CAPITOLO 7

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La giornata al quartier generale del colosso di Netflix fu pesante ma scorrevole.
La riunione diede le informazioni necessarie agli attori per l'inizio delle riprese della seconda stagione. Avrebbero iniziato a girare tra due settimane, in Romania.

Dopo la pausa pranzo fu il turno delle firme delle proroghe dei contratti. Ognuno di loro pose la propria firma sulle condizioni di ripresa e gli venne consegnato un fascicolo dove c'erano tutte istruzioni da seguire prima di andare sul set.
Le istruzioni erano cristalline come l'acqua, così come gli obblighi imposti dalle clausole legali.
Gli attori avevano il divieto assoluto di parlare con terzi dell'andamento delle riprese, degli avvenimenti e delle dinamiche all'interno del cast. Per evitare indiscrezioni vennero posti anche obblighi di non divulgare informazioni tra gli stessi attori che non facevano parte di uno stesso nucleo.
Jenna tirò un sospiro di sollievo nel sapere che Emma non era presente nella "lista del silenzio" e viceversa.

Erano le 17 passate del pomeriggio quando inziarono ad arrivare le prime navette per riportare il cast in albergo. Nei giorni successivi sarebbero comunque dovuti ritornare per discutere dei contenuti nei fascicoli.

Nella breefing room entrò uno dei responsabili legali di Netflix, dove con grande eleganza e cortesia chiese l'attenzione di tutti.
<<Giù, all'entrata dell'edificio troverete molti giornalisti che vorranno informazioni da voi. Siete pregati di non parlargli e di non dirgli nulla come già espresso nelle clausole che avete firmato poc'anzi. Vi preghiamo di mettere in massima sicurezza i documenti che vi sono stati consegnati per evitare indiscrezioni giornalistiche. Facciamo completo affidamento alla vostra professionalità.>> disse l'uomo in giacca e cravatta, dopo una pausa si premurò di comunicare che un altro incontro era tra due giorni, con riunioni selettive per un gruppo di attori per volta.

Gli addetti alla sicurezza fecero uscire gli attori uno alla volta. Emma, Hunter, Catherine e Percy uscirono per prima, seguiti da Jenna, Georgie e Joy.

D'improvviso, dopo dei movimenti sospetti, un giornalista si buttò tra la calca e perse l'equilibrio spintonando Georgie.
Il ragazzo, contrariamente a quello che gli era stato detto di fare, aveva il suo fascicolo in mano, che per il colpo gli cadde a terra, facendo fuoriuscire dei fogli.
Una scarica di flash di avventò su di lui per cercare di catturare il contenuto delle pagine riservate.
Le guardie del corpo intervennero in pochi secondi allontanando i giornalisti anche in modo brusco. Georgie raccolse i suoi fogli e si precipitò nella prima navetta che partì immediatamente.

Jenna, che assistette a tutta la scena davanti a sé, rimase indignata per il comportamento dei giornalisti, ma era furiosa con il ragazzo che non aveva rispettato le regole e le richieste esplicite.
Questo suo gesto poteva mettere a repentaglio l'intera produzione della serie e questa cosa avrebbe gravato su tutti loro.

"Io lo anniento."

La prima navetta era già arrivata in albergo e gli attori che vi erano all'interno erano tutti nella hall per aspettare gli altri.
Non appena il secondo van si fermò, Jenna uscì dell'autovettura come una furia e si precipitò in cerca del responsabile di quello che era accaduto prima.
Emma, esausta della giornata, era seduta su uno dei divanetti. Sentì il rumore dei tacchi della ragazza e sapeva che la cosa non sarebbe finita bene, soprattutto perché Georgie non si era minimamente scusato per l'accaduto.
<<È stato un incidente.>> aveva semplicemente detto scrollando le spalle una volta entrato nella navetta.

<<Ma si può sapere cosa diavolo ti è saltato in quel cervello?>> domandò la mora con tono autoritario non appena lo vide da lontano.
Emma si alzò e le posò una mano sulla spalla. Non era per allontanarla, ma solo per cercare di calmarla. Gli occhi di Jenna si puntarono su di lei e per un attimo tutto parve essere normale, fino a quando Georgie non parlò e i suoi occhi tornarono ad essere di fuoco.
<<Scusami?>>
<<È il minimo che dovresti fare, scusarti con tutti noi. Perché diavolo sei uscito con quel cazzo di fascicolo sotto al braccio? Cosa pensavi, che non lo avrebbero notato?>>
<<È stato un incidente, il giornalista è caduto.>> disse il ragazzo alzandosi dalla poltrona.
<<Un incidente? Serio? Sai, io penso che tu creda ancora a Babbo Natale, Georgie. Era tutta una messa in scena! Diamine, non è difficile!>> esclamò Jenna, con un tono di voce più concitato.
Joy si mise al suo fianco, e le diede ragione. <<Si sono messi d'accordo dopo aver visto il fascicolo. Eri l'unico più esposto, sei stato imprudente.>>
<<Almeno ricordi che tipo di fogli sono caduti? Magari li hai visti.>> propose Emma sospirando, con sguardo serio.
<<Cosa ti fa pensare che sia riuscito a vederli? Li ho raccolti velocemente non ho la palla magica, cazzo!>> rispose Georgie. Si sentiva accerchiato e sapeva di aver sbagliato, non sapeva più come difendersi.
<<Ma come cazzo ti permetti di parlarle in questo modo!>>> Jenna si alterò ancora di più nel sentire la risposta nei confronti di Emma. Si protese in avanti con il corpo, rigida.

Lui aveva sbagliato e adesso voleva anche prendersela con gli altri?

Con Emma?

"No."
Con Emma non l'avrebbe mai tollerato.

<<Non sto parlando con te, capito?>>
<<Brutto figlio di pu->>
<<Jenna, calmati!>> due occhi color oceano interruppero nuovamente la sua rabbia e le tolsero il respiro per un attimo.

<<Ma cosa sta succedendo qui?>>

Una voce proveniente da fuori l'ammasso di corpi che si era creato spostò l'attenzione di tutti con una voce rauca ma tuonante.
Tim Burton, il re della stravaganza gotica, percorse a grandi passi la hall.
<<Tim, caro, sai cos'è accaduto fuori dagli studios?>> domandò Catherine con il suo inconfondibile charm.
<<Mi hanno comunicato il problema.>> rispose l'uomo, incrociando le braccia. <<Purtroppo per adesso non possiamo fare niente, dobbiamo aspettare che le fonti giornalistiche rilascino gli scatti. Ciò dovrebbe avvenire entro domani pomeriggio, quando sapremo cosa è venuto a galla la produzione penserà ad una soluzione ed anche ad una dovuta sanzione amministrativa nei tuoi confronti, Georgie.>>
in pochi secondi il regista riuscì a calmare gli animi, almeno per quel momento, fino a quando la verità degli scatti non sarebbe venuta a galla.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaWhere stories live. Discover now