25. Chiedimi come sto

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"Ci diremo che è facile nonostante non sia facileTutto il mondo sulle spalle come AtlanteRiusciremo a difenderci dalla genteChe non sa vedere oltre le apparenzeTu chiedimi davvero come sto Tu chiedimi se è vero e non lo soMa con te la paura è come...

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"Ci diremo che è facile nonostante non sia facile
Tutto il mondo sulle spalle come Atlante
Riusciremo a difenderci dalla gente
Che non sa vedere oltre le apparenze
Tu chiedimi davvero come sto
Tu chiedimi se è vero e non lo so
Ma con te la paura è come il mare
Nel deserto del Mojave".

Chiedimi come sto - Marco Mengoni & Bresh

Nelly sospirò, passandosi una mano sulle braccia arrossate dal sole. Era comodamente seduta sulla sedia in vimini nella terrazza dell'appartamento che lei e Andrea avevano affittato per quei tre giorni a Portofino, ormai volti al termine. Si godeva il tramonto mentre osservava il bianconero fare qualche esercizio di stretching in giardino. Anche in vacanza Andrea non aveva perso l'occasione di fare movimento, tenendosi pronto e in forma per l'imminente partenza per la pre convocazione della Nazionale. Era tutto pronto per la Germania. Tutto, tranne Nelly, che non si era ancora abituata all'idea di dover stare lontana dal suo fidanzato. Aveva promesso ad Andrea che sarebbe andata a trovarlo, pur essendo verosimilmente impossibile, solo per non leggere la delusione nei suoi occhi.

Non c'erano molte speranze che il suo capo le lasciasse dei giorni liberi per allontanarsi dall'Italia, non essendoci altri impiegati al di fuori di lei al negozio. In più, con la sessione universitaria estiva di mezzo sarebbe stato ancora più difficile. Mille pensieri occupavano la mente di Nelly, impedendole di pensare lucidamente. Anche in quei giorni non aveva avuto modo di rilassarsi nella sua Liguria, pensando senza sosta a cosa sarebbe successo nelle settimane a seguire. Andrea, invece, sembrava sereno. Si era lasciato alle spalle il campionato, con la Juventus che aveva raggiunto l'agognato obiettivo Champions League, per concentrarsi a pieno sulla sfida Europeo. Dopo l'esordio, c'erano tutte le buone intenzioni di fare le cose al meglio per mantenersi un posto nella Nazionale di Spalletti.

Nelly chiuse il suo diario azzurro, che giaceva sul tavolino di fronte a lei, poi si sporse per guardare meglio Andrea. L'esterno alzò lo sguardo, accennando un sorriso, smettendo all'improvviso di muoversi. Quasi lo sguardo glaciale e penetrante della sua fidanzata lo avesse paralizzato. Nelly non era la sola a farsi domande; anche Andrea pensava di continuo a cosa sarebbe stato di loro una volta atterrato in Germania. Dirle di stare tranquilla non sarebbe servito a niente, se non ad aumentare le sue ansie e paranoie. Si guardarono per qualche secondo, poi lui parlò.

«Due minuti e arrivo.» affermò sorridente, provocando un cenno positivo da parte di Nelly.

La mora rientrò dentro, riponendo subito il suo diario in valigia. Non voleva rischiare di dimenticarlo lì o, peggio, di perderlo, smemorata per com'era. Passando davanti lo specchio, si fermò davanti ad esso e sospirò, osservando la sua corporatura esile. Indossava un bikini bianco, che aveva comprato seguendo le suppliche di Andrea, pur non essendone convinta. Non si era mai piaciuta davvero. Il colore chiaro, quasi bianco, della sua pelle l'aveva sempre fatta sentire strana, diversa. Nelly non aveva mai pensato di essere bella, con le sue gambe magre e il suo addome eccessivamente piatto. Non si era mai sentita veramente donna.

SOTTOVOCE | ANDREA CAMBIASOWhere stories live. Discover now