CAPITOLO 12

88 12 0
                                    

I due giorni successivi passarono velocemente. Gli attori del cast furono completamente immersi nelle loro pratiche burocratiche e nel loro lavoro da svolgere prima di andare fisicamente sul set.

I produttori e sceneggiatori chiusero i copioni che avrebbero consegnato sotto dati criptati nei giorni successivi, scena per scena, per evitare ulteriori indiscrezioni.
Jenna ed Emma completarono tutte le scene e collaborarono con determinate modifiche.
Era tutto perfetto ed era stata una settimana veramente piena di lavoro. Il giorno dopo sarebbero tornati a casa e dopo due settimane avrebbero ricominciato la loro routine attoriale.

Di conseguenza, visto che i ragazzi non si sarebbero incontrati prima del loro arrivo in Romania, decisero di organizzare qualcosa di speciale prima di salutarsi.

<<Dai! Decidetevi!>> esclamò Joy buttandosi a peso morto su uno dei divanetti, scocciata dall'indecisione dei suoi amici.

I ragazzi del cast si erano riuniti nella living room dell'hotel, cercando di decidere cosa fare l'ultima sera. La proposta principale era quella di andare a ballare e alcuni avevano proposto diversi locali nelle vicinanze, ma nessuno sapeva quale scegliere visto il rischio di essere visti, paparazzati e fotografati fuori da qualsiasi discoteca.

<<Non c'è alcuna clausola che ci vieta di andare a ballare, vero?>> chiese Giorgie ironicamente.
<<No, sicuramente c'è quella dove richiedono di usare il cervello, ma per te era inutile.>> rispose Jenna ridendo, senza farsi scappare l'occasione di prendere in giro il ragazzo che, stranamente, non prese a male la battuta.
Emma rise insieme a lei.

In quei giorni non avevano proferito parola di quanto accaduto sulla spiaggia, probabilmente perché erano così immerse nel loro lavoro che non avrebbero avuto tempo neanche se l'avessero voluto, ma anche quando c'erano momenti di pausa da tutto scelsero di non parlarne.

Era come se avessero nascosto tutto sotto la sabbia in superficie, perché ogni tanto, la mente delle due si perdeva amabilmente sotto quei granelli, ripercorrendo ogni singolo momento.

<<Beh potremmo prendere in considerazione il FallOut... ne hanno parlato molto bene e dicono che abbia anche un'ottima discrezione. Questo hotel ospita moltissime celebrità e quindi spesso il locale organizza serate a cui partecipano anche loro. La sicurezza e la privacy sono le loro priorità.>> propose Hunter, mostrando la pagina social del locale agli altri.
<<Non sembra male però.>> asserì Giorgie.
<<Questa sera è total black!>>
<<Okay ci sto!>> esclamò Jenna seguita dagli altri, ma il suo entusiasmo venne interrotto da una sfilza di messaggi da parte di Evans, che quella settimana non l'aveva mollata un attimo. Sospirò scocciata.

Quella storia doveva finire.
Rispose approssimativamente al ragazzo, quasi a monosillabi, ma Emma riuscì a vedere parte della conversazione e non potè trattenere un certo fastidio.

"Mi manchi"
"Per favore, quanto torni vediamoci."
"Cos'hai Jenna?"
"Ti prego rispondimi"

In quel momento entrò Kara, l'assistente esecutivo di regia. Aveva lo sguardo basso sul telefono ma quando si sentì osservata alzò gli occhi dallo schermo e vide i ragazzi riuniti lì.
<<Buongiorno a tutti.>> salutò, ricambiata animatamente dagli altri, tranne da Jenna che fece un semplice cenno con la mano.
<<Non volevo interrompervi, ho soltanto dimenticato gli occhiali in sala.>> spiegò alzando la custodia che fino a quel momento era sul tavolo.

Emma seguì con gli occhi Jenna, la quale si alzò e andò vicino alla finestra mentre rispondeva velocemente a quei messaggi, con la faccia corrucciata. Sentì una sensazione di gelosia passarle nel petto, così forte che non controllò neanche lei le sue parole.

<<Kara>> la chiamò <<vuoi unirti a noi stasera?>>
Jenna si girò di scatto. La vide incredula con la coda degli occhi mentre si rivolgeva all'assistente.

"Scacco matto."

Kara sorrise a trentadue denti, spostando lo sguardo a terra imbarazzata, ed Emma finse di osservarla interessata.
<<Grazie signorina Myers, io->>
<<Chiamami Emma, per favore..>> incalzò la ragazza poggiando i gomiti sulle ginocchia, interrompendola. Si permurò sempre di tenere sott'occhio la mora, che aveva messo il telefono in tasca e la osservava con aria interrogativa.

Kara si fermò per un attimo e poi riprese <<Grazie, Emma,>> marcò il suo nome come per puntualizzare <<ma purtroppo devo declinare l'invito. Ho l'aereo stanotte, domani mia sorella si sposa e devo preparare tutto per la partenza. Sarà per la prossima volta, grazie per la cortesia.>>
<<Si, non preoccuparti sarà per la prossima volta, se ci sarà.>> rispose Jenna con un sorriso che il suo tono tradiva palesemente, mostrandone la falsità.
<<Porta i migliori auguri a tua sorella da parte nostra.>> continuò Emma, appoggiandosi nuovamente contro lo schienale ed accavallando le gambe.
Sia Kara, che Jenna, seguirono i suoi movimenti lenti e fluidi.
Quanto le stava piacendo mandare la mora in tilt...

Kara salutò subito dopo, ringraziando i ragazzi.
Emma osservò nuovamente la mora, ed era sicura di essere riuscita a suscitare la sua stessa reazione precedente in lei.

Era proprio un dispetto e c'era riuscita alla perfezione. Era infantile come cosa, lo sapeva, ma in ogni caso aveva avuto la sua soddisfazione.
<<Quindi?>> battè le mani Naomi, richiamando l'attenzione dei suoi compagni.
<<E FallOut sia!>> rispose la ragazza dagli occhi oceano, seguita dall'entusiasmo degli altri.
<<Chiamo per il privé?>> si offrì Hunter.

<<Quello con accesso diretto alla pista.>> rispose Jenna puntando lo sguardo su Emma, che la guardava dal basso nella stessa posizione, sulla poltrona <<Stasera si balla!>> esclamò, lasciando che una luce si accendesse negli occhi di entrambe.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaWhere stories live. Discover now