CAPITOLO 5

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-Ore 7:30-

La sveglia di Jenna suonò creando un trambusto generale. Riuscì a spegnerla dopo pochissimi secondi, appuntandosi mentalmente che avrebbe dovuto decisamente cambiarla. Sospirò scocciata e tirò via le coperte soffici con riluttanza.
Sarà una giornata infernale …” pensò facendo mente locale di tutte le cose che avrebbe dovuto fare nell’arco del giorno.

Decise di chiamare i suoi genitori, per raccontargli del ritrovo con tutto il cast e per sapere come stessero. Era riuscita a passare a casa prima di partire per uno shooting a Los Angeles, ma dopo era subito atterrata in California per gli impegni della serie.
Quando ebbe attaccato il telefono si fiondò nella doccia, ripensando alla serata precedente.
Era veramente felice di aver ritrovato uno dei cast migliori con cui avesse mai lavorato, ma sapeva che la sua felicità dipendeva da una persona. Pensò subito ad Emma, e a quanto le era mancato passare del tempo con lei. Quella ragazza era un sole e sapeva sempre come farla ridere.
Durante le riprese della prima stagione era cosi felice di sapere che avrebbe avuto moltissimo screen-time con lei e sperava lo stesso anche per la seconda che incombeva sulle teste di tutti gli attori.

Ieri aveva provato quell’insolito fastidio nei confronti di Georgie, ma cercò di convincere se stessa col fatto che era solo un’impressione. Non aveva mai fatto caso a lui più di tanto come persona. Si accorse che effettivamente non gli aveva mai rivolto la parola da sola se non per delle situazioni relative al loro lavoro.
Era cosi fastidioso quando le si azzeccava addosso …” pensò d’un tratto “ci stava palesemente provando con lei.”
Ne era sicura. Dopotutto il ragazzo aveva sempre osservato Emma da lontano, come se fosse l’oggetto dei suoi desideri …
Nonostante l’acqua calda che scorreva sulla sua pelle, Jenna avvertì un brivido.
Aprì ancora di più il getto della fontana e cercò di focalizzarsi su altro.

-Ore 6:45-
La sveglia biologica di Emma aveva ufficialmente sancito l’obbligo di aprire gli occhi. Erano mesi ormai che si svegliava ad orari sballati, questa volta era ancora più tragica, visto che il mal di testa della sera prima non era andato via.
Si fece una doccia calda e si vestì con una semplice tuta bianca e nera. Avrebbe fatto colazione con quella poi si sarebbe cambiata per il meeting delle 11 presso la struttura Netflix.
Si buttò sul divanetto della sua stanza e aprì il suo laptop per dare un check alle email. Provò in tutti i modi a distrarsi ma il dolore alle tempie non le dava tregua. Diede un occhio nel suo zaino ma di antidolorifici neanche l’ombra. Si ricordò però delle parole di Jenna in ascensore il giorno prima e sperò che avesse qualcosa per lei per affrontare la giornata. Erano le 8 e immaginò che la sua amica fosse già sveglia.

EMMA: Jens hai qualcosa per il mal di testa? Il dolore non mi da tregua

La risposta non tardò ad arrivare, dopo qualche minuto il display del suo telefono si illuminò.

JENNA: Ho tutto per te, tesoro. Passa in camera mia.

Emma fissò quel tipo di risposta per un minuto intero. Si chiese se Jenna avesse capito che aveva appena scritto una bomba. Prese una bottiglia d’acqua dal mini bar e uscì dalla sua stanza.

Appena fu fuori dalla porta della mora bussò due volte, annunciando chi fosse.
<<Arrivo!>> sentì qualche attimo prima che la porta si aprisse.
Quando la porta si aprì Emma era sicura di avere davanti a sé una divinità.
Jenna aveva i pantaloni di un completo beige, ma sopra aveva solo una bralette di pizzo bianco che le arrivava poco sopra l'ombelico, contornato da addominali tonici. Aveva i capelli bagnati e un asciugamano intorno al collo.
Passarono attimi che a Emma parvero lunghissimi, quando si sentì afferrare per la spalla e tirare dentro la stanza.
<<Entra su, mi farai gelare!>> esclamò sorridente la mora chiudendo la porta alle sue spalle e focalizzandosi sull'amica.
<<Terra chiama Emma, di nuovo! Caspita questo mal di testa ti ha abbaiata.>>
<<Cavolo non dirmelo, non mi ha dato tregua.>> disse Emma ricomponendosi e stropicciandosi gli occhi.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaWhere stories live. Discover now