Sentii le lacrime bruciare negli occhi, il petto stringersi e il respiro farsi più corto. Non potevo piangere, non potevo mostrarmi così debole di fronte a lei.

<Il vostro piano era impeccabile. Incoraggiare il König a sfidare l'Alpha, ucciderlo e poi prendere il controllo al suo posto. Peccato che tu abbia mirato al braccio e non al cuore. La tua complice sarà furiosa adesso, perché non corri da lei a chiederle perdono?> sorrise prima di appoggiarsi alla porta, incrociando le braccia sul petto. <Oh giusto, non puoi farlo. Devi continuare a recitare la parte dell'angioletto, ora che il König è ancora vivo. Altrimenti, chi ti proteggerà in questo paese? Sai, sei fortunata, Diamond. Se non fosse per lui, saresti già morta da tempo.>

Feci un profondo respiro, serrando i pugni e lottando contro le lacrime che minacciavano di scendere. <Pensa quello che più preferisci, Isabel. A differenza tua, io non devo fingere perfezione per stare con qualcuno. Le persone stanno con me per chi sono veramente, non ho mai dovuto cambiare per piacere. E ora, se non ti dispiace, devo entrare in questa abitazione che tu chiami "casa mia" per vedere l'uomo che amo e che mi ama.> la superai ed entrai.

<Corri, piccola Diamond, ma non preoccuparti. Nel frattempo, mi sono già occupata di lui nel miglior modo possibile.> disse con un sorriso prima di dirigersi verso il salotto.

Mi avviai verso le scale e salii, aprendo ogni porta lungo il corridoio, finché finalmente, varcando la soglia della stanza, vidi Emilien sdraiato sul letto. Le ferite erano fasciate con bende nere, e gli occhi chiusi indicavano che probabilmente stava dormendo.

Emisi un sospiro di sollievo e le lacrime che prima cercavo di trattenere scivolarono incontrollate lungo le mie guance. Istintivamente, strinsi la collana di Denise al collo e mi sedetti sul letto accanto a lui.

Lasciai la collana e accarezzai le sue ferite, una ad una, prima di stringergli la mano. <Perdonami...> sussurrai con un filo di voce, sentendo i battiti del cuore accelerare. <...per tutto.>

Avrei dovuto cercare Eros Knight e allontanarmi da te. Avrei dovuto lasciarti e mantenere la mia promessa. Almeno così, non avresti mai sofferto così tanto per me.

<Tu sei stato la mia salvezza mentre io la tua condanna... Perdonami.> sussurrai, appoggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi, percependo i battiti del suo cuore e il suo respiro.

<Little red rose> una voce bassa mi chiamò. Alzai lo sguardo e incrociai quelle due gemme dorate che mi fissavano, stanche e prive di forza.

<Emilien> affermai prima di sorridere e abbracciarlo. <Scusa.> riuscii a dire mentre lo stringevo forte contro di me.

<Per cosa?> domandò lui, con mia sorpresa.

Mi alzai e incrociai il suo sguardo prima di rispondere con un nodo alla gola. <Non so cosa sia successo, volevo colpire l'Alpha, ma ero in ansia, le mie mani tremavan-> mise un dito sulle mie labbra, interrompendomi prima di asciugare le mie lacrime con il dorso della mano.

<Perdonami tu.> disse, accarezzandomi la guancia con dolcezza. <Non avrei mai dovuto coinvolgerti. Tu non appartieni a quel mondo, perdonami. Da ora in poi, farò tutto il possibile per tenerti lontana da quella vita.> aggiunse prima di stringere il mio mento, avvicinandomi a lui con un gesto gentile e posando un delicato bacio sulle mie labbra. <Credi nelle promesse, vero? Ecco la mia promessa: ti prometto che continuerai la tua vita lontana dall'inferno in cui io mi sono gettato. Sei il mio angioletto e meriti di vivere in paradiso.>

<Ma la ferita, io...>

<Shh> disse, unendo nuovamente le nostre labbra. <Non è stata colpa tua. Anzi, sono felice di avere finalmente una ferita che amo e che amerò sempre vedere sul mio corpo.> aggiunse con un sorriso. <Franz Kafka una volta disse: "chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.". E tu, piccola Helianthus, sai mentire?>

The Promise 2Where stories live. Discover now