2. Strano Il Mio Destino

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"Strano il mio destino, mi sorprende qui

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"Strano il mio destino, mi sorprende qui...
qui ferma a non capire
dove voglio andare."

Giorgia - Strano Il Mio Destino (1996)

Nelly sospirò, passandosi una mano sul viso. Posò la matita sul grande libro di diritto costituzionale davanti a lei, ormai esausta. Non aveva chiuso occhio tutta la notte a causa di quel maledetto calciatore che aveva incontrato la sera prima.

Lo aveva cercato su Instagram e solo così aveva scoperto della professione di Andrea: calciatore che militava nella Juventus. Poi si era maledetta mille volte per la sua ignoranza in ambito calcistico, e ancora di più in quello locale. Nonostante il club bianconero fosse conosciuto a livello mondiale, Nelly di quelle cose non ne sapeva niente. Non le erano mai interessati gli stadi o le partite di calcio. Piuttosto, le sembrava assurdo che le persone venissero pagate profumatamente per rincorrere un pallone.

Non lo aveva seguito, perché se anche c'era una possibilità che lui si accorgesse di lei fra le migliaia di persone che lo seguivano, non voleva considerarla. Si era limitata a scorrere tra i suoi post per una decina di minuti, senza applicarsi troppo, poi digitò il suo nome sulla barra di ricerca di Google.

Anche lui era di Genova come lei. Non le era sembrato strano, aveva avvertito qualcosa, forse era il richiamo del mare.

Andrea aveva solo ventiquattro anni, un anno in più di Nelly, e il mondo già fra le mani. Gli sarebbe bastata solo una parola per ottenere tutto quello che desiderava. Non doveva essere così brutto essere un calciatore di Serie A, pensò lei mentre continuava a scorrere la sua pagina Wikipedia.

«Basta, vado a prendermi un caffè. Tu vieni?» chiese Nelly a Mia, che nel frattempo non aveva minimamente distolto lo sguardo dai libri. Un po' la invidiava, quel giorno non aveva le forze di fare niente.

Mia annuì, seguendo l'amica. «Quindi non lo hai seguito?» continuò lei, facendo sbuffare Nelly che scosse poi la testa.

«Non mi va, e non voglio neanche pensare al fatto che possa notarmi fra migliaia di persone. Siamo troppo diversi, non saprei come comportarmi con uno come lui.» sospirò la mora, inserendo le monetine al distributore.

Ed era vero, lo pensava davvero. Cosa avrebbero mai potuto avere in comune quei due? Avrebbe voluto spegnere il cervello e smettere di pensarci, eppure continuava a vedere quegli occhi dappertutto.

«Non sembrava male però.» asserì Mia, ricevendo un'occhiataccia da parte di Nelly.

«Potrebbe essere la svolta, Né. Troveresti ogni tipo di stabilità.» continuò, facendo storcere il naso alla sua amica.

A Nelly non era piaciuto quel discorso così superficiale, basato interamente sulla questione soldi e fama. Non le era mai importato niente dei soldi, quando a mancarle erano gli affetti dei suoi cari. Neanche tutte le banconote del mondo avrebbero fatto tornare indietro i suoi genitori.

SOTTOVOCE | ANDREA CAMBIASOWhere stories live. Discover now