Nick Clark [Ftwd]

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Conosco Nick da qualche mese ormai, ma da quando lui e la sua gente hanno accettato di accogliermi allo stadio

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Conosco Nick da qualche mese ormai, ma da quando lui e la sua gente hanno accettato di accogliermi allo stadio.

È accovacciato nell'orto, sta iniziando la nuova semina dell'anno.

Ha tagliato i capelli e ora gli ricadono ordinati sulla fronte.

Guardo i raggi che lo illuminano e penso che mi piacerebbe poterlo toccare nello stesso modo in cui lo fa il sole.

Scuoto la testa e continuo a mettere il mangime nella mangiatoia delle pecore.

Sospiro e quando finisce il mio turno lascio il posto ad un ragazzo arrivato da poco.

Vado nella zona mensa -Ciao Alisha- saluto la ragazza che sta per andare in ricognizione all'esterno.

-Hei t/n. Tutto bene?- domanda stringendo l'elastico che le tiene i capelli raccolti dietro la testa.

-Si- annuisco riempiendo il vassoio -Non ho più visto Madison, sta bene?- chiedo.

-Si, tra poco usciamo con la squadra-

Continuiamo a parlare in piedi davanti al bancone fin quando non è ora che lei vada.

A quel punto afferro il mio vassoio e mi siedo ad un tavolo solitario.

Inizio a mangiare mentre la mia mente viaggia tra altri mondi, annoto ogni cosa su un piccolo taccuino.

-Hei-

Alzo la testa, Nick si sta sedendo di fronte a me, addenta un pezzo di pane e mi guarda.

-Hei- sussurro chiedendo il quaderno.

-Che fai?- domanda.

Lancio un'occhiata al piatto quasi vuoto -Mangio?- chiedo ironica.

Sorride -Domanda stupida- abbassa lo sguardo sulla penna tra le mie mani e si sofferma sul taccuino -Cosa scrivi sempre lí?- fa un cenno con il capo.

Posò la penna sul tavolo -Niente di che... Idee, piccoli miei componimenti, frasi di libri che ho letto quando il mondo era ancora normale, disegni...- scrollo le spalle e titubante faccio scivolare il quaderno verso di lui.

Guarda prima me poi si decide ad aprirlo.

Scorre velocemente un paio di pagine, soffermandosi su alcune frasi.

Un brivido mi percorre la schiena quando mi ricordo di quella pagina.

Quella maledetta pagina che ho deciso di disegnare qualche sera fa.

Cazzo.

È un ritratto di Nick mentre legge seduto sugli spalti.

Quando si riconosce nell'inchiostro mi guarda -Cosa...-

Vorrei sprofondare in questo preciso istante.

Vorrei che un vagante mi si avventasse addosso... Ok forse sto un po' esagerando.

Vorrei che un meteorite mi piombasse in testa.

-Scusa... Io... Devo andare ciao- mi alzo impacciata, stringo il quaderno tra le mani e scappo via.

Vorrei piangere talmente mi sento in imbarazzo ma non lo faccio.

Infilo in quaderno in tasca e vado verso le stalle.

-Tocca a me- dico al ragazzo.

-Ma ho appena iniziato il turno- protesta lui con la spazzola per cavalli in mano.

-Vai in pausa- ripeto prendendogli la spazzola dalle mani.

Quando finalmente se ne va inizio a spazzolare con delicatezza il manto scuro del cavallo.

Mi si appannano gli occhi mentre alcune lacrime mi rigano le guance.

Rimango lì persa nei miei pensieri.

Penso a quanto sia stato stupido da parte mia fargli vedere il mio quaderno e quanto sia stato ancora più stupido disegnarlo.

Sospiro poi sussulto quando una mano si posa vicino alla mia e inizia ad accarezzare il cavallo.

-Hei- dice.

Non rispondo e mi asciugo il più velocemente possibile la faccia con la manica della felpa.

-Prima sei corsa via-

Mi volto verso Nick -Se sei qui per prendermi in giro potevi anche evitare, non ho bisogno che me lo dica tu, mi sento già abbastanza stupida per conto mio in questo momento, non mi serve che tu influisca-

Silenzio.

-Vattene Nick-

Scuote la testa e si avvicina, continuando a lisciare il pelo dell'animale.

-Mi dispiace se ti ho dato quest'impressione, ero solo venuto per dirti che disegni bene... Per darti questo- mi porge un libro con la copertina rovinata ma il titolo si legge lo stesso: il ritratto di Dorian Gray.

Lo guardo confusa.

-Una frase che hai scritto nel quaderno é di questo libro- spiega -E per dirti che ti trovo carina- continua ficcandosi le mani in tasca e chinando la testa.

Un ciuffo di capelli gli ricade sugli occhi e istintivamente glielo sistemo.

Ritraggo velocemente la mano quando mi accorgo dei suoi occhi fissi su di me.

Sento le guance avvampare -Grazie per il libro- balbetto.

-Figurati- si sporge leggermente e mi stampa un bacio sulla guancia.

-C... C... Cosa- vado nel pallone e inizio a farfugliare parole senza connessione.

Ridacchia poi mi cinge le spalle con un braccio e poggia il mento sulla mia spalla.

Rimango impietrita con la braccia a mezz'aria, vorrei abbracciarlo ma ho paura.

Quando con le dita mi percorre la spina dorsale prendo coraggio e lo stringo.

Sospiro.

Finalmente, come il sole, posso toccarlo.

Si raddrizza e sorride -Ho sempre voluto farlo- dice.

-Fare cosa?-

-Questo- mi prende il volto tra le mani e cattura le mie labbra con le sue.


Immagina multifandom - Richieste AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora