cosa staranno passando Dow e Jeis in questo momento.
Subito dopo scuoto la testa con forza, immergendomi. Non ci devo pensare.
Ho promesso ad Alexander che avrei aspettato almeno una settimana, e rispetterò la promessa.
D'altronde, la spalla sta guarendo bene. Il giorno in cui attaccheremo sarò in grado di usare come si deve sia la spada che la frusta.
E in qualche modo andrà tutto bene.
Riemergo, e gli occhi mi si posano su Nive. Le sorrido.
-Che ne dici, ti va di fare un esperimento?- propongo.
Lei inclina la testa e abbassa un orecchio, curiosa.
Sempre sorridendo mi avvicino.
Quando le allaccio le braccia al collo sento come un brivido che mi pervade. Anche lei freme. Ha capito.
Inizia a camminare lentamente, tenendo la testa fuori e il resto del corpo sott'acqua, in modo che il mio peso sia sorretto da questa.
Sono distesa, e la mia pancia sfiora la schiena della cucciola.
Mi sento genuinamente felice.
Non è come quando da piccola cavalcavo Jeis. E non è neanche paragonabile al viaggiare su Ashton.
Perchè Jeis è stato di mio padre e poi di Dow, Ashton è il partner di Alexander.
Nive invece è la mia.
Se la spada è il prolungamento del mio braccio, la cucciola lo è del mio intero corpo.
Sento i suoi muscoli lavorare e memorizzo come si muove.
Un giorno, quando lei sarà più grande, cavalcherò senza l'aiuto dell'acqua, e imparerò ad assecondare i suoi movimenti in battaglia e nella vita di tutti i giorni, stando in equilibrio ed adattandomi a lei mentre ei si adatta a me.
C'è una grande differenza fra un cavaliere in sintonia con suo lupo e uno che non si adegua ad esso, lo so bene. E ho perfettamente chiaro cosa voglio diventare.
E qui con Nive, ora, aggrappata alla sua pelliccia mentre mi lascio trasportare, sento che sono sulla buona strada per riuscirci.
Sorrido e chiudo gli occhi, abbandonandomi totalmente per qualche minuto.
-Lux!- esclama poi una voce.
Mi butto subito sott'acqua, coprendo il mio corpo nascondendomi dietro a Nive.
Alexander entra nella radura di corsa, prima di accorgersi in che situazione sono.
Al ce si blocca, arrossisce e si copre gli occhi.
-Tu fai apposta- borbotto senza staccarmi da dietro Nive -Non c'è altra spiegazione. Mancano più di due ore al tramonto, che ci fai qui?-
Ashton si alza da dov'era seduto, per farmi da scudo con il suo corpo gigante e permettermi di raggiungere i miei vestiti.
Lo ringrazio con una grattatina.
-Scusami, non volevo- mi dice quando esco da dietro al suo partner -Ma giuro che ho un buon motivo per essere qui ora. E questo motivo non include lo stalking-
Sbuffo incrociando le braccia, ma in realtà sto fremendo di curiosità. -Dimmi-
E la frase che pronuncia, con una sorta di orgoglio represso, mi fa quasi saltare di gioia. Perchè è quella che in questo momento volevo sentire più al mondo.
-Lux, ho trovato un modo per entrare in città di nascosto-

Wolf's Knights - BrothersWhere stories live. Discover now