𝑭𝒊𝒐𝒓𝒊 𝒅'𝒊𝒃𝒊𝒔𝒄𝒐💮

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«Fiori? Davvero? Questa è la tua idea geniale per poterla conquistare?»

«Andiamo, le piaceranno di sicuro. A quale ragazza non piacciono i fiori?»

«Kira non è esattamente uguale a tutte le altre»

«Sono sicura che le piaceranno, i fiori vengono sempre apprezzati come dono. Allora, quale preferisci?»

April aprì un enorme raccoglitore color rosa confetto, dove una lunga serie di fiori essiccati erano appiccicati alla carta con dello scotch di plastica: che assassina naturale, più che una collezionatrice di fiori sembrava un'assassina che teneva parti delle sue vittime attaccate col nastro adesivo su un foglio.

Aveva ogni specie di pianta lì dentro, a partire dai tulipani, passando per i gigli e arrivando infine ai girasoli: come avesse fatto ad infilare un girasole lì dentro io non lo so, fatto sta che tra quelle pagine potevi osservare ogni creazione erbivora che madre natura avesse deciso di far nascere sul pianeta Terra e forse qualche cosa addirittura di alieno.

Ancora non ero totalmente sicuro dell'idea che aveva avuto April: ripensandoci bene i fiori erano veramente l'opzione migliore per poter fare a Kira un magnifico regalo di compleanno, ma non le avevo mai chiesto quali fossero i suoi preferiti, dovevo andare ad intuito e io non ero esattamente una cima in quelle cose.

Sapevo che i colori scuri non le si addicevano, fiori come le rose o le viole non erano il suo genere: avrei puntato sulle margherite se non fossero state troppo banali o sui denti di leone, ma sapevo che il giallo acceso non le stava poi così bene. Le calle erano troppo eleganti, i papaveri troppo delicati e si sarebbero spezzati ancor prima di poterli prendere in mano.

Garofani, orchidee, lavanda, nel libro di April c'erano milioni di specie diverse di fiori, ma nessuno sembrava fatto apposta per Kira finché non arrivò a una delle ultime pagine

«Questo!» esclamai puntando il dito sulla pagina «Che fiore è?» chiesi ad April

«Un ibisco bianco» mi rispose lei «Fiorisce a settembre di solito, è un fiore piuttosto delicato e va lasciato crescere in penombra per evitare di rovinarne i petali»

Era perfetto, un piccolo fiore chiaro e puro come la sua anima, che sarebbe stato perfetto tra i suoi capelli castani e a contrasto con la sua pelle olivastra, un fiore che avrebbe potuto tenere vicino essendo lei solita stare negli spazi un po' bui, ombrosi a tal punto da sentire una leggera brezza di fresco anche in piena primavera

«Ne vuoi un mazzetto?» mi chiese April prendendo in mano le chiavi ed incamminandosi ad aprire la serra di casa sua

«Si per favore» le risposi passandomi una mano nel ciuffo e seguendola lungo il sentiero cespuglioso ricolmo di piccole orchidee giallognole

«Sono la tua scelta finale? Ibisco bianco?»

«Assolutamente» dissi sistemandomi il colletto della camicia e lisciandomi la cravatta «Staranno benissimo sulla sua tomba»

Short dark storiesWhere stories live. Discover now