𝑹𝒊𝒆𝒔𝒄𝒐 𝒂 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓𝒕𝒊 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆🫀

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«Credi che ci stia guardando da lassù?»

«Non ne ho idea Sky, lo sai che non sono una cima in certe cose» le risposi voltandomi a guardarla

I suoi lunghi capelli biondi erano sciolti per terra, riuscivo a malapena a vederle il viso da quanto fosse alta l'erba di quel campo: si vedeva che su quella collina non ci passassero molte persone, non c'erano segni di calpestamento se non quelli che avevamo lasciato noi due salendoci poche ore prime

«Secondo me ci osserva sempre» continuò incrociando le dita al petto «Altrimenti la morte non avrebbe senso, dico bene? Se muori e dopo non c'è nulla, che senso avrebbe vivere?»

«Forse il vero senso della morte è farti capire quanto sia breve la vita per sprecarla in cose stupide e banali come rincorrere il denaro»

Skyler si girò a fissarmi coi suoi enormi occhi verdi, sorrise e mi toccò il naso con un dito

«Ti sei fumato troppe canne Sammy, stai diventando sentimentale»

«Non è vero» le risposi alzandomi a sedere «Beh sì lo ammetto, forse mi sono fatto uno spinello di troppo ma di certo non sto diventando una bambina emotiva come te«

Lei non ribatté inizialmente, rise soltanto guardando ancora verso il cielo, cercando tra le stelle le risposte alle sue domande o semplicemente gli occhi del suo amato fratello scomparso pochi giorni prima. Suo fratello Hector, l'unico amico che avessi mai avuto, l'unico di cui potessi fidarmi veramente stroncato da una meningite fulminante. Quanto odiavo quel mondo, quanto odiavo la nostra condizione di povertà, la nostra sfortuna; quanto odiavo essere vivo sapendo che lui, il ragazzo per cui avrei dato tutto, non fosse lì con me.

Avrei pagato oro per poter prendere il suo posto, lui era quello con le idee geniali e i sogni nel cassetto, lui era quello intraprendente che voleva girare il mondo con pochi spiccioli e uno zaino sulle spalle. Io ero solo il cagnolino che lo seguiva con gli occhi lucidi sperando di poter diventare simile a lui un giorno

«Sam, stai piangendo...» disse Skyler tirandosi a sedere accanto a me

«E' solo una tua impressione» risposi nascondendo le lacrime che stavano iniziando a scendere lungo le mie  guance

«Non credo lo sia, stai veramente diventando emotivo»

«Come fai a dirlo?» ridacchiai scuotendo la testa e cercando di nascondere il mio dolore

Lei mi passò una mano sulla viso: era fredda, gelida, a contatto con la mia pelle calda mi fece lo stesso effetto di un cubetto di ghiaccio e rabbrividii. I suoi occhi scrutarono la mia anima come se contenesse i segreti dell'universo e quando trovò ciò che stava cercando allargò le palpebre e le lacrime iniziarono a scorrere sul suo candido viso contornato da un sincero sorriso emotivo

«Sam» sussurrò commossa passandomi un dito sotto l'occhio «Lo capisco quando cambi atteggiamento, quando lasci che le emozioni prendano il sopravvento. Quando ti togli quell'espressione finta dal viso»

«Come puoi capirlo?» bisbigliai ad un centimetro dalle sue labbra 

«Perchè riesco finalmente a vederti il cuore»

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