The Promise 2

Prologo

Nel mentre che il vapore caldo dell'acqua continuò a scorrere lungo il mio corpo, la fragranza del sapone iniziò a diffondersi nell'aria.

La doccia mattutina da sempre fu il mio momento di riflessione, ma questa tranquillità venne interrotta dal suono insistente del telefono. Mi tirai fuori dalla doccia e, ancora avvolto nell'asciugamano, mi precipitai nell'altra stanza, dove il telefono continuò a squillare ininterrottamente.

Con gesti rapidi, afferrai il telefono e vidi il nome di Ryan Knight illuminarsi sul display.

<Eros> cominciò e il suo tono tradì una nota di trepidazione <devo chiederti un favore.>

Iniziai a cercare la boccetta di profumo di narciso nel cassetto <Sarebbe?> ribattei impaziente di concludere quella chiamata e con l'asciugamano stretto intorno ai fianchi.

Un breve silenzio, carico di peso e ansia, precedette le sue parole <Una promessa. Promettimi che proteggerai Diamond con la tua stessa vita, come se il suo sangue scorresse nelle tue vene.>

Non riuscii a trattenere un sorriso piuttosto sarcastico <Certo, e che ne dici se me la sposo anche?>

<Sarebbe perfetto.> rispose lui, ma la sua voce tradì l'urgenza e il peso della richiesta.

<Mi prendi in giro? Non ho intenzione di proteggere una ragazzina che neppure conosco.> dissi, cercando ancora quella dannata boccetta di profumo tra i miei effetti personali.

E poi, con un sospiro chiesi <Da cosa dovrei proteggerla?>

Un breve silenzio avvolse la conversazione e mi resi conto che il mio cuore iniziò a battere veloce nel mentre che continuai a cercare freneticamente tra i miei effetti personali <Da Ivan Ghellen.> sospirò Ryan, e potei sentire il suo respiro pesante attraverso il telefono.

Trovai la boccetta e, in seguito a due spruzzi di quel veleno, mi concentrai completamente sulla telefonata <È in carcere. Ti ricordo che sei stato tu a farlo condannare a 9 anni di reclusione.>

Io e Ivan Ghellen eravamo molto amici, finché un giorno non decise di distruggere un'intera operazione consegnando alla polizia un'intero carico di cocaina.

Fu a causa sua se ci ritrovammo in debito con uno degli spacciatori più temuti di Inghilterra.
Fu a causa sua se Joaquín, lo spacciatore, si vendicò uccidendo mia madre.

Ivan distrusse la mia vita in un secondo e io la sua facendolo condannare per spaccio di droghe pesanti al posto di droghe leggere come me.

<È uscito un mese fa e l'ho fatto condannare per te.> sottolineò Ryan con gravità, alzai gli occhi al cielo.

<Ryan, lo hai fatto perché ti sentivi in colpa per quello che tuo figlio mi ha fatto passare. Quell'uomo ha distrutto la mia vita.> risposi con rabbia nel mentre che misi la chiamata in vivavoce e incominciai a indossare i miei vestiti.

<Ivan mi ha minacciato. Vuole vendicarsi, Eros, di me e di te.> potei percepire il suo respiro tremante attraverso il telefono.

<Sai chi sono diventato? Che ci provi.>

<Lo so, per questo ti ho chiamato. Ivan si vuole vendicare di me tramite Diamond.>

<Era meglio se la lasciavi in orfanotrofio. Che famiglia le hai dato? Tra Black, Xavier e ora Ivan si sarà pentita di averti seguito.> dissi con indifferenza, mentre completai di vestirmi.

<Le ho fatto fare il militare, sa come proteggersi. Ma ho bisogno che tu mi assicuri che rimarrà in vita.> rispose lui con tono di supplica.

<Scordatelo. Non ho niente a che fare con tutto questo.> dichiarai con freddezza cercando la giacca da abbinare alla camicia nera e ai pantaloni grigi eleganti.

<Allora la lascerai morire per vendetta come è successo a Denise?> Ryan sussurrò quelle parole, scuotendo la mia pazienza e risvegliando una rabbia profonda.

<Non nominare mia madre.> ringhiai stringendo i pugni con enorme ferocia.

<Allora aiuta Diamond. Sai benissimo che la mia vita ormai sta per giungere al suo termine, promettimi che la proteggerai. Lei è l'unico angelo in mezzo a tutto questo caos.> la sua voce incominciò ad affievolirsi ad ogni parola.

Scoprii recentemente che Ryan Knight era affetto da una malattia terminale. Si trattava di una forma rara e aggressiva di cancro in uno stadio avanzato.

Ryan decise di nascondere questa dolorosa verità alla sua famiglia e continuò ad affrontare la malattia con notevole stoicismo.

<E io cosa ci ricavo?> chiesi cercando un motivo valido per accettare questa proposta.

<Cosa desideri?> Ryan rispose con voce debole, disposto a fare qualsiasi cosa per assicurarsi la mia cooperazione.

<La vendetta. Trasferirai a mio nome tutti i tuoi beni. Voglio che Black e Xavier rimangano senza niente. Voglio vederli implorare per un solo dollaro, seguire l'avvocato, come dei cagnolini, per ottenere la percentuale legale. Voglio che quei due criminali mi supplichino per riavere indietro le aziende per cui hanno tanto lavorato.> dettai con voce dura.

Un lungo silenzio avvolse la linea, attesi con enorme indifferenza la sua risposta mentre mi incominciai ad abbottonare la camicia nera <Se tu mi prometti che a Diamond non accadrà nulla dopo la mia morte, io ti darò ciò che desideri: quasi l'intero patrimonio dei Knight.> accettò finalmente Ryan, con una nota di rassegnazione nella voce.

<Quasi?> chiesi con sospetto, mentre finii di abbottonare la camicia.

<Intesterò a Diamond la villa qui in Germania e tutti i beni ad essa legati. Non posso lasciarla senza nulla.>

<Vivo in Brasile, a São Paulo, come vorresti che la convinca a trasferirsi se neanche la conosco?> obiettai con scetticismo anche se già accettai il peso della promessa che avrei effettuato da lì a poco.

<Tu promettimelo e lascia il resto a me. La convincerò a venirti a cercare.>

<Promesso.> dichiarai, con una sensazione di angoscia che si insinuò nella mia anima.

Un profondo sospiro di sollievo fu la sua risposta <Ti ringrazio.>

Conclusi la chiamata raggiungendo la mia auto e dirigendomi verso la clinica Lux.

In seguito a poco più di mezz'ora ritrovai nella mia email l'intera documentazione relativa a Diamond One, quando nacque, dove visse, cosa effettuò, cosa subì.

La sua intera vita su un documento digitale del quale studiai ogni singola virgola.

Quella promessa divenne il legame più sacro e indissolubile tra me e la mia Helianthus, un impegno solenne a proteggerla e amarla con una passione incrollabile. Ma, in quel momento, non seppi quanto profondo e pericoloso sarebbe divenuto il potere che Diamond avrebbe involontariamente iniziato ad esercitare su di me.