Eros 16 (parte 2)

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Chiuse con forza la collana, e un brivido mi attraversò l'intero corpo.

<Vedevi l'anima di un uomo distrutto dopo soli 26 anni in questo mondo.> concluse, prima di avvicinarsi e posare un delicato bacio sulle mie labbra. <Andiamocene> sussurrò. <Lascia il Brasile, la mafia, il passato, e vieni via con me.> continuò, circondando il mio volto con le sue mani calde e alzandosi in punta di piedi per posare la sua fronte sulla mia, chiudendo gli occhi. <Solo io e te.> sussurrò, avvolgendomi in un abbraccio.

La strinsi a me, inspirando il profumo dei suoi capelli e lasciandomi avvolgere dal suo calore.

Vorrei, vorrei tanto accettare, partire con lei e iniziare una nuova vita. Ma come avrei potuto?

Ho giurato fedeltà alla fazione, e chiunque tradisca quel giuramento paga con la vita. Che sia Leta, Tabe, Phala o König, non fa differenza. Chiunque si unisca alla mafia può uscirne solo tramite la morte. È sempre stato così e sempre lo sarà. Non esiste alternativa.

In più, ho promesso a me stesso di vendicarmi di quell'essere e quel bambino e io mantengo sempre le mie promesse.

Non posso lasciare la mafia o il mio passato.

Non posso.

E... la verità? Non voglio.

Ho lottato per questa posizione e questo potere.
Ho sofferto a causa del mio passato.

Abbandonare tutto e partire significherebbe perdonare Black e Xavier Knight.

Abbandonare tutto e partire significherebbe morte certa. La fazione del König è una delle più grandi mafie al mondo, e che io sia Eros Knight o meno, questo non cambia. Se tradisco i miei compagni, mi cercheranno, mi troveranno e la morte sarà la mia giusta fine.

Sciolse l'abbraccio guardandomi negli occhi. <Accetti?> domandò con dolcezza.

Scossi leggermente la testa e abbassai lo sguardo per un breve istante. <Non posso...> affermai quasi sussurrando, rialzando gli occhi su di lei. <E non potrò mai.> conclusi con tono deciso, vedendola allontanarsi di un passo.

I suoi occhi si riempirono di lacrime. <Per lei? Non riesci a lasciare Isabel, vero?> sussurrò con voce tremante.

Cercai di avvicinarmi, ma lei fece un altro passo indietro, alzando la mano nella mia direzione. <Oppure è per Victoria? O c'è un'altra donna nella tua vita?>

<Diamond, di cosa stai parlando?> chiesi, confuso.

<Ti farò una domanda e voglio una risposta sincera.>

Annuii alla sua affermazione. <Dimmi> risposi.

<Me o Isabel?> domandò, avvicinandosi di un passo.

Non risposi e la continuai a guardare, sicuro che sarebbe stata lei a rispondere alla sua stessa domanda.

<Tu non sei mio ma di Isabel.>

I suoi occhi brillavano di una luce diversa, carichi di paura e delusione.

<No. Io non appartengo a nessuno.>

<Quindi, mi stai dicendo che passate le notti a giocare a carte insieme?>

Alzai gli occhi al cielo, sorpreso di udire quelle parole dalla stessa donna che ieri mi aveva confortato.

<Vedi? Io non sono come lei. Non accetto di condividerti. O ti riservi esclusivamente a me...>

<Oppure?> domandai, interrompendola.

The Promise 2Where stories live. Discover now