𝑨𝒓𝒕𝒆 𝒕𝒖𝒓𝒄𝒉𝒆𝒔𝒆🖌️

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Non ho mai condiviso l'idea che tutto sia arte, non ho mai concepito come qualcuno potesse meravigliarsi nel vedere una buccia di banana attaccata al muro con lo scotch o un paio di cubi installati malamente sul pavimento. Per me l'arte era sempre stata sinonimo di fatica, mettere tutto te stesso, allenarti giorno dopo giorno per raggiungere la perfezione tanto desiderata.

Per me arte era ogni pratica che fosse una miscela di talento, vocazione e duro lavoro. Per me l'arte era tutto questo, finché non conobbi lui e mi resi conto che senza fare nessun sforzo, senza far altro che respirare, lui era arte.

I suoi ricci castani che svolazzavano al vento, la sua pelle bianca come il latte così delicata sotto i raggi del sole da diventare subito rossa, le sue lentiggini sparse ovunque, il naso dritto e perfettamente centrato sul suo viso simmetrico. E i suoi occhi, quelle due pozze turchesi che non potevi far a meno di guardare sognante, immaginando di poterglieli cavare via con una matita 4H appuntita ed infilare in un barattolo così da poterli osservare tutto il giorno, con tanto di etichetta.

Ma sarebbe stato uno spreco inutile, senza il suo viso perfettamente liscio e il suo corpo scolpito dagli dei le sue iridi non avrebbero espresso la stessa arte che riusciva a trasmettere con la sua sola intera essenza.

Non c'era un particolare di lui che non amassi, a partire dalle guance incavate e la mascella scolpita che lo rendevano degno di essere disegnato e cartonizzato da Tim Burton fino ad arrivare alle gambe lunghe e muscolose, capace di sorreggere il suo peso, i suoi bicipiti e il mio esile scheletro messi assieme.

E quelle labbra morbide, così carnose, così umide dopo averle baciate per ore e ore sul divano di casa sua, così gonfie dopo averle morse violentemente in preda all'eccitazione, così dolci e così diaboliche allo stesso tempo. Quelle labbra che sanno farti toccare il cielo con un dito e mandarti all'inferno pochi istanti successivi.

Amavo ogni cosa di Dimitri, forse l'unica pecca del suo essere arte era la sua eccentrica personalità e il suo desiderio di essere il maschio alfa della situazione: il maschio alfa non prova interesse per gli artisti magrolini sprovvisti di tette e culo, il maschio alfa sbava dietro le donne con le curve prosperose e il trucco in viso. Il maschio alfa è conosciuto per essere un donnaiolo, un playboy, un don giovanni in grado di portarsi a letto qualsiasi ragazza adocchiata in una discoteca, in un bar o in uno squallido strip club.

Dimitri non avrebbe mai accettato di essere gay, non avrebbe mai accettato di rinunciare al suo impeccabile ruolo da dominatore così come io non avrei mai accettato di vivere in questo mondo sapendo di non poterlo avere a fianco, sapendo che qualsiasi cosa io avessi cercato di fare non sarebbe mai stato abbastanza per convincerlo a stare con me.

Guardarlo ogni sabato sera uscire con l'intento di portarsi una donna in macchina, in un motel, in spiaggia, dietro un masso a fare l'amore mi rendeva uno straccio. Il cuore mi si spezzava all'idea di saperlo per sempre insieme ad un'altra, motivo per cui in questo momento sono appeso al soffitto della mia soffitta, con la corsa stretta al collo e una lettera infilata nel taschino della camicia dedicata interamente all'uomo che ho sempre amato e che non avrei mai potuto avere.

Short dark storiesWhere stories live. Discover now