Eros 1

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La vita è un susseguirsi di sfide, e spetta a noi decidere se
affrontarle con determinazione o ritirarci nell'oscurità.
Eros Knight

1 anno dopo

Il proiettile di Luke attraversò la mia giacca antiproiettile e si insinuò vicino al mio cuore. Sentii un'agonia intensa nel momento in cui il metallo si conficcò nella carne.

Il proiettile mi causò una lesione grave, provocando sanguinamento interno. L'arteria principale venne danneggiata e il sangue scorse incontrollato. La giacca antiproiettile, che indossai prima per precauzione, riuscì ad attenuare l'impatto, ma non poté evitare completamente il danno.

Il mio corpo iniziò a lottare per la vita, ma la perdita di sangue ebbe il sopravvento. La mia pressione sanguigna crollò rapidamente, e il mio cuore iniziò a rallentare il suo ritmo. La mancanza di ossigeno danneggiò il mio sistema nervoso centrale, portando a uno stato comatoso.

Nonostante la giacca antiproiettile fosse riuscita in parte a proteggermi, entrai in un coma profondo, nel quale il mio corpo lottò per sopravvivere mentre il mondo esterno svanì nel buio.

In seguito a settimane di coma, mi svegliai in una stanza sterile e luminosa dell'ospedale.

Sentii la mia mente confusa, i ricordi dei momenti precedenti al coma divennero come pezzi di un puzzle sfocato. Percepii la debolezza diffondersi in tutto il mio corpo, come avessi perso un'eternità di forza fisica.

Il mio corpo divenne vulnerabile, i muscoli ridotti a ombre delle loro forme precedenti. Presentai difficoltà a muovermi, e i medici mi spiegarono che avrei dovuto affrontare un lungo percorso di riabilitazione per riacquistare la forza e la mobilità precedenti.

La ferita vicino al cuore richiese l'urgenza di un intervento chirurgico e lasciò una cicatrice visibile sul mio petto proprio di fianco al tatuaggio "Step By Step", un segno della crudeltà passata.

Dopo il mio risveglio dal coma, il percorso riabilitativo fu un viaggio impegnativo e prolungato. Il team medico sviluppò un piano specifico basato sulle mie esigenze.

Nel corso delle prime settimane, mi concentrai maggiormente sulla riacquisizione delle abilità motorie di base. Gli specialisti in riabilitazione fisica mi guidarono attraverso esercizi di fisioterapia per migliorare la forza muscolare e la mobilità.

Mentre incominciai a riguadagnare forza, gradualmente iniziai a muovermi dal letto d'ospedale alla sedia a rotelle e poi a camminare con il supporto di tutori.

La mia riabilitazione coinvolse anche sessioni di terapia occupazionale per aiutarmi a recuperare le abilità quotidiane, come mangiare, vestirmi e curarmi.

La riabilitazione cardiorespiratoria invece fu fondamentale per ripristinare la mia capacità di respirare in modo efficace e recuperare la salute del mio cuore.

Questo percorso riabilitativo durò diversi mesi, isolato dal mondo esterno effettuai progressi costanti, ma spesso accompagnati da sfide fisiche e mentali.

Alla fine del mio percorso, recuperai molte delle mie abilità precedenti, sebbene potessi ancora percepire alcune limitazioni dovute alla ferita vicino al cuore.

In totale, la mia riabilitazione durò circa un anno.

La mia determinazione e il sostegno di Isabel e del team medico furono fondamentali.

Isabel mi accompagnò ininterrottamente durante il mio percorso riabilitativo, fornendo il suo sostegno mentre ero in coma e rimanendo al mio fianco durante l'intero intervento chirurgico.

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